Spero solo che la Lombardia la suegua a ruota e via via tutte le altre regioni d'Italia.
W BOSSI
ECCOTI UNA SPIEGAZIONE BREVE SUI PERCHE' DEL FEDERALSIMO.
A costo di beccarmi un abuso, vi farò capire il pensiero di Bossi.
Dopo la guerrra d'inidpendenza l'Italia era un Pese povero. Tuttavia al nord grazie al dominio austriaco che aveva creato aziende per modernizzare il suo impero e al commercio da sempre fiore all'occhiello di quei posti, si poteva ricostruire rapidamente un'economia. Al sud invece, i Borboni avevano per secoli trattato il mezzogiorno come un feudo medievale senza però forzare troppo la mano. In altre parole al sud c'erano solo campi coltivati, un bellissmo paesaggio e la gente comune viveva spesso felice ma con molto poco. Erano rari i casi tipo miniere o cantieri navali dove il lavoro era duro e le persone morivano di stenti. Purtroppo dopo l'unità d'Italia e nonostante dei parlamentari denunciassero il problema nel trattato "La questione meridionale" nessuno fece mai nulla per risolvere l'arretratezza del sud. E non solo, con la cacciata dei Borobni molti criminali imprigionati uscirono di galera per congiungersi con le altre bande di briganti già attive in quelle terre, divenendo i veri e propri padroni di molte città e villaggi nel sud italia. Ad esempio in alcuni altopiani calabresi si vedono ancora oggi i rifugi e i sentieri utilizzati dai malviventi in quella che era una vera e propria guerra con le forze dell'ordine. Purtroppo il tempo passò, e arrivarono le guerre mondiali. Nonostante il fascismo infatti tento' di eliminare almeno la mafia dal sud italia, in parte riuscendoci creando ad esempio in Sicilia un prefetto con poteri specaili (non ricordo il nome, ma era un tipo venuto da Torino che non gliene fregava nulla del regime, voleva solo fare il suo lavoro e credeva in un'Italia migliore) che imprigionò tantissimi briganti e "manodopera della mafia" (senza però mai riuscire ad arrestare le "teste" delle cosche, che nel frattempo si erano messe in combutta col regime), purtroppo l'economia del meridione rimase pressochè inalterata dal 1800 fino al 1950. E non solo, dopo la liberazione da parte degli americani, questi ultimi decisero di aprire tutte le carceri e di liberare i prigionieri perchè li reputavano vittime di una dittatura. Fu così che molti mafiosi catturati giustamente sotto il governo di Mussolini, vennero liberati. Intanto al nord l'economia avanzava, ci furono gli anni del boom economico e grazie al piano marshall si ricostruirono aziende e soprattutto si ristrutturarono le grandi centrali energetiche costruite sotto il fascismo e se ne aggiunsero delle altre per supportare la ripresa economica. Purtroppo al sud nessun governo ritenne essenziali certe opere perchè nonostante fossimo nel 1960 non esistevano ancora delle grandi concentrazioni inndustriali diffuse come al nord. E come dargli torto? Sempre più meridionali infatti emigravano dal sud in cerca di lavoro o per sottrarsi alla dura vita nei campi a lavorare la terra. Infatti solo durante gli anni 70 l'agricoltura venne radicalmente modernizzata in Italia divenvendo un lavoro più "umano". E nel meridione ovviamente tali macchinari arrivarono più tardi. Gli incentivi che lo stato diede al Sud infatti, sia che si trattassero di soldi agli agricoltori per comprarsi un trattore, sia che si trattassero di fondi ad una città per modernizzare le fogne o creare un sistema di stoccaggio dei rifiuti controllato, o altri incentivi con varie finalità, la situazione del mezzogiorno non mutava. Anzi, spesso creava risultati grotteschi. Andate per esempio in provincia di Potenza, nelle campagne tra Palazzo S. Gervasio, Banzi, Melfi e Candela, noterete sicuramente ogni 1 o 2 Km delle case disastrate tutte uguali. Alcune di esse erano anche dei bilocali con magazzino adiacente e cantina. Ce ne saranno almeno 3000 in quell'area. E percorrete muniti di satellitare le strade secondarie statali più importanti del luogo. Vi accoregerete che la metà (o forse anche più) di esse oggigiorno è completamente dissestata e disastrata, con voragini, senza asfalto o con smottamenti che ne modificano il percorso. Ebbene, questo è il risultato della "Cassa del mezzogiorno" istituita durante i governi della DC e abolita solo alla fine degli anni 70. Durante quegli anni infatti lo stato creò dal nulla case che avrebbe dato gratis con un contributo extra per ogni seme di grano piantato nelle colline circostanti (che chiaramente sarebbero divenute proprietà dell'abitante della casa) a chiunque avessa fatto richiesta per viverci. Ovviamente vivere