Spesso ho la sensazione che questo mondo sia pieno di gente presuntuosa, saccente, che si considera superiore a tutto e tutti. Perchè non c'è un po' più di umiltà e coscienza di sè e dei propri limiti, senza bisogno di sottolineare quelli altrui?
Mi chiedo se il fatto che io sia una persona molto umile contribuisca ad accrescere in me il disagio nel trovarmi difronte a chi invece umile non lo è per niente. Cosa posso fare per attenuare questa sensazione di fastidio e rabbia che mi assale nei confronti di queste persone, che decantano di continuo le proprie lodi, dato che, essendo umile, non mi riesce di rispondere loro per le rime? In questo mi sento debole, nel fatto di non riuscire a zittire chi lo meriterebbe anche se in teoria potrei benissimo farlo. Grazie per i vostri sempre preziosi consigli.
2006-09-21
08:02:58
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21 risposte
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inviata da
giulianasweet
4
in
Scienze sociali
➔ Psicologia
Per wolbert: mi rendo conto che il problema è in me...Altrimenti una cosa stupida come questa non provocherebbe in me alcuna reazione...
2006-09-21
08:28:16 ·
update #1
Per ruth52: ho chiuso i contatti perchè ci sono periodi in cui via mail arriva proprio di tutto. Aspetto che calmino un po' le acque...
2006-09-21
08:30:19 ·
update #2
Per AK85r: è questo il problema. Voglio capire da cosa nasce questo fastidio, e perchè la cosa mi urta tanto.
E inoltre, non riesco a rispondere per le rime, ma vorrei poterlo fare. Ti faccio un esempio? C'è un ragazzo che conosco che si crede il migliore della terra, il più colto, il più intelligente, il più bello. Tutti gli altri non valgono niente, e non perde occasione per vantarsi della sua immensa cultura e sminuire chi gli sta intorno (quindi, indirettamente, anche me). Il problema è che in realtà non ne ha per nulla, di cultura, e commette di continuo degli sbagli, sia in quello che dice che in quello che fa. Io mi accorgo di questo, eppure mi secca fargli presente la cosa, anche se mi dà terribilmente fastidio vederlo pavoneggiarsi in giro (e anche se non capisco perchè mi dà tutto questo fastidio...)
Tutto qui.
2006-09-21
08:37:00 ·
update #3
Per citadel_02: davvero una bella risposta.
Non credo che la cosa derivi dal mio passato, perchè sia i miei genitori che i miei insegnanti mi hanno sempre lodato, facendomi sentire stimata e apprezzata. E io stessa ho una discreta autostima (conosco i miei pregi e i miei limiti, ma in definitiva mi piaccio così)
Però è anche vero che, come dici tu, probabilmente la cosa mi urta perchè magari sento inconsciamente di avere delle doti che questo fanfarone non possiede, pur decantandole, e soffro per il fatto di non riuscire ad esternarle. Non so perchè, ma se capita che qualcuno mi faccia un complimento, mi sento a disagio, e non metterei mai in mostra le mie doti con qualcuno perchè non mi piace la sensazione di momentanea superiorità e vantaggio che ottengo su quella persona...Mi fa sentire in imbarazzo...Sono un po' strana, eh? :-)
2006-09-21
12:41:20 ·
update #4
Per elisa f: io non ho paura di guardarmi dentro, e di riconoscere le mie debolezze, in quanto essere umano. Inoltre, ho solo chiesto un consiglio per cercare di risolvere una situazione che mi crea disagio, e non era assolutamente mia intenzione sbandierare nulla. Infatti non mi sono offesa quando un utente mi ha fatto notare che la mia potrebbe essere "paura del confronto", anche perchè io stessa sto cercando di capire realmente di cosa si tratta. Infine, in ogni caso, nella vita mi sento una persona umile, allo stesso modo in cui mi ritengo dolce, lunatica, sensibile, testarda e mille altre cose. Perchè dovrei vergognarmi di scriverlo, se lo penso? E' anche vero che ho difficoltà ad esprimermi con le parole, ma in qualche maniera cerco di migliorarmi. Non ho bisogno di nascondermi "dietro un pc", allora tutti quelli che usano answer lo fanno?
