Hai perfettamente ragione.
L'atto di fede, sia per i Cristiani, sia per gli atei che credono solo nella scienza, lo si fa verso coloro che hanno dato testimonianza.
Nel caso della Fede sono gli Apostoli e i testimoni di un evento straordinario chiamato Resurrezione, a fornire le prove, nel caso della scienza sono i testimoni che una teoria scientifica è valida, applicabile, giusta a fare altrettanto.
Ci sono poi gli sperimentatori e sono quelli che hanno dimestichezza e competenza tali da toccare con mano che una teoria scientifica è applicabile nella pratica e nel caso della Fede che la parola accettata è assolutamente riscontrabile nella loro esperienza di vita. Sono gli scienziati da un lato e i santi dall'altro.
Sono campi differenti ed affini, non sempre coniugabili, ma hanno la medesima matrice anche se fini diversi.
Chi non appartiene al campo della sperimentazione e non ha strumenti per comprendere se quello in cui crede è o non è vero, compie il medesimo atto di fede.
2006-09-20 01:40:17
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answer #1
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answered by marte 6
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splendida domanda.
Chi crede nella scienza non ha bisogno di compiere un atto di fede, chi credenella fede non ha bisogno di saper leggere o scrivere. Con tutto il rispetto per chi crede, scienza.
Ricordo il prcesso a galileo, nonché l'ultimo discorso del papa nel quale, oltre all'attacco all'islam (per quanto malinterpretato), definiva la scienza come l'arte dell'uomo di cercare di fare a meno di Dio. Penoso.
Faccio il medico, e ritengo che da Ippocrate in poi se ne siano salvati molti di più con la scienza che con le ave marie.
Non esistopno miracoli, solo eventi che ancora non comprendiamo. mi sembra chiaro l'esempio del fuoco, veneratpo come divinità dagli uomini primitivi.
Le masse hanno sempre avuto bisogno che ci fosse un'entità superiore a quella dei governi politici per rispettare le leggi. Il risultato di questo è che nel 2006 in africa infibulano le donne. In italia non si fa ricerca genetica a livelli decenti, tutti i ricercatori che valgono qualcosa vanno all'estero e gli italiani sono di un arretratezza imbarazzante. Ecco dove ci porta la fede....
Qualche anno fa ricordo al telegiornale una trentina di persone raccolte inpreghiera attorno ad un muro perchè una chiazza di umidità apparsa il giorno prima ricordava vagamente il volto di Gesù. bene, continuiamo così
2006-09-20 01:27:07
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answer #2
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answered by nofeeelings 3
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Assolutamente no. Il metodo scientifico, per sua stessa natura, prevede la riproducibilità di un esperimento a parità di condizioni in qualsiasi luogo e momento. Tralasciando pile atomiche e clonazione, bastano pochi strumenti per ripetere semplici esperimenti di fisica, chimica e biologia. Ho vissuto anni nei laboratori universitari e ospedalieri, e ti posso garantire che anche nell'epoca ipertecnologica che viviamo, una buona dose di artigianalità è ancora utilissima. E' vero che ci sono scienziati più portati alla speculazione che alla pratica (mi sembra che fosse Niels Bohr quel fisico di cui si diceva che bastava fosse in città per non far riuscire un esperimento), ed è vero che alcuni episodi recenti (pare che non sia mai stato nemmeno pubblicato un articolo a supporto della connssione tra virus HIV e AIDS) hanno messo a dura prova la credibilità di molti scienziati, ma ciò non inficia in alcun modo la validità del metodo (non dei risultati, quelli sono a disposizione di tutti per essere verificati). Comunque, la scienza risponde sempre alla domanda Come, mai perché, quella spetta, se si vuole, alla religione o alla filosofia.
2006-09-20 01:58:52
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answer #3
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answered by Anonymous
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D'accordo con te e con Marte che mi precede.
Fede in Dio e fede nella scienza sono entrambe atti di fede nella testimonianza di qualcun altro.
C'e' poi chi ha fede solo in quello chw sperimenta lui stesso. Questi sono quelli che credono solo ai propri occhi. Anche questo e' "solo" un atto di fede, perche' e' chiaro a chiunque abbia un po' di senso critico, che non tutto quello che si vede e' vero, e non tutto quello che e' vero si vede.
Perico' direi che la tua e' una ottima domanda, e che la vita non puo' fare a meno della "razionalita" minima necessaria per effettuare atti di fede.
La fede nella scienza non e' meno "fede" di credere in un Dio invisibile.
Diro' di piu'. Credere in un Dio invisibile probabilmente e' piu' coraggioso che credere solo in cio' che si vede. Qualcuno che mi precede lo definisce ingenuo.
Ma cosa e' piu' ingenuo, credere solo in cio' che vedi, o credere che possa esistere qualcosa che non vedi e non comprendi?
2006-09-20 01:55:26
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answer #4
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answered by quianto 2
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Avresti ragione tu, ma sono due cose per me diverse.
