L'arte è merce?

Question

Troppo bello volere l'arte al di sopra di ogni mercificazione, coinvolgimento finanziario o speculazione varia... l'arte contemporanea nasce nel mondo globalizzato in cui ci si vende e si vende di tutto. Volere l'arte al di sopra da tutto questo è tanto irreale, che ipocrita. L'artista mangia, beve, fuma, come tutti gli altri, i colori costano e il tempo costa...
Perciò facciamo spazio all'arte all'interno di questa palude capitalistica, spacciamo l'arte come se fosse una droga e se il consumismo ha logorato l'arte, logoriamo noi il consumismo mediante l'arte, non creiamoci scrupoli, prostituiamo l'arte come se fosse una *******..., solo "sporcandoci" le mani potremmo riscattare l'arte e solo tornando a un mondo più "pulito" potremmo decontaminare la nostra arte...

Answer 1

L'arte è condivisione di esperienza, conoscenza e cultura. Come tutte le attività umane è soggetta alla legge del "dare ed avere". Personalmente distinguerei tra "mercificazione" e valore. E' giusto che il lavoro intellettuale / materiale dell'artista venga risarcito con una contropartita. Per convenzione, fin dai tempi remoti, si è stabilito che il "denaro" sia il "mezzo" per corrispondere una contropartita, una remunerazione, un riconoscimento. Il vantaggio del denaro, rispetto al primitivo baratto, è quella di essere flessibile, accumulabile, utilizzabile nelle forme più disparate, quindi garantisce libertà ed autonomia. Pensa se un opera d'arte fosse retribuita solo con forme di formaggio, pecore e botti di vino.....:-). Purtroppo, come tutte le cose, c'è sempre la degenerazione dei costumi. Uno scambio naturale di esperienze si è trasformato in un mercato il cui unico scopo è la produzione di ricchezza, i mercanti d'arte hanno fatto dell'arte un vero e proprio emporio "cash and carry", molti artisti (di basso profilo) creano "schifezze" solo per vendere. Se mi permetti non sarei però cosi radicale, viviamo in un mondo estremamente complesso che però, nella sua complessità, ci garantisce anche cose molto belle. Ad esempio se possiamo condividere esperienze e concetti in questo contesto lo dobbiamo alla globalizzazione ( "palude capitalistica" come la chiami giustamente). Credo che in il futuro dovremo abituarci ed "attrezzarci" per una crescente complessità / ambiguità di un sistema che ci garantisce sorprendenti gradi di benessere ma nel contempo contraddizioni sempre maggiori. La domanda potrebbe essere : a conti fatti il gioco vale veramente la candela ?
con simpatia

Answer 2

alla lettera, ARTE:
Antichità: Latino: Ars, Greco: Τεχνη indica la capacità umana di fare un qualsiasi oggetto. La capacità consiste nella conoscenza delle regole. (Wikipedia)

in questo senso non credo si possa mercificare una capacità, ma si può mercificare il prodotto dell'azione possibile grazie alla capacità e vincolare attraverso regole - di mercato - colui che porta ed esprime queste capacità.
Penso che sarebbe una conquista già la non mercificazione degli artisti in quanto esseri umani, ma temo sia utopia

Answer 3

Ti rispondo, citandoti il più grande esponente del cubismo:
"Un pittore è uno che dipinge ciò che vende.
Un artista, invece, è uno che vende ciò che dipinge."

Answer 4

L'arte è oggi merce più che mai. Perché l'arte trova la sua ragion d'essere nel mito e il mito più forte del mondo contemporaneo è il mercato.

Answer 5

C'e' differenza tra il pittore, lo scultore, l'architetto, ecc e un artista.. Un artista è un artista e basta: poche spiegazioni!! "Sì, ma tu sei un artista!" "Cos è per te un artista??" "Un artista... Un artista è.. Non si può spiegare! Come le barzellette: ti fanno ridere e basta! Ecco.. Tu sei un artista!"