Sai, forse dovresti anche tu fermarti a riflettere su te stessa: dalla durezza e cattiveria della tua risposta mi sembri così infelice... :-(
2006-09-21
13:35:21 ·
update #5
La mia domanda è "perchè sto diventando sempre più intollerante?" Non considero l'intolleranza un pregio, al contrario, e se ho posto questa domanda non è stato per ricevere apprezzamenti, ma per mettermi in discussione e cercare di risolvere il problema che è dentro di me. Non ho mai detto che io sono quella giusta e gli altri sbagliati, non ho un metro di giudizio obbiettivo per poterlo affermare, potrebbe essere invece il contrario, non credi? Dovrebbe essere normale esternare le proprie doti senza provare imbarazzo, allora forse sono io quella sbagliata, perchè non ci riesco e perchè mi urtano le persone che invece sono capaci di farlo. Come suggerisci tu, potrebbe anche trattarsi del fatto che mi sento inadeguata, insicura. Poi ognuno, giustamente, interpreta le cose come meglio crede, in base al proprio atteggiamento nei confronti del mondo. Ti assicuro, in ogni caso, che ho agito in buona fede :-)
2006-09-21
13:49:38 ·
update #6
Per elisa f: forse anch'io mi sono espressa male, e so che a volte una domanda può venire fraintesa. Non mi nascondo dietro un pc, semplicemente cerco di usarlo anche al fine di capire e migliorare alcuni aspetti di me, per conoscere e condividere altri punti di vista. Come credo del resto facciano molti di noi. Ma riesco ugualmente a vivere la mia vita al di fuori di qui, a comunicare con le persone, ad ottenere consensi e soddisfazioni, come qualsiasi essere umano. Riesco ad esprimere il mio punto di vista in un discorso, anche se divergente da quello di chi mi parla. Con la mia domanda non intendevo affermare la mia superiorità su qualcuno, e quando sostengo che quel ragazzo è un fanfarone, è solo perchè è la verità: obbiettivamente parlando, con quale termine potrei definire una persona che si vanta di sapere ogni cosa e poi dimostra, con i fatti, esattamente il contrario? Non sto dicendo che lui dovrebbe cambiare per farmi sentire meglio, ma ciò non toglie che il suo comportamento
2006-09-22
03:04:03 ·
update #7
riveli proprio questo lato del suo carattere.
Ora, la mia domanda riguardava la mia intolleranza, più che il suo essere fanfarone (alla fine se lui vive bene così, chi se ne importa, no?) Sto cercando di capire perchè questa cosa mi provoca fastidio, perchè non riesco a fregarmene e a "lasciar correre" o, se ne sento davvero il bisogno, perchè non riesco a rispondere a questo ragazzo per le rime, perchè mi rendo conto che lo metterei a disagio e non mi sento di farlo. Ora, che si tratti di insicurezza, paura, umiltà, inadeguatezza...Ho fatto questa domanda proprio per cercare di capirlo, e risolverlo.
Anche se, in ogni caso, non dovesse trattarsi di umiltà, mi ritengo comunque una persona umile, e non credo che il fatto di ammetterlo possa automaticamente significare che non lo sono. Probabilmente se una persona non mi conosce, può fraintendermi. Se vuoi, posso farti un lungo elenco dei miei difetti, per farti capire che tutto mi credo, tranne che perfetta o superiore a qualcuno:-)
2006-09-22
03:12:28 ·
update #8
Non è assolutamente mia intenzione svilirti, ma quella che tu chiami umiltà, in realtà è paura del confronto.
Una persona umile ammira chi ne sa più di lui e impara dalle argomentazioni stimolanti, ma se sono scemenze quelle che vengono riferite dalla persona che conosci si limita a correggere l'affermazione e poi continua per la sua strada come se nulla fosse capitato.