La fede è un rifugio per l'anima, un posto un cui si dà una motivazione a tutto, si ringrazia Dio se una cosa ci va bene, se invece va male diciamo che i progetti di Dio sono al di fuori della nostra portata e quindi non sappiamo perché è successa quella cosa.
Prima di affrontare un esame è tranquillizzante pregare Dio e confidarsi con lui, sebbene poi l'esito dell'esame dipenda essenzialmente da noi stessi.
è bello andare in chiesa e pregare perché nostro zio che è malato guarisca, ti aiuta a sperare ancora in qualcosa.
Se guarisce allora riteniamo che le nostre preghiere sono servite a qualcosa, se muore "vabbè, evidentemente doveva succedere".
Questi pochi esempi sono un modo per dire che la fede serve per giustificare qualunque cosa e sopprimere quindi il senso di tensione e di ingiustizia che regna dentro di noi.
La scienza invece non è una droga mentale, è solo una materia che tende a dimostrare i fenomeni naturali.
Hanno dimostrato che le attrazioni gravitazionali tra i pianeti fano sì che noi veniamo attirati al suolo con una certa forza peso.
Beh, è ovvio che noi dobbiamo fidarci di questa dimostrazione, ma non è una cosa psicologica. E poi comunque io verifico giorno per giorno che se salto, poi ricadrò a terra, quindi l'attrazione effettivamente c'è.
Se applichi una formula di fisica per studiare il moto di un proiettile quella formula descriverà il suo moto e tu sai che se parte con una certa velocità iniziale, ha un certo peso, una certa forma e una certa inclinazione, arriverà a tot metri di distanza, e lo verificherai nella realtà.
Finora comunque non si può dimostrare che Dio non esiste perché non è stata spiegata inequivocabilmente l'origine dell'universo e non sarà spiegata mai, perché ci deve per forza essere un'origine assoluta, uno che ha creato qualcosa.
Cosa diversa è la religione, che ti impone come comportarti, cosa fare e cosa non fare, quando venerare il creatore, tutte le regole e le burocrazie varie da rispettare per essere un perfetto religioso.
Io mi affido prevalentemente alla mia coscienza e alla morale, lal religione in molti casi finisce per essere vissuta come un peso, una serie di obblighi che vengono eseguiti senza la reale motivazione.
2006-09-20 01:44:20
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answer #5
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answered by deejaysimon 4
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penso che hai dato la risposta e`questione di fiducia.Uno si fida di questo o di quello.Ma sempre di fede si tratta.Eppure chi non crede a niente, deve andare contro certe evidenze.E anche chi si fida solo del suo dottore, ci deve credere e sopratutto sperare che almeno sa quello che fa.Uno che rimane con la domanda e basta,prima o poi forse sceglie una cosa.Ma si tratta sempree di un atto di fede.Sicche la scienza non puo dimostrare che non esiste Dio,ma la scienza, mostra delle Sue Traccie.Poi se uno crede che lo stampo del mio dito, e`la mia persona, e non io in quanto persona, gli angeli possono anche ridere.Dipende come uno la vede,ma si e`tutto un atto di fede.Anche l`amore.
2006-09-20 01:40:31
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answer #6
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answered by wm 5
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A mio parere scienza e fede sono due cose completamente diverse.
Nella fede non avrai mai e poi mai la prova tangibile che quello in cui credi sia vero... è un completo affidamento in qualcosa di superiore... che trascende dalla realtà.
La scienza invece è basata su fatti. Deve essere provata per essere considerata tale... è ovvio che l'uomo medio non ha prova di tutto ciò che la scienza considera realtà... ma ogni teoria prima di essere approvata dal mondo scientifico deve essere provata + volte e solo quando convincerà tutti potrà essere considerata vera. e inoltre le teorie vengono modificate qualora ci si renda conto che sono sbagliate.
2006-09-20 01:39:45
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answer #7
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answered by Jolie* 3
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gaurda che tutti abbiamo riscontri dalla scienza... apri il rubinetto dell'acqua calda per esempio...
la scienza esiste anche nelle cose minuscole, in quelle quotidiane.
per quanto riguarda la fede, non sono credente quindi è inutile che dica altro.
ciao.
2006-09-20 01:24:42
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answer #8
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answered by clix75 6
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tu fai del discorso fede una dicotomia e qui il tuo discorso cade. la fede è la proiezione di dubbi, aspettative, speranze, o semplicemente appagare quel bisogno di fuga che spesso una vita monotona crea. non ha importanza come ci si approccia o l'eventuale similitudine tra le fedi. uno può aver fiducia in suo padre o in suo figlio o nella donna che ama. la fede di un ultras per la sua squadra del cuore non ha niente di diverso dalla fede di un cristiano in dio. cambiano solo i contesti!
2006-09-20 01:19:03
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answer #9
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answered by mcbrat84 2
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Più che fede, direi fiducia...è come quando vai dal medico, ti metti nelle sue mani e se proprio non ti fidi cambi medico! Resta il fatto che decidi tu di chi e se fidarti, insomma ragioni.
2006-09-20 01:18:36
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answer #10
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answered by claudia c 5
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