No, la risposta è no..
Se davvero qualcuno è un artista, se davvero qualcuno lo è i suoi dipinti e le sue creazioni andranno ben oltre età e condizioni.. Davanti ad un capolavoro non esiste nulla, perchè non tocca la mente prima di entrarti nel cuore ^^ E il cuore ragazzi per quanto macchiato ha sempre una radice Bianca!

Se tu vedi davero la cosa così, non cercare di entrare nella mente altrui, ma se lavori in questo campo cerca di mirare a qualcosa che non vada contro i tuoi principi, ma riesca a toccare il cuore di tutti... Ad esempio credo che mettere con i colori la tua domanda sia molto interessante ^^ Odio, confusione, critica... Un bel quadro moderno che magari piacerebbe anche a te alla fine! Lasciati andare..
Se sei solo un'amante dell'arte lasciati andare lo stesso, che ti importa degli altri?? Guarda i dipinti che ti piacciono e basta, nessuno ha detto che ogni epoca ha i suoi pregi.. Ma, solo una domanda: Credi davvero che i quadri contemporanei siano così?? Io dentro molte volte vedo rispecchiato il caos, alla fine l'artista riflette ciò che vede, ciò che prova, alcuni sono orribili... Ma certi per me sono da apprezzare un pò di+!!

Pensaci.. Bacio

Answer 6

l' arte va aldilà delle parole per esprimerla, e`una manifestazione del anima e`come tale nn può essere commercializzata, a volte ne anche esposta . già che come parte del anima del artista , nn si lascia nuda davanti a semplici curiosi, se si deve vivere, (mangiare, comprare le pitture e tele ) preferisco nn farlo di ella , e`come sfruttare un figlio per vivere.... no !!!...mi rifiuto.. sarò una persona troppo idealista ma l' arte e`sensazione e`nn si commercializza.

Answer 7

Forse la *tua* arte è merce. O forse sei un teleimbonitore, di quelli che vendono oggetti incomprensibili e spesso anche brutti a prezzi esorbitanti. Ognuno nella propria arte ci mette ciò che vuole: la sua sensibilità, le sue passioni... tu ci metti una sorta di attivismo sociale volto a "consumare il consumismo" e a liberare l'arte dalla mercificazione rendendo più che una merce, una *****; in che modo si possa ottenere il riscatto da un assoggettamento volontario, lo sai solo tu, ma non è questo il punto. Se vuoi lanciare un nuovo movimento artistico con il manifesto che hai esposto, fa' pure: permettimi però di essere l'ultimo dei romantici che crede che la vera arte non si vende.

Answer 8

Si! Purtroppo si, l'arte è merce e l'artista è merce anche lui. In una società capitalista e di mercato tutto è merce, ogni cosa è merce, ogni bisogno, sentimento, sensazione umana è merce e quindi domanda offerta nel mercato dell'immagine, dell'immaginario , dell'immaginazione. L'economia sostiene l'arte, da sempre l'artista, non producendo beni materiali, deve essere finanziato, sostenuto, da un " benefattore", tuttavia, questa dipendenza è anche una limitazione per l'artista così come lo è la dipendenza da un mercato in cui la libertà espressiva dipende dalla domanda, dal criterio di bello, di espressivo, di artistico stabilito da una cultura dominante i cui criteri definiscono l'ambito creativo, artistico, espressivo dell'arte e dell'artista. Per semplificare : se il mercato chiede più musica elettronica l'artista che non segue le richieste del mercato ha pochissime probabilità di far conoscere il suo lavoro e, soprattutto di guadagnare abbastanza per viverci e continuare a farlo; mentre, l'artista che accetta la domanda, indirizzerà le sue capacità creative producendo una offerta che, se è la migliore,secondo il concetto convenzionale di migliore, avrà successo, soldi, riconoscimenti e potrà continuare a fare musica. Per andare controcorrente bisogna essere davvero molto bravi e , per affermarsi, bisogna essere sponsorizzati e lo si è se chi sponsorizza vede il businnes, altrimenti, non si deve andare troppo fuori dai confini convenzionali.
dell'immaginario

Answer 9

Il vero artista è colui/colei che si interessa di ciò che accade intorno...

Answer 10

ok, però che sia vera arte