etimologicamente parlando, per sogno si intendono le immagini che vengono alla mente durante il sonno, il più delle volte collegate in modo strano.
per reale : esiste, sostanza, faccenda, verità. che ha attuale esistenza nell'ordine delle cose; Vero, che concerne i fatti con le cose esistenti.
REALTà
Il termine deriva dal latino res, oggetto materiale, in contrapposizione con "abstracta" (quidquid credat intellectus de rei veritate = ciò che l'intelletto crede circa la verità della cosa); l'etimologia mostra subito quale siano i problemi e le relazioni con gli altri termini fondamentali della filosofia: "essere", "certezza", "verità". La relazione con questi altri termini è essenziale per la comprensione del concetto stesso di "realtà". Consideriamo allora questi presupposti (si noti che si tratta appunto di pre-supposizioni):
1 Esiste qualcosa
1.1 Esiste qualcosa di materiale
1.2 Esiste qualcosa di materiale che è diverso dal soggetto che conosce.
Allora potremmo affermare:
2. Esiste un oggetto (= "ob-jectum" = "che sta davanti") che è diverso dal soggetto (= "sub-jectum" = "che sta sotto") conoscente.
Il percorso qui sopra indicato (molto generico) illustra gli altri problemi legati al concetto di realtà:
Problema della gnoseologia: in che modo conosciamo l'oggetto? Tutti i soggetti lo conoscono allo stesso modo (cioè è una conoscenza "oggettiva")?
problema della verità: ciò che conosciamo è ciò che l'oggetto è veramente ? Oppure in realtà è diverso? Esisterebbe anche se non lo conoscessimo?
problema della certezza: la conoscenza dell'oggetto da parte del soggetto è sicura, innegabile?
problema della metafisica: esite qualcosa di non materiale, un qualcosa di cui possiamo dire che esiste ma che non sia "res"? Che cosa vuol dire che una cosa "esiste"? Perché esiste qualcosa anziché nulla?
Si vede da questa introduzione del tutto generale come tali termini (esistenza, verità, realtà, certezza, soggetto, oggetto) siano strettamente collegati tanto che non si può chiarirne uno senza utilizzarne un altro, quasi si trattasse di prospettive diverse di uno stesso... oggetto; conviene quindi illustrare come questi termini si sono trasformati nel corso della storia.
In filosofia si è discusso molto se la realtà fosse indipendente dal soggetto. Alcuni filosofi, ad esempio, ritenevano che le teorie fossero al fondamento degli oggetti fisici.
Questa teoria è smentita dall'esperienza. Ad esempio Tolomeo, che aveva una concezione diversa del Sole e della Terra non vedeva una realtà diversa da quella che appare a noi.
La realtà soggettiva è l'interpretazione soggettiva degli eventi. Tale interpretazione dipende dal singolo soggetto e non riguarda tanto gli eventi ma le emozioni che questi possono suscitare.
Nella realtà soggettiva sono comprese anche le scelte individuali. Ogni individuo, infatti, ha una propria visione di ciò che è giusto e sbagliato e può quindi comportarsi in modo differente da un altro.
Realtà Virtuale
Spesso si parla anche di Realtà virtuale: realtà simulata al calcolatore elettronico. In questo caso si tratta di una "realtà" che inganna le nostre percezioni e noi ne siamo perfettamente consci, anzi è un'inganno desiderato consapevolmente.
Realtà nella vita
La realtà nella vita si contrappone al sogno. Per consuetudine si usa dire che la realtà diurna sia quella "vera" in quanto vi è un riscontro di esperienza con altri soggetti, al contrario il sogno è "falso" in quanto esperienza completamente soggettiva non condivisa da altri soggetti.
È tuttavia da notare che i sogni di persone diverse sono comunque caratterizzati da archetipi che esistono indipendentemente dalla coscienza individuale e che pertanto trovano posto in una coscienza collettiva così come teorizzato da Jung.
In filosofia è stato posto il quesito "e se fosse tutto un sogno?" le risposte date sono molte e contraddittorie. La pratica Buddista si esprime dicendo che tutto è interdipendente e privo di un sé permanente, e perciò la propria realtà è in verità irreale, e per svegliarci da questo sogno, dalla realtà soggettiva in cui ci identifichiamo totalmente, bisogna entrare nella realtà assoluta.
Questo tema è stato affrontato spesso nell'arte soprattutto in epoca Barocca, in letteratura con Shakespeare, in epoca moderna con la letteratura di Philip K.Dick (Blade Runner) o film come Essi vivono, Il tredicesimo piano, Waking Life, Matrix, Vanilla Sky, ecc.
Sogno
«Sogna perché nel sonno puoi trovare quello che il giorno non ti può dare»
(Jim Morrison, aforisma)
Il sogno è un fenomeno legato al sonno e in particolare alla fase REM del sonno, caratterizzato da un'esperienza sensoriale di immagini e suoni apparentemente reali.
Lo studio e l'analisi dei sogni inducono a riconoscere un tipo di funzionamento mentale con leggi e meccanismi diversi dai processi di pensiero osservati dalla psicologia tradizionale. Freud nel '900, spiegò questa modalità di funzionamento dell'apparato psichico descrivendo la psicologia dei processi onirici e suddivise il funzionamento dell'apparato psichico in due forme che chiamò processo primario e processo secondario.
Secondo la teoria psicoanalitica classica, il sogno sarebbe la realizzazione allucinatoria durante il sonno di un desiderio inappagato durante la vita diurna.