lì significava la fine delle coltura intensiva che ancora oggi viene applicata in quelle terre (spesso senza il sistema della "rotazione" esistente fin dal medioevo in altre regioni) e il diventare contadini per il resto dei giorni di vita. Infine lo stato per incentivare il popolo a compiere questa scelta creò una rete stradale, una ferrovia e addirttura dei veri e propri borghi dove l'eventuale lontananza dalle città poteve essere compensata. Dagli anni 60 ad oggi nessuno ha mai abitato quelle case, se non abusivamente o segretamente perchè ricercato dalla polizia. E così miliardi e miliardi di lire oggi cadono a pezzi o sono distrutti dalle intemperie, come accade non solo alle case, ma anche alle strade. L'ANAS della Basilicata infati, io l'ho vista all'opera. Nel mantenere in ordine e pultie le strade più importanti svolge davvero un ottimo lavoro. Ma se si passa sulle strade statali sopra citate, beh, ci viene da domandarsi dove siano finiti gli addetti ai lavori e cosa se ne facciano dei soldi. E' sì, perchè per costruire tutto questo, non hanno utlizzato i soldi del sud. Come ho già spiegato prima, in queste terre non si crea tanta ricchezza perchè c'è più arretratezza rispetto alle altre regioni d'Italia. Per cui, è dal 1860 che per costrure infrastrutture utilizzano i soldi dello stato, chiedendo prestiti al governo centrale. Addirittura la Sicilia gode di uno statuto speciale che gli consente di avere un peso politco maggiore di tante altre regioni italiane proprio per avere più agevoalzioni nei prestiti e in teoria per poter risolvere l'annosa "Questione meridionale". Ovviamente siamo arrivati nel 2006 è mi sembra che si sa fatto molto molto molto poco. Però i soldi che produce il nord, e in minor parte il centro continuano ad essere trasportati nel sud italia. Non perchè ovviamente qualcuno ci odi, ma solo perchè dal dopoguerra ad oggi noi siamo diventati un territorio ricco di aziende (che di che se ne dica sono indice di sviluppo economico) e quindi abbiamo un reddito pro capite superiore rispetto ad altri stati d'Italia (ops, volevo dire regioni d'Italia.....). Perciò, senza il federalismo (o la secessione, a noi del nord sta bene sia l'uno che l'altro) che vieti al governo centrale di Roma di gestire certe competenze (che finiscono in mano alle regioni stesse)e quindi di poter avere delle entrate su tassazioni relative a quelle attività, noi del Nord italia continueremo ad essere dei polli da spennare per migliorare il sud. Ora voi potrete obbiettare dicendomi che siamo cattivi e egoisti a volere questo. Ma guardate quanti soldi abbiamo già speso! E poi, quando un problema si trascina da così tanto tempo, o sono le vittime stesse di quel problema a ribellarsi, o se no nessuno può fare qualcosa per loro. Perchè il vero problema non è la mafia che si accaparra i soldi o i governanti che non fanno nulla, il vero problema sono le persone. Ho detto prima che la mafia esiste dal 1800. Perchè mai nessun meridionale si è ribellato????? Perchè noi abbiamo pagato soldi ai terremotati dell'Iripina per 25 anni e nonostante abbiamo costruito a loro le case essi continuano a vivere nei container? Forse perchè così facendo possono ancora usufruire dello status di terremotati e quindi non pagare luce, gas, acqua e avere incentivi economici dallo stato???? E' legalià e onsetà questa?
Se noi non siamo stati capaci di portare in 200 anni di tentativi la legalità e il progresso in quelle terre, ormai la battaglia è persa.
O sono i meridionali a svegliarsi, oppure è inutile che noi diamo loro ancora soldi e infrastrutture se poi anche loro ragionano come se nulla possa cambiare pensando che è meglio farsi furbi e pensare uguale ai mafiosi che si fanno solo i loro interessi. Bossi non dice nulla di nuovo o aberrante quando vuole dividere l'Italia. Per i meridionali infatti, l'Italia non è mai esitita. E non solo per colpa loro, anche per colpa nostra certo. Però dopo 200 anni o loro iniziano pensare di fare del mezzogiorno una terra all'avanguardia e migliore in tutti gli aspetti, anche in barba alle tradizioni e ai criminali, oppure mai nulla cambierà. Ma se ciò avverrà, solo allora, quando il resto d'italia vedrà degli individui guidare questo cambiamento, con forza e coraggio, solo a quel punto noi torneremo volentieri a darvi fondi e aiuti. Ma siccome nel 2006 ancora questo cambiamento non è iniziato, allora io cittadino del nord voto Bossi, perchè con lui il sud o diventa più forte del nord, oppure muore. Ma almeno il nord (dove vivo io) sarà libero e al riparo dalla bramosia e avidità governo centrale.