Sono sicurissimo che molti aspetti del tuo carattere siano da lodare...ma il fatto che qualcun' altro lo proclami ai 4 venti in qualche modo ti disturba. Una persona umile sa che ogni bugia viene a galla prima o poi e se il tuo conoscente si vanta di essere (chessò) bravo in chimica e lo fa a torto, prima o poi qualcuno gli chiederà conto di qualche formula e sbaglierà clamorosamente l'esperimento.
Vedi che la logica ti dice che il suo vantarsi non è affar tuo ma anzi, diventerà presto un SUO problema...eppure ti logora, e questo sarebbe una questione da risolvere.
Indaga serenamente sul tuo passato. Forse l'educazione ricevuta ti ha in qualche modo costretta a pensare "sono brava, ma nessuno mi ha fatto mai troppi complimenti...quindi non è bello vantarsi dei propri successi" anche se a te avrebbe fatto piacere riceverli. In quest'ottica il tipo che conosci sta forzando una tua regola interna...si sta avvantaggiando in modo disonesto perchè lui proclama delle cose (magari false) mentre le tue qualità (poco riconosciute apertamente) devono rimanere nascoste per questo tuo strano senso di umiltà.
Lo scopo del gioco quindi non è zittire le balle altrui ma riconoscere apertamente le tue qualità. Se vinci ti porterai a casa una bella dose di sicurezza in più e capirai che mettersi in competizione con un bugiardo è un'incredibile perdita di tempo....non ci penserai nemmeno due volte ad abbassarti al suo livello e a rispondergli per le rime
Poi...la mia è una risposta molto generale perchè, ripeto, non conosco ne te ne l'altro.....ma fammi sapere cosa ne pensi a riguardo
2006-09-21 12:27:11
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answer #1
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answered by Anonymous
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Ottimo,Giuliana continua cosi,lascia pure che i superbi si gonfino della loro boria e che crescano nella loro limitatezza.Tu intanto cresci dentro e non lo dire a nessuno.Ciao
Peccato che tu abbia chiuso i contatti.
2006-09-21 08:27:45
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answer #2
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answered by Anonymous
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hei giuli, ma stai perlando della gente che c'è qua o dell'intero mondo...bè, in fondo è la stessa cosa ! penso che tu abbia ragione, che ci sia molta gente presuntuosa in questo universo, ma devi stare tranquilla, perche l'importante e che non pensi di non esserlo...ad esempio; con la tua domanda hai avuto la presunzione a) di dire che il mondo è pieno di gente presuntuosa e b) di pensare che tu sia sempre (o quasi) molto umile.
vedi, secondo è impossibile non essere mai presuntuosi, perche ci capitera spesso nella vita (avvolte io sono MOLTO presuntuoso, un pò come adesso), il vero difetto delle persone di qui parli e la malafede e l'ignoranza.
il tuo unico difetto invece è proprio la tua umiltà, che non ti permette di sfogarti e di zittire queste persone, per questo ti senti un peso nello stomaco e cominci a vedere tutto brutto...
per finire ci sono due soluzioni al tuo problema:
-di in faccia quello che vuoi dire (comincia con me, tanto non mi offendo)
-prendi un cuscino e massacralo di botte, oppure trova un posto isolato e caccia fuori l'urlo più forte che puoi
ti consiglio la prima, perche l'altra dura poco...
P.S.mi sei simpatica,sai
ciao !
risposta
hei giuli, ho come l'impressione, da quello che mi hai detto, che questo ragazzo sia proprio una persona di m-erda...a questo punto ci sono due soluzioni :
soluzione a) gli devi far capire che deve tenere il crestino basso, provaci prima con le buone, e se non funziona sminuiscilo (ricorda che noi uomini siamo TERRORIZZATI dalle regazze sicure di se ! ! ! non trattarlo con il guanto di velluto ma non ti comportare come lui).
soluzione b) potresti anche lasciar perdere, perchè un soggetto del genere non merita tanto disturbo (ma perchè lo scrivo se sono sicuro che ci provi lo stesso ! ? ! ? !)
io ti consiglio di seguire prima la soluzione A, poi se non funziona e meglio che passi alla B, anche se sono sicuro che il suo sia solo un'atteggiamento da spaccone, forse in fondo e una brava persona...BO'! comunque buona fortuna, sammi sapere ! ! ! !
ciao!
