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2006-09-13 19:38:11 · 19 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

ringrazio tutti per le risposte che mi date,io questa sofferenza lo vissuta in prima persona, nei 3 anni di dialisi, di sofferenze per il mio corpo e il mio spirito costretta quasi sempre a letto non vedevo più vie di uscita, potevo non farcela ad arrivare al trapianto ,le mie condizioni erano pessime, avevo perso ogni speranza, e mi sembrava crudele aspettare la morte di un'altra creatura per far vivere me, desideravo la morte.finche un animo gentile non mi ha fatto aprezzare di nuovo la vita mi ha dato l'ottimismo che forse ce l'avrei fatta, mi ero aggrappata anche a quel forse, e quando ho ricevuto il rene nuovo l'ho accettato come un grande dono, come una nuova vita, una gioia immensa e un grazie grande a chi mi ha dato questa possibilità, quello che avete espresso sono tutti sentimenti veri, io li ho vissuti tutti in questi anni

2006-09-15 03:40:23 · update #1

19 risposte

La Vita è un evento di così straordinaria bellezza e ricchezza, anche quando è difficile e precaria e appesa ad un lumicino, che merita sempre di essere vissuta e l'eutanasia, come deliberato atto di negazione della stessa è assolutamente negativa.
Occorre però essere molto precisi in merito poiché l'intervento volontario per interrompere la vita di chi ha solo dolore fisico e morale nel suo futuro è da dimenticare, (esistono cure palliative al giorno d'oggi che sono in grado di migliorare di molto la qualità della vita di un malato terminale). L'aggrapparsi iinvece con le unghie e con i denti ad una vita che si appresta all'abbandono, come è nell'ordine delle cose, è altrettanto sbagliato.
La richiesta di eutanasia da parte dei malati terminali è comunque assai poco frequente e lo so per esperienza diretta avendone assistiti decine e decine, semmai chiedono che il loro corpo non venga trattato come se non appartenesse a nessuno se non ad una medicina che spesso s'accanisce per strapparlo ad una Morte inevitabile quanto pietosa.

2006-09-13 20:00:11 · answer #1 · answered by marte 6 · 1 0

Ricordo di un medico che voleva imboccare un ragazzo dentro il polmone d'acciaio, quello gli ha sputato in faccia la sbobba e gli ha chiesto di infilarsi per un paio di giorni nel polmone d'acciao prima di pretendere che lui dovesse vivere. Poi c'è quello che riesce anche a viverci dentro, ma non siete sicuri che voi riuscireste a farlo.
La vita vale la pena di essere vissuta per alcuni si e per altri no. Ma molti si sentono in diritto di sputare sentenze per gli altri. La mia vita lo merita, non mi è mai accaduto nulla di tragico, sono stata fortunata, ma non potrei dire altrettanto di una bambina di sette anni che (qui in Italia) veniva torturata con l'elettricità e poi stuprata dal padre e dai suoi amici. Lei vuole solo morire, che le raccontereste che Dio è buono e che la vita è un dono? Non vedete il dolore degli altri, prima di sparare cazzate fatevi un giro.

2006-09-14 05:03:35 · answer #2 · answered by Anonymous · 1 0

Bisognerebbe chiederlo a chi soffre veramente a chi è in "quelle" condizioni e a chi si trova in quelle condizioni; anche decidere di matenere in vita una persona che soffre ogni secondo è una bella responsabilità non credi? Sinceramente non so cosa rispondere, è veramente dura...

2006-09-14 04:01:11 · answer #3 · answered by gtronchi 3 · 1 0

Io credo che vada sempre la pena di essere vissuta in ogni sua sfaccettatura ma solo se si è in grado di viverla.
Ci sono casi estremi in cui forse sarebbe meglio avere il diritto di scelta.
Ti faccio un esempio: se io dovessi essere attaccata ad una macchina (da anni ovviamente) al punto che anche se dovessi miracolosamente risvegliarmi non sarei nemmeno in grado di parlare, preferirei che staccassero la spina non solo per me ma anche per chi mi sta accanto.
Poi ovviamnete come in tutte le cose bisogna esserci dentro per capire!

2006-09-14 02:56:43 · answer #4 · answered by Piccolissima 3 · 1 0

Ho avuto mia sorella colpita dal cancro, è deceduta a 50anni, ma dentro di se aveva una forza e voglia di vivere nonostante la pena. Era al corrente che avrebbe potuto non farcela, ma questo - anche se la scienza sa prima come si va a finire - non lo poteva sapere nessuno. Nonostante i dolori voleva vivere.

Tre anni e mezzo di lotta, due figli piccoli, chi avrebbe avuto il coraggio di parlare e agire con l'eutanasia come in tanti invece sparlano ?

Per il mio egoismo ti dirò che l'avrei tenuta anche così perchè seppur ammalata c'era, ora invece non c'è più!!! e quando una persona cara ti manca visivamente non manca solo l'affetto, ma una parte di te se ne và con lei.

No non parlarmi di eutanasia, è una falsa moneta, non c'è pietà quando si ruba al povero di vita quello che di vita gli resta.