ED ECCOTI UN ALTRA MIA RISPOSTA AD UNA DOMANDA POSTA DA UN CITTADINO DEL SUD ITALIA:
Guarda sono leghista ma ti do ragione. In effetti subito dopo l'unità d'Italia il Piemonte doveva recuperare i soldi che aveva speso per la campagna militare. E per farlo inziò a sfruttare il sud. Ma lo fece, solo perchè al sud erano molto pochi i territori lavorati, coltivati "industrialmente" (per le capacità tecnologiche dell'epoca il sud era molto arretrato in agricoltura rispetto al moderno Impero Austroungarico, quindi il nord italia) o dove sorgevano aziende sotto i Borboni! Infatti sotto quel regno il popolo non era ricco, ma era felice perchè comunque c'era pace e bassa criminalità.
Quando arrivò il Re d'Italia egli cominciò a sfruttare il territorio ad oltranza, praticamente trattando i meridionali tipo "servi della gleba" perchè aveva bisogno di soldi e il sud era pieno di risorse non sfruttate. Ovviamente aumentò il lavoro da fare ma non i salari, e ciò porto un abbassamento del tenore di vita per i meridionali, con conseguente malcontento popolare. Se si pensa poi che durante lo sbarco in Sicilia molti criminali uscirono di prigione su quell'isola, si può notare come in poco tempo la criminalità aumentò esponenzialmente subito dopo l'unificazione dell'Italia. Poveri + criminali + carenza di infrastrutture (il re d' Italia non modernizzò il sud, ma come ho già detto si limitò ad aumentare gli spazi coltivati come "latifondo" e creò nuove miniere di carbone, zolfo, sale; quindi non fece nulla per favorire il progresso del mezzogiorno ma trattò quelle lande al pari dei colonizzatori europei con l'Africa...) = "Questione meridionale".
Ovviamente, nessuno può però negare chi il Sud ancor prima dell'unità d'Italia era molto ma molto più povero del resto della penisola. Il re infatti non introdusse forzatamente il latifondo, in quanto era comunque un'entità già ampiamente diffusa laggiù, egli si limitò ad ampliare la quantità di terre sfruttate e aprì nuove miniere. L'arretratezza del mezzogiorno ha radici ben profonde nel regno dei Borboni, radici che i Savoia, anzichè estirpare decisero di coltivare e sfruttare, ma che oggigiorno solo voi meridionali potete distruggere. Solo voi potete ribellarvi alla mafia, all'arretratezza, all'illegalità e a tutti i mali che vi affliggono. Noi del nord non possiamo più darvi nessun aiuto. Non solo per una questione di tutela dei nostri interessi, ma anche per una questione di inutilità. Dal dopoguerra ad oggi abbiamo continuato a darvi soldi e aiuti ma da voi nulla è mai cambiato o ha dato parvenza di iniziare a migliorare. Per cui, dopo 70 anni di contributi, mi sembra che la scommessa di Roma e di tutta l'italia di fare del sud una regione alla pari col nord è fallita. Oramai solo voi da soli dovete trovare la forza di cambiare. Forza che purtroppo non avete mai usato per cambiare le cose da voi. E allora ecco che isolandovi, sarete costretti a farlo. Perchè con il federalismo o voi migliorate, o voi tornerete al medioevo. Ma la scelta così spetterà a voi, e non a Roma o al nord o ai mafiosi che si intascano i soldi provenienti dallo stato. Col federalismo sarete voi, ma voi cittadini semplici, non i mafiosi o i ceti elevati, voi proletari e piccoli borghesi a decidere del vostro futuro, del vostro territorio, del vostro progresso. E solo allora, quando anche voi inizierete una sacrosanta rivoluzione cultruale e industriale, solo allora noi del nord saremmo ben lieti di ridarvi contributi e incentivi se vorrete.
SPERO DI AVERTI FORNITO UNA SPIEGAZIONE CONVINCENTE CARA IRENE V
2006-09-20 04:35:02
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answer #1
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answered by Mortimer 6
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