Lui niente sono gli altri che vogliono travisare le parole del Santo Padre per fare i soliti casini.
Si dovrebbe ignorarli e basta.
Ciao
2006-09-16 08:01:38
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answer #1
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answered by parsifal 4
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La Ragione e la violenza
I discorsi del papa non hanno mai un titolo; questa prolusione ha un titolo perché è un discorso accademico. E il titolo è “Fede, ragione e università . Ricordi e riflessioni”. Se uno legge il documento intero, la parola “ragione” viene citata per 46 volte, essendo questa il punto centrale del messaggio.
In tutto il discorso appare citato l’Islam, l’ebraismo, ma soprattutto la cultura occidentale: il papa critica proprio il concetto di ragione maturato in occidente con l’Illuminismo.
Giorni prima aveva perfino criticato i vescovi tedeschi, che privilegiano aiuti economici per progetti “sociali” e non “religiosi” (costruire una chiesa, evangelizzare). Il papa mette in luce che tutta la società occidentale – e la Chiesa - si è secolarizzata perché ha svuotato il concetto di ragione della sua dimensione spirituale e della sua origine che è in Dio. Per il papa la ragione occidentale all’origine non era opposta alla fede, ma si nutriva della fede.
A un certo punto Benedetto XVI cita il lavoro di p. Theodore Khoury, un bizantinologo, che ha da poco pubblicato un testo sul dialogo fra l’imperatore d’Oriente Manuele II Paleologo e un musulmano persiano, ambientato nel tardo Medioevo.
Il papa ha scelto questo testo a causa di una frase essenziale, quella dove il Paleologo critica il musulmano per la violenza nell’Islam. E dice: voi convertite la gente con la spada. Nessuno storico può negare questo: Maometto, e dopo di lui i primi califfi, hanno spesso usato la violenza per convertire i popoli conquistati. Ciò non significa che Maometto amasse la violenza, ma era un uomo del suo tempo. In quell’epoca le tribù arabe combattevano per tutto, anche per avere i pascoli. La prima biografia di Maometto scritta da musulmani si intitola proprio “Il libro delle guerre (delle razzie)”. Certo, si può criticare l’affermazione del Paleologo: in Indonesia, Malesia, in alcuni paesi africani l’Islam è penetrato attraverso i commercianti arabi; in altri Paesi attraverso i mistici sufi (che talvolta erano anche guerrieri, come in Marocco).
L’imperatore dice che “la violenza è cosa irragionevole…in contrasto con la natura di Dio e la natura dell'anima”: è questa la frase che ha colpito il Santo Padre, ripetuta almeno 5 volte nel testo.
Il perno dunque è che chi fa violenza, non è più credente: chiunque sia – cristiano o musulmano –se segue la violenza, va contro la ragione e contro Dio, che è la fonte della ragione.
naturalmente non si è ricordato di quello che ha fatto la chiesa in tempi non tanto lontani... non mi ripeto con il mio commento a tutto ciò se vuoi puoi leggerlo.
per marte : magari fosse quella la frase leggi quello che ho trascritto e poi ne riparliamo..
2006-09-16 15:05:59
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answer #2
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answered by xx_caramella22_xx 5
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Ti racconto una breve parabola scritta sul corano:
L'uomo che andava facilmente in collera
Un uomo che si arrabbiava facilmente si rese conto, dopo molti anni, a che punto questa tendenza gli aveva reso la vita difficile.
Un giorno sentì parlare di un derviscio di grande conoscenza, dal quale si recò per chiedere consiglio.
"Va' all'incrocio che ti indicherò", disse il derviscio. "Vedrai un albero inaridito: siediti sotto l'albero e offri dell'acqua a tutti coloro che passeranno". L'uomo fece ciò che gli era stato detto. Passarono molti giorni, ed egli si guadagnò una reputazione di asceta che si imponeva una severa disciplina di carità e autocontrollo, sotto la guida di un uomo di vera conoscenza.
Un giorno, un passante frettoloso voltò la testa dall'altra parte quando gli fu offerta l'acqua, e proseguì per la sua strada. L'uomo che si arrabbiava facilmente gli gridò a più riprese: "Vieni, ricambia il mio saluto! Prendi un po' di quest'acqua che do a tutti i visitatori!".
Ma non ottenne risposta.
Sconvolto da quel comportamento, il nostro uomo dimenticò completamente la sua disciplina. Imbracciò il fucile, che era appeso all'albero inaridito, prese di mira quel passante indifferente e premette il grilletto: l'altro cadde a terra stecchito.
Nel momento stesso in cui la pallottola attraversò il suo corpo, alcuni fiori sbocciarono gioiosamente sull'albero inaridito, come per miracolo.
Colui che era stato appena ucciso era un assassino che si stava accingendo a commettere il peggiore di tutti i crimini della sua già lunga carriera di criminale.
Ci sono due tipi di consiglieri. I primi dicono che bisogna agire in base a certi principi prestabiliti da seguire meccanicamente. I secondi sono gli uomini di conoscenza. Coloro che incontrano l'uomo di conoscenza gli chiederanno consigli moralistici e lo prenderanno per un moralista. Ma egli è al servizio della Verità, non dei pii desideri.
