Dai Vangeli emerge che Gesù a volte parla di sé stesso come di un'altra persona, nel senso che non dice "Io", ma "Il Figlio dell'uomo",un uso proprio della lingua e della cultura semitica.
Per comprendere il significato evangelico di questo titolo occorre confrontarci con il linguaggio apocalittico del libro del profeta Daniele, capitolo 7, versetti 13s : "Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco apparire, sulle nubi del cielo, uno, simile ad un figlio di uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui, che gli diede potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano; il suo potere è un potere eterno, che non tramonta mai, e il suo regno è tale che non sarà mai distrutto" (Dan 7,13-14).
Nella tradizione apocalittica, Daniele assiste ad una visione al centro della quale appare "Il Figlio dell'uomo" sulle nubi del cielo che riceve l'impero universale. Lo scenario sembra insegnare che "la conclusione e il trapasso dai quattro regni umani a quello di Dio non sarebbe avvenuto senza la collaborazione di un particolare inviato da parte di Dio"
Ciò significa che "Il personaggio misterioso del Figlio dell'uomo di Daniele è una specie di manifestazione visibile del Dio invisibile; è chiamato "Figlio dell'uomo" "Ossia: piccola cosa fragile, uno dei tanti, che tuttavia Dio ha scelto e ha sollevato, trasfondendogli il suo spirito"
Definendosi " figlio dell uomo"Gesù vuole significare, da una parte, la sua provenienza misteriosa e, nel contempo, la sua straordinaria importanza nel progetto di Dio mirato alla salvezza dell'uomo, come appare nei riferimenti di Ezechiele e Daniele. Dall'altra parte, chiamandosi "Figlio dell'uomo, Gesù intende vivere la condizione di fragilità, di debolezza, caratteristica di questo titolo nel profeta Ezechiele. E' il Gesù storico, il Gesù che prima dell'esperienza della Pasqua dimostra chiaramente di aver scelto la via della debolezza e della fragilità; quella che passa per la croce e la morte.
"Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù dicendo: <>. Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: <>. Gesù rispose: <>" (Marco 14,60ss).
2006-09-16 22:42:00
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answer #1
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answered by last_winter's_ snow 3
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Per il credente, Colui che fu, che è, e che sarà: Gesù Cristo.
2006-09-16 22:35:40
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answer #2
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answered by Anonymous
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beh quando Gesù parla del Figlio dell'uomo è come dicesse "il sottoscritto", cioè parla di sè
poi ad esempio in Ezechiele, Dio chiama Ezechiele "figlio dell'uomo", anche se con un significato diverso
2006-09-17 04:32:07
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answer #3
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answered by GIGI 3
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Il figlio dell'Uomo è la Via, la Verità e la Vita; è Colui che ci ha donato la vita, è Colui che si è fatto uomo ed è morto in croce per i nostri peccati.
Il figlio dell'uomo è Colui che in questo momento ti è vicino ed ha bussato al tuo cuore per suscitare in te questa curiosità.
Che Dio ti benedica.
Francesco
2006-09-16 22:56:22
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answer #4
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answered by El Chino "46" 7
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Gesù Cristo. Figlio di Dio e grazie allo Spirito Santo della vergine Maria
2006-09-16 22:40:29
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answer #5
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answered by Anonymous
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Tutti noi!!!
2006-09-16 22:37:04
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answer #6
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answered by Onyx8923 5
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si dice così di Gesù, perchè nato da una donna
2006-09-16 22:29:11
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answer #7
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answered by MORPHEUS ® 5
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per 1 credente è gesu',per 1 ateo è 1 uomo
2006-09-16 23:06:18
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answer #8
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answered by giada48 4
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Secondo me il figlio dell'uomo è ciò che siamo e ciò che lasciamo. Mi piace pensare che il figlio di ogni uomo sia la continuazione del mondo, non in quanto essere umano,ma la continuazione dei valori e dei principi che ogni uomo insegna(o dovrebbe) ad ogni figlio. Il figlio identifica ciò che di buono c'è in ognuno di noi.
2006-09-16 22:46:52
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answer #9
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answered by cri69 2
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Jesus Christ ...superstar!
2006-09-16 22:37:24
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answer #10
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answered by Nala 4
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