2006-09-21 08:26:43
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answer #3
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answered by AK-85 5
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E' del tutto normale che una persona umile e sensibile sia intollerante verso un mondo sempre più dedito all'apparire che all'essere,dove l'ostentazione la fa da padrona e l'attrazione fatale verso i consumi porta le persone verso un egoismo sempre più accentuato.E allora c'è chi con arroganza ha sempre la verità in tasca e poco gli importa di frugare nelle tasche altrui per vedere se c'è un'alternativa..E' l'ego sfrenato al potere che non conosce umiltà,perchè l'individualismo non permette di essere umili e di riconoscere l'umiltà degli altri come un valore.I valori appunto,gli ideali,questi sconosciuti.Paradossale,ma il danaro oggi è assurto a valore di per se,non in quanto perchè è prima una necessità per soddisfare i bisogni essenziali,poi,se proprio uno/a lo ritiene ragione di vita,per il superfluo .Non sono un mistico invasato con folli visioni durante la notte: dico solo che chi si può permettere il superfluo,in una società di precari,disoccupati,salari e stipendi che non riescono più a sostenere il costo sempre più crescente della vita,studenti in difficoltà nel pagare i costi che i loro corsi di studi comportano,anziani che di questo passo non verranno più mandati in ospedale per essere curati,ma dal prete o direttamente alle pompe funebri,per non parlare della povertà e dell'emarginazione di chi stenta a mettere insieme il pranzo con la cena,o anche solo a fare un pasto al giorno se non ricorrendo alla Caritas o robe simili,di chi ha per tetto un cielo di stelle,ma se piove è fregato,non potrebbe destinarlo,se non tutto almeno in parte,a chi ne ha bisogno?.E vestire griffati,una delle più diffuse aspirazioni del nostro tempo,o acquistare l'auto più bella per suscitare ammirazione quando non invidia negli altri,possono essere ideali?Questi meccanismi contorti,portano la persona umile a vedere sempre di più accentuato il proprio disagio,ad essere in difficoltà verso l'arroganza sprigionata da persone che si abbeverano solo nelle loro certezze e non servirebbe a niente il rispondere per le rime,perchè si trasformerebbe in un inutile battibecco con chi non vuol o non può,inebriato dalle proprie convinzioni,sentire.Essenzialmente perchè l'accentuazione dell'ego,oltre che all'individualismo e all'egoismo,porta dritto alla prevaricazione.Mai conosciute persone che prima di parlarci,sono contro ogni forma di violenza sia chiaro,sarebbe opportuno tirargli un pugno in faccia,perchè diversamente non lasciano agli altri di aprire bocca e spiccicar parola?Questo non significa essere disarmati o deboli in certe situazioni,anzi l'interrogarsi,avere il coraggio del dubbio, è un altro sintomo di sensibilità dell'animo nel segno della propria umiltà.L'ho detto,l'animo.Perchè questa è sempre di più una società di persone che non parlano al proprio animo,ma alle vetrine scintillanti per programmare il prossimo shopping.E una società senz'animo,s'incarta,si contorce nelle contraddizioni,si morde di continuo la coda,ma non va da nessuna parte,se non lasciando che gli uni prevarichino gli altri e così facendo lasciandoli liberi,nell'affermare la loro presunta libertà fatta tutta di diritti e di nessun dovere,di ledere le libertà altrui.Pensare così non va scambiato per buonismo un tanto al mucchio.Vivere in un mondo dove non c'è solidarietà fra persone,è come una traversata nel deserto a dorso di cammello quando l'oasi non arriva mai.E come non essere insofferenti,talvolta intolleranti?Sensibili e umili fin che si voglia,ma nessuno s'è rinchiuso in clausura in monastero con voto di castità o va in giro con l'aureola in testa .Quindi è nel continuare a credere nei propri sani valori ed ideali ,ai quali è ovvio uno/a attagli il proprio vivere,che già di per se costituiranno un esempio in positivo e alla lunga torneranno ad affermarsi,nel segno di un mondo più giusto ed equo.Perchè un mondo migliore è possibile,e leggendo con piacere le parole di una persona bella dentro e una volta tanto questo neologismo non è usato a sproposito,mi veniva da pensare che non sei sola,non siamo in pochi,ma incominciamo in tanti a scrutare l'orizzonte per vedere spuntare quell'isola che sappiamo esserci.
