2006-09-20
04:23:17
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24 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Arte e cultura
➔ Filosofia
per giiovi
ma tu che intendi per serenità e sensibilità?
2006-09-20
04:35:25 ·
update #1
per giiovi
ma tu che intendi per serenità e sensibilità?
2006-09-20
04:35:35 ·
update #2
per giiovi
ma tu che intendi per serenità e sensibilità?
2006-09-20
04:35:54 ·
update #3
per giiovi
ma tu che intendi per serenità e sensibilità?
2006-09-20
04:39:50 ·
update #4
per iaiabe
chi è sensibile non sa nemmeno offendere
2006-09-20
04:44:54 ·
update #5
PER EVITARE EQUIVOCI, NON MI RIFERISCO A ME STESSA, MA AD UNA QUALSIASI PERSONA IN GENERALE
2006-09-20
19:49:32 ·
update #6
credo sia una delle prerogative della pratica buddhista, unire serenità e sensibilità.
Nelle relazioni si manifesta come "compassione", stato dell'essere caratterizzato da una capacità tale di empatia e sensibilità da "essere l'altro", unita ad una serenità e amorevolezza tanto profonde da trasformare il dolore in pacificazione e bellezza.
2006-09-21 07:06:44
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answer #1
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answered by Anonymous
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Una persona che ha raggiunto la serenità (che è una invidiabilissima condizione umana) è per forza passata attraverso una più o meno grande sofferenza e la sofferenza che diventa serenità e non rancore la sanno vivere solo le persone sensibili.
Quindi, per me, le due cose sono strettamente connesse.
2006-09-20 04:30:33
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answer #2
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answered by marte 6
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certamente! purché la nostra ragione tenga a bada la nostra sensibilità.
Lo so che è uno sforzo titanico, ma con lo studio e la pratica si può trovare l'imperturbabilità e quindi la serenità
2006-09-20 20:14:32
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answer #3
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answered by ................ 5
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Cara Tormentil, quella che tu chiami sensibilità, descrivendoti quindi sensibile per le cose che fai dici, non si chiama sensibilità, bensì ha altri nomi, tipo: vittimismo, protagonismo mascherato da altruismo, desiderio di apparire diversa dagli altri che ritieni a tuo GIUDIZIO sensibili..ecc..ecc..
La vera sensibilità è stata ben descritta da Marte, che ne dimostra tanta (almeno leggendo la sua risposta). Io la premierei. Per ora gli ho dato un pollice su!
La serenità VERA nasce proprio grazie alla sensibilità verso le cose e persone, che non vuol dire piagnucolare sulle proprie disgrazie. Siamo TUTTI sofferenti di qualcosa. Si ha la serenità quando si ha la sensibilità di capire che non siamo noi soli a soffrire..a sentirsi incompresi...ed a quel punto annulliamo queste "apparenze" ...e vediamo OLTRE il velo.
ciao!
2006-09-20 04:42:11
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answer #4
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answered by silvia*** 5
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credo sia impossibile
2006-09-20 04:25:07
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answer #5
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answered by ilBaronetTo™ 6
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...e in più trovare un fard che esalta gli zigomi senza appesantire le forma del viso? Nooo è volere troppo (per il fard intendo)... Si può essere stilisti e intonati?
2006-09-20 12:59:54
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answer #6
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answered by Pimpi 6
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Certo che si. La sensibilità non può che essere un pregio ed è la capacità di "ricevere" anche piccole sfumature della vita, emozioni che per alcuni non sono percepibili e non va confusa con la fragilità. Se invece ti riferisci alla fragilità, allora bisognerebbe capire da dove proviene.
Ciao.
2006-09-20 07:46:21
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answer #7
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answered by frecerote 2
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serenita e sensibilità possono convivere tranquillamente
2006-09-20 05:43:08
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answer #8
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answered by Anonymous
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Cara Serena, fai delle belle domande!
Io credo che si possa essere sereni ed anche molto sensibili.
Non credo però che sia facile raggiungere uno stato del genere.
E' un lungo percorso e se vuoi puoi provare ad avviarTi, ma la mia sensazione e che Tu lo stia già facendo.
Comincia dall'attaccamento alle cose ed alle persone e cerca di diminuirlo gradualmente. Credo che sia veramente tanto difficile eliminarlo del tutto.
Poi vogliti bene e se ci riesci amati almeno un pò per come sei, perdonando Te stessa per gli errori che hai commesso e per il male che puoi aver fatto ad altri, anche involontariamente.
Perdona gli altri per il male che Ti hanno fatto e lasciali andare.
Lascia andare le amarezze che Ti porti dentro ed i dolori che Ti affliggono e se hai qualcosa del Tuo fisico che non va completamente bene, accetta i disagi delle Tue malattie pensando a quelli che pur avendo gravi handicap vivono con entusiasmo.
Dalle domande che fai ho la sensazione che Tu sia sulla buona strada, anche se è ancora lungo il tuo cammino.
Se vuoi leggere qualcosa di leggero che Ti aiuti in questo percorso, ove non lo abbia già letto, Ti consiglio il libro di Giulio Cesare Giacobbe, Come diventare un Buddha in cinque settimane, edzioni Ponte alle Grazie.
E' un padre che ha perso il figlio bravissimo, bellissimo, intelligentissimo e realizzatissimo di soli 28 anni e che ha saputo trasformare il suo grande dolore in un occasione di amore per il prossimo.
Namasté _/|\_
2006-09-20 04:47:15
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answer #9
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answered by ocima 7
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certo che chi è sereno può essere anche sensibile.
2006-09-20 04:25:55
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answer #10
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answered by giiovi 5
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