è invece la pietà che vuole sia data analgesia nel dolore anche se il farmaco costasse pure qualche scampolo di vita, ma ciò è tutto diverso nel dare la morte, perchè la vita umana è l'essere stesso della persona vivente, non quello che ha, ma quello che è.

2006-09-15 08:52:02 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

La vita va vissuta sempre perchè, secondo me, questa è l'unica occasione di vivere che ci è concessa.
Ma può accadere, per vari motivi, che diventi talmente pesante vivere che uno non ce la fa più e preferisce farla finita, suicidandosi.
Questa decisione fa parte della sfera più intima di una persona e non ci è concesso, credo, dare giudizi, solo opinioni.
Noi realmente non possediamo nulla, tutti i nostri averi possiamo perderli in ogni momento, solo il nostro corpo e la nostra vita sono di nostra proprietà.
Quindi ritengo lecito, da parte di una persona, porre fine alla propria vita.
Da qui mi allaccio alla questione eutanasia.
Nessuno di noi può dire l'ultima parola sul suicidio di una persona, spetta alla persona stessa decidere.
Può accadere che uno sia talmente malato e debilitato da non poter commettere il proprio suicidio con le proprie forze, in questo caso credo che l'eutanasia sia lecita.
Cioè: è lecito uccidere una persona farmacologicamente solo se essa è nel pieno delle proprie facoltà mentali ed abbia espressamente fatto richiesta di porre fine alle proprie sofferenze.
Ciao.

2006-09-14 18:00:00 · answer #6 · answered by messalenia 3 · 0 0

Vivere non significa solo battito cardiaco e respirazione spontanea, io ritengo che fra quantità (o durata in questo casa) e qualità sia sempre da previlegiare la seconda. Nel momento in cui si perde la capacità di essere autosufficienti, di poter preservare la propria dignità di essere umano e in cui ogni momento e secondo che ti resta da vivere non è altro che atroce sofferenza e insopportabile agonia senza speranza, se non quella che tutto finisca al più presto, ben venga l'eutanasia. Se mi trovassi nelle condizioni, sicuramente la desiderei per me. E anche per i miei cari. Lo facciamo normalmente per gli animali a cui vogliamo bene quando soffrono convindi di compiere un atto d'amore, perchè essere più egoisti con colore che amiamo?

2006-09-14 09:55:21 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

Se Dio come dice di essere amore non dovrebbe far soffrire le persone ma siccome oggi non comanda il vero Dio ma l' accusatore Satana come recita la bibbia Giovanni 14,30 l' eutanasia allora è un peccato, ecco il testo Giovannni 14,30

30Non parlerò più a lungo con voi, perché viene Satana, il dominatore di questo mondo. Egli non ha potere su di me

Ma il mercato che si crea dietro i malati terminali non è peccato si fanno figli per vendere organi, le operazioni per sostituire l' organi costano soldi sopra a soldi poi per mantenere il malato non ci sono dei costi aggiuntivi ma perchè se un cavallo zoppica viene ucciso e non curato per non farlo tribolare per il dolore, ma una persona non vale più di un animale penso che la vita vale la pena di viverla finchè i può stare bene o benino, ma ridursi collegati ad una macchina non vivi tu e non fai vivere i tuoi cari.
Se tu avessi un figlio ad un ultimo stadio fin da appena nato lo faresti vivere finche va cè un comandamento importantissimo " non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te " ti piacerebbe essere per tutta la vita un Handicappato
Ecco una regola da studiare Matteo 12,31

31"Perciò vi dico: tutti i peccati e tutte le bestemmie degli uomini potranno essere perdonati, ma chi avrà detto una bestemmia contro lo Spirito Santo non potrà essere perdonato.

Certamente uccidere una persona malata non è una bestemmioa contro lo Spirito Santo, ma farsi chiamare come i preti " Padre " è un grandissimo peccato contro lo Spirito Santo ecco che dice la Bibbia Matteo 23,9
9"E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è in cielo.

Ciao da Zoro grazie per i 2 punti

2006-09-14 09:08:30 · answer #8 · answered by Ciao 2008 5 · 0 0

sinceramente,se volessi fare il solito ipocrita buonista (l'italia è strapiena) dire certo vale sempre la pena di vivere è un dono divino.......bla' bla' bla'.ma in verità dico aprendo gli okki con la mia esperienza mia esperienza (lavoro in ospedale) che spesso la vita non merita assolutamente di essere vissuta,guardiamoci intorno e rendiamoci conto di quante persone bambini,giovani... vivono in condizioni disperate con dolore,senza dignità allora in quel caso che ben venga l'eutanasia!

2006-09-14 08:58:21 · answer #9 · answered by sasha 2 · 0 0

Argomento complesso e controverso.
La vita (terrena) è una sola, va vissuta in toto.
L'eutanasia è misericordiosa e compassionevole per alcuni versi ma prende a calci tutte le leggi di Dio dall'altra.

2006-09-14 06:37:44 · answer #10 · answered by Marchiddu 4 · 0 0

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