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Di recente ho visto un film che mi ha fatto molto riflette: V per vendetta; il protagonista lotta contro un regime dittatoriale e per sconfiggerlo deve ricorrere ad atti di terrorismo estremo. Secondo voi la conquista della libertà passa necessariamente attraverso la guerra e la lotta? Avete visto anche voi questo film? Che cosa ne pensate?

2006-09-14 04:28:32 · 45 risposte · inviata da Wendy 3 in Scienze sociali Scienze sociali - Altro

45 risposte

Non ho visto il film, ma so che è uscito in DVD elo comprerò sicuramente. Ti consiglio però ti acquistare immediaatamente il libro a fumetti da cui è tratto. Scritto da Alan Moore, genio assoluto del fumetto mondiale, V per Vendetta è un colpo basso allo stomaco di tutti, un autentico capolavoro che bisognerebbe far leggere nelle scuole. Credo che i Wachonski Bros lo abbiano utilizzato come ispiratore della sceneggiatura del film perchè molti temi sono in comune con il primo Matrix: il controllo di un'entità esterna ma permeante tutta la realtà, la percezione del mondo e il suo rapporto con la realtà, il desiderio di liberazione etc. La violenza non è mai risolutoria, ma in un racconto di fantasia deve essere per forza contestualizzata. V, nel libro, è un uomo viloentato a tutti i livelli, che diventa folle, seppure super umano a causa delle droghe che gli sono somministrate e che ne espandono le percezioni (in questo ci sono lampanti echi dello psichedelismo degli anni '60 '70 - il libro è stato scritto nei primi anni '80 - se vogliamo alla Jim Morrison). La violenza contro un regime paelsemente fascista, ma che rispecchia sinistramente molti atteggiamenti dei governi Thatcher, diventa simbologia iconoclasta, non a caso sono demoliti sistematicamente tutti i simboli del potere britannico, il Parlamento, Westminster, e, alla fine, il 10 di Downing Street. Nel corso della storia, molte volte si è dovuti ricorrere alla violenza, per ottenere risultati. A volte lo si è fatto per il meglio, altre no. La rivoluzione bolscevica ha posto fine al regno degli zar e alla fame dei contadini russi, ma ha aperto il settantennio comunista (e qualcuno è morto di fame anche in quel periodo). Castro ha liberato Cuba dagli americani e dai loro lacchè dittatori da operetta, ma è a sua volta un dittatore. Noi abbiamo avuto il Risorgimento, ma al nord c'è chi rimpiange l'impero austro ungarico, e al sud c'è chi vorrebbe la Sicilia indipendente, e una delle prime cose che fece il cosiddetto re buono, Umberto I, fu di dare una bella medaglia a Bava Beccaris, che aveva aperto il fuoco sulla folla a Milano con i cannoni (e per questo sarà ucciso da Gaetano Bresci nella mia città nel 1900). Pochi anni fa abbiamo bombardato i serbi perchè uccidevano civili in Kossovo, e così facendo abbiamo inevitabilmente ucciso civili serbi. La violenza comporta sempre altra violenza, è inevitabile. La citazione di Gandhi è opportuna, ma non bisogna dimenticare che Gandhi fronteggiava l'Impero inglese, ovvero un'entità che, con tutti i limiti del caso, possedeva una sua condotta morale. Gandhi vinse la sua battaglia perchè una parte dell'opinione pubblica britannica non gli fu ostile, e governi inglesi furono costretti a concedere sempre maggiori libertà a ll'India fino all'indipendenza. Ma Gandhi, in questo con un atteggiamento simile a quello di Einstein, era favorevole alla guerra contro Hitler, perchè la Germania di allora non si sarebbe fermata di fronte ad alcun imperativo etico o morale, perchè nessuna opinione pubblica tedesca, anche per il totale controllo dell'informazione di Goebbels, avrebbe mai fermato Hitler in quel momento. Non sono d'accordo con chi dice che Gandhi non abbia poi ottenuto molto. L'India di oggi ha tantissimi problemi, ma nessuno muore più di fame, possiede l'arma atomica (questo non è un gran progresso, ma dà all'India una indiscutibile capacità di deterrenza in un'area molto turbolenta) e si avvia a diventare, con la Cina (anzi, potrebbe essere un alleato importante nei prossimi anni, per bilanciare l'espansione cinese) un'autentica potenza economica.

