Lo stesso ragionamento lo possiamo fare con le cose belle, non credi?
2006-09-12 21:42:03
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answer #1
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answered by Anonymous
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Credo che il rifugio possa essere la consapevolezza che passerà ed è solo un periodo brutto.
Eduardo De Filippo in una sua commedia fa dire ad uno dei personaggi in dialetto, io lo scrivo in italiano "Deve finire la notte".
E' un concetto semplice, ma anche molto profondo.
Credo che la certezza che passerà sia una delle componenti più importanti di tutte quelle che Ti fanno reagire alle grandi disgrazie che capitano nella vita di tutti noi (ad es. io ho vissuto la morte di mia madre e questa è stata un'esperienza molto pesante e difficile da superare).
2006-09-12 21:50:23
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answer #2
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answered by ocima 7
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E' normale, mio caro... Ogni tanto, la ruota della sfiga si ferma su di noi e non c'è nulla da fare, se non rimboccarsi le maniche e cercare di lottare e rialzarsi.
2006-09-12 21:41:06
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answer #3
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answered by elly 6
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La religione cattolica dice che Dio manda delle prove e in un certo senso bisogna sentirsi i suoi figli prediletti per questo...scusate ma questa mi sembra una bella presa in giro!
2006-09-13 02:28:29
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answer #4
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answered by claudia c 5
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Si chiama SFIGA.
Per quanto uno cerchi di schivarla ti riuscirà sempre a trovare.
L'unico rimedio è un punto di vista 'pessimistico', così se ti capita qualcosa di negativo te l'aspettavi mentre se ti capita qualcosa di buono sei doppiamente contento!
2006-09-13 00:59:32
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answer #5
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answered by Anonymous
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Niente succede per caso. Il caso non esiste. Non siamo in grado di comprendere perchè ci accadono sia le situazioni sconvolgenti che quelle travolgenti perchè non siamo in grado di "realizzare" che ad ogni nostra azione (passata o presente) corrisponde una reazione. Un proverbio dice " Ciò che semini raccogli". Purtroppo il concetto di reincarnazione è stato artefatto dal cattolicesimo del 300 con il termine "resurrezione della carne" nato da una speculazione intellettuale molto sottile e che ha portato ad uno stravolgimento dei concetti esoterici insegnati dal Cristo (misteri maggiori). Questo ha contribuito a confondere e porsi domande irrisolvibili sugli accadimenti della vita. Ma niente accade per caso e non esistono cose giuste o cose ingiuste: tutto è conseguenziale in questa dimensione, sia a breve che a lungo termine. ".......chi ha orecchie per intendere intenda": ma "i porci" non possono apprezzare "le perle". Quindi occorre elevare la propria conoscenza oltre la mera religione per "intuire" la causa dello "sconvolgente" e del "travolgente". Ciao
2006-09-13 00:57:18
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answer #6
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answered by chandradevi 3
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capita xke'cosi e' la vita.... mi sono affidato alle persone care che ho attorno non certo a un entita' che non vedo come dio....e che soprattutto non fa niente x me....
2006-09-12 23:49:46
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answer #7
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answered by Anonymous
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se esistesse la ragola "chi fa il cattivo verrà castigato" anche io farei la tua stessa domanda, ma siccome la vita è bella perchè ci sorprende sempre è implicito che qualcosa di brutto caschi addosso anche a noi (vorresti essere più fortunato degli altri?). Io credo che le esperienze dolorose sono necessarie per farci apprezzare meglio quello che abbiamo e per farci vivere il futuro con una marcia in più. E' un modo per crescere, per arricchirci e perchè no anche per essere di aiuto a chi può trovarsi in difficoltà. Diventiamo più forti e secondo me anche più sereni rispetto agli eventi della vita, brutti, ma anche belli.
2006-09-12 22:46:31
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answer #8
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answered by Morgana 2
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Quello che ci capita e' per un 50% deciso dal caso, forse piu' del 50%.
Al contrario, stabilire se quello che ci capita e' bello o brutto, decidere quanto essere felici o quanto soffire per quello che capita, dipende per il 90% da noi stessi.
Sei tu che decidi "come" interpretare le cose ti capitano.
La realta' NON e' come la vedi, e' come la comprendi
2006-09-12 22:27:56
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answer #9
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answered by quianto 2
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Mi sono sempre fatto una ragione che la cosa doveva accadere, senza farmi discorsi del tipo che era destino o perché proprio a me; o meglio a volte ci penso però sorvolo perché tanto nessuno ti darà mai una spiegazione.
Mi affido sempre alla famiglia agli amici e soprattutto a me stesso.
2006-09-12 21:51:55
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answer #10
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answered by deejaysimon 4
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Ho ventisette anni e di situazioni brutte ne ho vissute talmente tante che non le conto più e, per superarle, mi sono sempre affidata alla mia famiglia, a mia sorella in particolare.
Insieme siamo una forza e so che con loro al mio fianco vincerò anche se dovrò combattere altre centomila battaglie.
Poi, per fortuna, mi trovo ad avere degli amici meravigliosi, per cui mi rifugio nell'affetto della mia famiglia e dei miei amici ... loro ci saranno sempre ... e questa è una certezza che mi accompagna!
2006-09-12 21:45:48
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answer #11
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answered by Manuela P 4
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