2006-09-21 22:12:44
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answer #4
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answered by lupogrigio 7
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giuliana sei da sposare, dove trovo l'eliminacodeeeeeeeee?????
a parte gli scherzi, non e' facile trovare chi ammette la propria umilta',specie al mondo d'oggi....
grazie di esistere.
2006-09-21 10:34:59
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answer #5
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answered by v3l3no69 3
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La psicologia del profondo ci insegna che proviamo sentimenti negativi (rabbia, ribrezzo, repulsione) verso chi esprime esplicitamente caratteristiche che riflettono qualità o sentimenti che rifiutiamo in noi stessi. Jung ha parlato di "ombra" che proiettiamo sugli altri.
Se partiamo da questo presupposto e desìderi davvero liberarti da questa sensazione/sentimento/pensiero irritante, il primo obiettivo è che tu stessa diventi tollerante nei confronti della tua intolleranza. Tollerante, non indulgente: cioè che tu riconosca il tuo desiderio di essere ammirata e la tua disponibilità a fare carte false pur di ottenere approvazione e che lo accetti come una qualità che ti appartiene e ti fa appartenere all'umanità (chi non è un po' vanitoso scagli la prima pietra). Il fatto stesso che scriviamo queste cose rivela in fondo il desiderio di essere ammirati.
Se vuoi fare un po' di pratica, siediti e visualizza il tuo "avversario" fino a provare la repulsione. Poi alzati in piedi e portati a fianco della sedia e visualizza te stessa mentre provi repulsione. Scopri cosa provi per quella parte di te stessa arrabbiata o addolorata. Allontanati un poco e immergiti in un ricordo fantastico, in cui stai proprio bene. Porta il ricordo vicino alla sedia e guardati di nuovo. Quando ti siederai nuovamente esplora cosa è cambiato. ... se lo fai bene e non è cambiato nulla ti autorizzo a sgridarmi ... ;-)
Perdonami se sono stato troppo dettagliato. Ma trovo la tua domanda coinvolgente e utile
2006-09-21 09:52:27
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answer #6
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answered by Anonymous
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il mondo è pieno di persone che parlano........e di pers.. che fanno....e poi si vede
2006-09-21 08:25:38
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answer #7
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answered by otto 4
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carissima, ti capisco ed essendo giovane ne avrai ancora da sopportare, percio`" non ti curar di loro ma guarda e passa" chiudi le orecchie e lasciali parlare, fatti la tua vita e cerca di volerti tanto bene
2006-09-21 08:22:34
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answer #8
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answered by paoletta 6
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bel pensiero, brutta situazione. e purtroppo, molto comune. gli unici che non se ne accorgono sono i famosi soggetti della tua domanda. l'umiltà non è più di moda, non te ne sei accorta? vivere in una società dove tutto quello che vedi ti spinge a dire "io so, io sono, io ho" doveva per forza avere dei difetti. avevo lo stesso problema quand'ero più giovane, poi la situazione è migliorata: alcuni dei presuntuosi sono maturati, le compagnie si sono allargate e variegate, un po' alla volta ho scoperto di non essere solo. esistono ancora persone con la testa sulle spalle, anche se non sempre è facile trovarle. certo, le difficoltà ci saranno sempre, se non decidi di vivere reclusa insieme alle persone che per te sono ok, ma il sapere della loro esistenza ti aiuterà a sopportare le innumerevoli t***e di c***o che incontrerai quotidianamente.
buona fortuna
2006-09-21 08:14:36
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answer #9
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answered by Anonymous
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Il sommo maestro, Dante Alighieri, diceva nella divina commedia "non ti curar di lor ma guarda e passa" io ti direi di fare lo stesso.
2006-09-21 08:12:15
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answer #10
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answered by ^^^ROB^^^ 2
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