P.S.: caro Glauco, confesso che il tuo qualunquismo (gurada che non è un complimento) e il tuo integralismo gretto e volgare mi hanno un po' rotto il caxxo. Stiamo discutendo di un'opera cinematografica e letteraria, che tu NON CONOSCI, perchè al massimo leggi il Giornale di Belpietro. Legegre Alan Moore ti aprirebbe un po' il cervello, soprattutto a proposito della tua amica fascista come te M. Thatcher; visto che, a quanto dici, hai del tempo, perchè non vai in libreria a comprare qualcosa del Vate del fumetto? Così magari la smetti di propinarci le tue stronzate a senso unico.

2006-09-14 20:46:21 · answer #1 · answered by Anonymous · 4 1

no, non sempre: Gandhi ha portato l'india alla liberta' dagli inglesi attraverso la non violenza, durante la resistenza scandinava all'occupazione nazista la popolazione ha adottato la disubbidienza civile, quindi la non violenza, e anche nel Sud Africa per combattere l'apartheid.. ma non e' facile adottare la non violenza

2006-09-14 04:41:21 · answer #2 · answered by Sabrina23 7 · 2 0

L'impero del male, dopo la caduta del muro di Berlino, si è sfasciato da solo. Ed era quanto più contrario alla libertà ci fosse al mondo. Aspettiamo un po' per Cuba (creperà abbastanza presto?) e per la Cina.

2006-09-14 23:51:22 · answer #3 · answered by Anonymous · 2 1

Come a gia citato una ragazza che ha risposto alla domanda...certamente l'esempio del mahatma Gandhi fa riflettere!!!(anche se non mi sembra che abbia ottenuto molto)...indipendentemente da questo la storia insegna che ogni cambio o passaggio "generazionale" è sempre stato segnato da insurezioni...rivoluzioni e guerre!!!!per fare qualche esempio possiamo citare...la rivoluzione francese (la monarchia cadda con la forza!!)...nonchè l'epilogo finale della stessa II guerra mondiale senza le armi non credo che i sistemi dittatoriali europeri (Germania e Italia) sarebbere caduti nel giro di qualche anno.....oppure in tempi + recenti possiamo vedere le lotte dei lavoratori per l'ottenimento di migliori condizioni di lavoro!!!!
Insomma per concludere credo che ogni conquistà sia che che si tratti di libertà sia che si tratti di altro..vada ottenuta con azioni audaci nonche altamente funzionali...come ad esempio una guerra o una rivoluzione!!!

2006-09-14 19:55:04 · answer #4 · answered by IL VATE 3 · 1 0

Io il film non l'ho visto, anche se ora mi ha incuriosito...
cmq per quel che riguarda il discorso della violenza, io credo che il terrorismo non possa mai essere giustificato in nessun modo perchè viene coivolta la gente che non centra niente...La lotta è una cosa diversa dalla guerra e spero che le due possano rimanere separate ancora a lungo...

2006-09-14 07:45:26 · answer #5 · answered by Anonymous · 1 0

io il film non l'ho visto ma t posso dire come la penso io : "per la pace preparati alla guerra" è un atico proverbio, personalmente non lo condivido per niente ,,, se provassimo ad eliminare i problemi con la semplice parola e con la comunicazione mettendo in pace entrambi i partecipanti della guerra riusciremmo ad avere la pace,,,, non è difficile! ma purtroppo sono in pochi che mettono in atto queste parole,,,, forse perchè la guerra fà comodo?

2006-09-14 05:31:58 · answer #6 · answered by jade 3 · 1 0

il film non l'ho visto ma ci sono alcune persone che hanno fatto la storia senza la violenza. 2 su tutte: Gesù Cristo, Gandhi.

2006-09-14 04:39:47 · answer #7 · answered by superannette 5 · 2 1

delle volte è proprio necessaria!!!anche se l' esempio di gandhi ci deve far riflettere.....

2006-09-14 04:36:13 · answer #8 · answered by Anonymous · 1 0

Come vorrei rispoderti che non è così...

2006-09-15 01:05:38 · answer #9 · answered by Smx - ?? 3 · 0 0

la conquista della libertà passa purtroppo sempre attraverso lacrime lotte e sangue . Come diceva nel suo libro Anna Frank gli uomini non riescono a vivere in pace tra loro e c'è sempre qualcuno che vuole dominare l'altro a qualunque costo per questo è inevitabile la guerra tra i popoli anche se potremmo vivere tutti liberi e in pace

2006-09-14 13:27:46 · answer #10 · answered by alfa55om 3 · 0 0

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