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Ecco non è che il Papa ha detto niente di male, dice solo di non fare la guerra in nome della religione, ma per loro sono questi i motivi per cui fare la guerra.
2006-09-16 15:04:22
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answer #3
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answered by Anonymous
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Gli arabi hanno interpretato le parole del Santo Padre come faceva più comodo a loro (come molti di loro del resto fanno con il Corano) e le loro azioni sono unicamente fomentate da ignoranza e follia...
2006-09-16 15:05:06
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answer #4
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answered by Yoh'anan 2
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personalmente credo che papa benedetto XVI sia una persona di una intelligenza fuori dal comune.E credo anche che essendo lui un grande conoscitore delle fedi, abbia voluto lanciare una provocazione. Non credo che sia rimasto sorpreso dalla reazione del mondo islamico, ha voluto semplicemente aprire una vetrina e mostrare a tutti noi le capacita' reattive del popolo coranico. Probabilmente stara' a guardare la tiepida reazione del popolo cattolico sperando in una scrollata e in una resurrezione della fede
2006-09-16 16:59:22
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answer #5
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answered by maria l 2
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il Papa è una persona molto intelligente e quindi sapeva a cosa andava incontro.
Il problema non è cosa ha detto il Papa ma la reazione dei paesi cosiddetti moderati Islamici.
Il problema è che una discussione religiosa nell'Islam diventa politica con tutte le reazione che ne conseguono.
L'Occidente ormai da circa 3 secoli ha effettivamente portato a compimento la divisione stato e religione, in Islam questo non è successo; è questo il punto sul quale si potrebbe discutere....ma io occiddentale come posso dialogare con uno che da di matto quando gli tocco Maometto ecc.
Il rapporto Noi e Loro è la questione:
NOI non possiamo fare vignette satiriche sul profeta
LORO (iran) possono fare con la sponsorizzazione del governo una galleria che riunisce tutte le vignette negazionistesull'Olocausto...anzi la più bella verrà premiata
NOI non possiamo dire che Maometto era un condottiero che convertiva a suon di spada
LORO invece dicono che si sentono minacciati da un Occidente aggressivo
insomma la domanda è ma se dobbiamo dialogare NOI moderati e LORO moderati
dov'è l'Islam Moderato
qualcuno me lo sa indicare perchè io non lo vedo proprio per i motivi già detti
2006-09-16 15:28:12
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answer #6
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answered by pochechiacchiere 3
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Ha semplicemente invitato ad usare "la ragione" nell'uso della religione,invitando il mondo mussulmano a non usare la stessa per seminare odio, terrorismo e violenza.
Molti hanno reagito senza conoscere il testo completo del suo discorso. Egli si è rivolto anche all'occidente criticando una concezione riduttiva della ragione ed ha citato dei concetti presi dagli scritti di un intellettuale persiano "la violenza è irragionevole e l'irrazionalità è contraria alla natura di Dio e dell'uomo".
Che doveva dire il Papa, guida spirtuale della Chiesa, se non quello che ha detto?
2006-09-16 15:24:19
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answer #7
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answered by Lilly-Cannella 6
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Ha soltanto detto che "''che chi fa violenza, non e' piu' credente: chiunque sia - cristiano o musulmano -se segue la violenza, va contro la ragione e contro Dio".
Ecco la frase incriminata che i mussulmani considerano un pretesto per scagliarsi contro di noi quando, lo capiscono anche i sassi, è una frase che è di apertura all'Islam nel senso che dicendo loro "siamo uguali, e se facciamo questo siamo tutti e due dalla parte del torto" vuol dire dar loro una mano per cominciare a fare un passo avanti verso il dialogo.
Ma loro non lo accettano.
2006-09-16 15:06:10
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answer #8
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answered by marte 6
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La violenza - si legge nel discorso di Ratzinger - è in contrasto con la natura di Dio e la natura dell'anima. «Dio non si compiace del sangue - egli dice -, non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio. La fede è frutto dell'anima, non del corpo. Chi quindi vuole condurre qualcuno alla fede ha bisogno della capacità di parlare bene e di ragionare correttamente, non invece della violenza e della minaccia. Per convincere un'anima ragionevole non è necessario disporre nè del proprio braccio, nè di strumenti per colpire n‚ di qualunque altro mezzo con cui si possa minacciare una persona di morte». L'affermazione decisiva in questa argomentazione contro la conversione mediante la violenza è: non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio. L'editore, Theodore Khoury, commenta: per l'imperatore, come bizantino cresciuto nella filosofia greca, quest'affermazione è evidente. Per la dottrina musulmana, invece, Dio è assolutamente trascendente. La sua volontà non è legata a nessuna delle nostre categorie, fosse anche quella della ragionevolezza. In questo contesto Khoury cita un'opera del noto islamista francese R. Arnaldez, il quale rileva che Ibn Hazn si spinge fino a dichiarare che Dio non sarebbe legato neanche dalla sua stessa parola e che niente lo obbligherebbe a rivelare a noi la verità . Se fosse sua volontà , l'uomo dovrebbe praticare anche l'idolatria».
2006-09-16 15:05:43
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answer #9
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answered by antonio t 3
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assolutamente niente.sono loro che devono sempre e comunque incazzarsi non sanno fare altro
2006-09-16 15:00:13
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answer #10
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answered by battamalagnna 2
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