Dopo Freud, molti analisti di varie correnti, si sono interessati al sogno, contributi originali sono stati portati da Fairbain 1952, per il quale il sogno sarebbe un fenomeno schizoide, da interpretare alla luce della teoria degli oggetti parziali della Klein, ponendo l'accento sull'aspetto simbiotico della personalità.
Bonime 1962, che propone una teoria del sogno basata sulla concezione che il sogno sia un autoinganno volto a preservare e a rafforzare un modello di vita, ponendo l'accento sull'aspetto comportamentale sociale della personalità.
Storia
Il sogno è un'attività del pensiero umano che ha interessato l'uomo fin dai primordi della civiltà. Il disegno a carboncino in una grotta dei Bisonti di Lascaux può essere considerato uno dei primo documenti scritti di un sogno. In questo documento l'autore disegna ciò che vede con la fantasia: l'uccisione del bisonte durante una battuta di caccia. Sicuramente è un sogno ad occhi aperti, disegnato a memoria; molto verosimilmente si tratta anche di un sogno notturno ricorrente.
La prima testimonianza scritta è riportata in uno dei primi libri prodotti dal genere umano, l'Epopea di Gilgamesh, composta intorno al 2000 AC su tavolette di creta asciugata al sole e rinvenute nella biblioteca di Assurbanipal, a Ninive nel 1852 (ma riconosciute solo nel 1870 dall' assiriologo inglese George Smith). Gilgamesh sogna di incontrare Enkidu, con il quale dapprima ingaggia una lotta, ma poi, riconosciutane la forza, lo porta davanti alla madre e lo adotta come gemello. Quando Gilgamesh racconta questo sogno alla madre Ninsun, lei lo interpreta in questo modo:
"Un compagno forte verrà da te, uno che può salvare la vita di un amico, egli è potente nella montagna, egli possiede la forza. La sua forza è così grande come quella del firmamento di An. Tu lo amerai come una moglie, e lo terrai stretto a te, ed egli avrà sempre cura della tua salute. Il tuo sogno è buono e favorevole".
Come si vede, in questo caso l'interprete del sogno, la madre (la dea-sacerdotessa Rimat-Ninsun),fornisce un'interpretazione profetica del sogno.
In epoca sumerica troviamo il rituale dell'incubazione. Questa pratica richiedeva che un sognatore scendesse in un luogo sacro sotterraneo, dormisse una notte sognando e andasse da un interprete a raccontare il sogno, che di solito rivelava una profezia.
La Bibbia riporta diversi sogni, dei quali il più noto è quello del faraone egizio che sogna sette vacche grasse e sette vacche magre: nessuno sa interpretare il sogno, finché non viene chiamato Giuseppe (Genesi 41,1-36). In questo sogno l'interpretazione è sempre di tipo profetico ma assume un carattere religioso: Giuseppe infatti pensa che la profezia provenga da Dio.
Questo voler vedere un intervento divino in un fatto terreno, in termini etnologici si chiama diafania. La più bella diafania riportata nella Bibbia è un altro sogno, questa volta fatto da Mosè, che riguarda la descrizione che Dio fa di sé stesso: "Io sono".
Non è un sogno profetico - non necessita di interpretazioni - ma è rivelatore di una certa realtà sempre esistente ma mai vista così chiaramente. Un sogno di realtà in cui la realtà è una diafania, un voler vedere Dio in un roveto ardente e cercare di descriverlo ai figli di Israele. Il sogno di Dio è una diafania di Mosè.
La concezione del sogno degli antichi israeliani è riportata nella Bibbia stessa: il sogno è un messaggio degli Dei (Numeri 12,6).
I Greci ripresero l'usanza dell'incubazione, andando in un bosco sacro o in una grotta, scavavano una buca. Lì si accocolavano e sognavano; in seguito consultavano l'interprete dei sogni. Ve ne erano di famosi, come Artemidoro di Daldi, forse il primo a scrivere un libro intitolato L'interpretazione dei sogni. Questo libro è un mero elenco di sogni e di interpretazioni arbitarie, senza carattere scientifico.
Le interpretazioni fornite da Artemidoro e altri furono tramandate di generazione in generazione. Il primo a riprendere in mano l'argomento in epoca moderna fu Sigmund Freud, che pubblicò a sua volta nel 1899 la sua Interpretazione dei Sogni, un testo fondamentale nella storia del pensiero.
Secondo Freud il sogno è la via maestra per esplorare l'inconscio, un mezzo per osservare le fantasie rimosse dall'area della coscienza durante il giorno, ma che vengono rappresentate come in una specie di teatro durante la notte. Questo permette al mattino di ricordare, per un certo tempo, immagini mentali e relative emozioni, normalmente censurate.
Con Freud l'interpretazione dei sogni diventa parte fondamentale di una nuova scienza dell'inconscio, la psicoanalisi. Gli psicoanalisti imparano a interpretare i sogni dopo un lunghissimo periodo di analisi, detto training.
Oggi anche molti psicoanalisti trovano discutibili alcuni punti delle teorie di Freud. Raramente infatti i sogni riguardano la soddisfazione dei desideri: essi per lo più svelano gli inganni della mente e mettono in luce delle realtà ignorate dal soggetto, fino ad assumere la guida interiore del soggetto per la propria reintegrazione psichica.
2006-09-20 00:15:37
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answer #4
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answered by Anonymous
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