i sacerdoti secondo voi dovrebbero sposarsi?

Question

alla luce di ciò che leggiamo, fughe d'amore, crisi esistenziali e vocazionali.....possono essere buoni sacerdoti anche avendo una famiglia?

ho uno zio sacerdote, monsignore, vecchio stampo, per lui è fuori discussione

Answer 1

dunque in primo luogo bisogna distinguere le risposte di un cattolico dalle risposte di un non cattolico

chi non è un vero cattolico può benissimo esprimere la sua opinione ma non può pretendere di convincere un cattolico che ha ragione perchè assolutamente non è così

spiego subito perchè

chi è cattolico sa che la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo ed è pertanto volere di Dio stesso che i preti non si possano sposare, chi non crede questo allora anche se è battezzato e cresimato non è un vero cattolico perchè questa è una premessa assolutamente fondamentale, è proprio all'inizio del catechismo e un cattolico non può metterlo in discussione

seconda cosa se Dio chiama una persona al sacerdozio lo fa sapendo benissimo che non può sposarsi poichè sono due vocazioni diverse e incompatibili e Dio non può chiamare a due vocazioni incompatibili, ricordo che un'uomo sposato può diventare diacono ma ovviamente tra diacono e sacerdote c'è una differenza importante

se le vocazioni sono in calo (che comunque non è una cosa generale, ci sono ordini in cui le vocazioni sono in aumento, aree geografiche in calo ed altre in aumento) sicuramente il problema non è quello del matrimonio per i preti, il problema è che la società sta cambiando in peggio, la Chiesa non può permettersi di seguire il degrado della società e infatti giustamente non cambia prese di posizione corrette e millenarie frutto dello Spirito Santo, le vocazioni sono in calo perchè Dio chiama ma molti non rispondono alla vocazione, comunque meglio così, meglio pochi preti ma buoni che non tanti ma di cattivo esempio

Answer 2

tra breve sarò sacerdote, sono quindi di parte, spero che potrò essere letto comunque con un pò di pazienza anche dagli anticlericali.

sn una vocazione adulta, sono entrato nella vita religiosa a 25 anni con una storia molto intensa alle spalle.
ho avuto molte ragazze (mi sono convertito intorno ai 22 anni, quindi a 25 sono entrato nella vita religiosa), do questo dato per spiegare che i desideri della carne non mi sono sconosciuti.
io credo che un sacerdote non possa avere non una moglie, ma una famiglia in quanto per me moglie significa famiglia, quindi anche figli. la missione richiesta al sacerdote è quella di essere uno strumento al servizio di Dio attraverso la mediazione della Chiesa. questo significa donarsi interamente (ora qualcuno dirà che conosce milioni di preti che non lo fanno, ma l'affermazione non nega il mio assunto in quanto ci sono milioni di padri che non fanno i padri e non per questo si finisce per dire che la paternità è un ruolo che va abolito), corpo, anima, tempo. sono un religioso quindi non posso possedere nulla (un diocesano ha invece la possibilità di avere averi propri) e ringrazio Dio per questo, in quanto mi dà la possibilità di vivere ogni giorno la sua provvidenza e sperimentare l'umiltà del povero (anche se casa, cibo, e beni necessari al mio servizio mi sono resi disponibili) e la libertà dagli interessi. avessi una famiglia dovrei pensare ad assicurare un degno stile di vita per mia moglie (e vi assicuro che pochi di voi sarebbero disposti a vivere come me, non che me ne lamenti, ma mio fratello mi dice sempre che sto fuori) e un sicuro futuro per i miei figli, nonchè un digniotoso presente. questo non significa solo economia ma anche disponibilità di tempo, energie e pensieri. vi assicuro che se un sacerdote ha davvero intenzione di donarsi al servizio di Dio non ha nè queste energie, nè il tempo. c'è poi un discorso affettivo, non mi riconosco capace di donare solo una parte di me alla donna che amo, in quanto ciò che sento mi viene richiesto da Dio mi obbligherebbe a farlo, in quanto mi sento chiamato ad amare e con tutto me stesso il prossimo che sono chiamato a servire.
bom alcuni diranno che ho detto str... alcuni che sonbo confuso, altri che mi spiego male, spero che tutti almeno crediate che sono sincero.
ciao e buona vita
Blog: http://angolalixeira.spaces.msn.com

Answer 3

secondo me la vita del sacerdote è dedicata a Dio e ad aiutare il prossimo...la sua famiglia è la comunità...non è una rinuncia farsi prete...è una fortuna avere la vocazione e la forza di fare questa scelta...donare amore senza pretendere nulla in cambio

Answer 4

No. Devono dedicare la loro vita a Dio. Chi non è capace di farlo, non è obbligato a diventare sacerdote.

Answer 5

Assolutamente NO! Non è questione di vecchio stampo.
Il sacerdozio è vocazione a Gesù. Il cuore di un sacerdote deve assolutamente essere rivolto solo al divino amore. Altrimenti,perchè Gesù avrebbe detto di sposarsi o di seguirlo ? La castità e il digiuno è ripagante; anche nell'ambito matrimoniale, ti avvicina di più a Dio.
La tradizione (se così possiamo chiamarla) del celibato, si tramanda dagli Apostoli ad oggi.
Ciao.

Answer 6

a me una volta hanno spiegato ke tra gli altri motivi x i quali un sacerdote nn dovrebbe sposarsi, c'è anke quello ke è difficile conciliare la vita sponsale con i tempi, le energie e le attenzioni ke rikiede, e la vita di parrokkia con le molteplici esigenze ke ha. In effetti nn mi sembrano molto compatibili...e poi mi sono sempre detta ke se una xsona ha la vocazione del matrimonio può sposarsi e consacrarsi in un'altra maniera senza essere prete

Answer 7

Credo ce non sta a noi decidere. Ci sono religioni che lo permettono. Pero sinceramente credo che se fanno determinate scelte devono saperle tirare avanti, il fatto che abbino crisi e fughe, credo sia relativo, anche chi non e' sacerdote ha crisi e i ragazzini fanno le fughe d' amore... quindi... Credo che sia una prova, alcuni la superano e altri no.... ricordiamoci sempre che nessuno ci obbliga a fare o non fare determinate scelte. Quindi se la religione comunque impone il celibato se vogliono essere sacerdoti che lo rispettino, altrimenti facciano la loro vita.

Comunque scegliere la strada del sacerdozio e' gai' di per se una crisi, una crisi in qui giocano molti fattori psicologici.
Comunque per qualcuno che ha scritto della pedofilia, voglio ricordare loro che purtroppo ci sono padri di famiglia che violentano le loro stesse figlie, questo problema non viene da la astinenza, cerchiamo di non confondere. Che sia vergognoso sono Più che d' accordo, pero bisogna imparare a non mischiare sempre i problemi l' uno con un' altro, solo perché si parli di una o un'altra categoria.

Answer 8

credo che sia giustissimo lasciare la possibilità anche ai sacerdoti di sposarsi!

Answer 9

Inizialmente così era nella Chiesa.
Poi, quando si cominciò a vedere che l'interesse personale superava quello ecclesiale si decise, anche per i sacerdoti secolari (e non solo per i monaci o i frati o le suore, per le quali è sempre stato così ovviamente). di chiedere alle persone che volevano diventare sacerdoti di rinunciare a metter su famiglia.

Al giorno d'oggi secondo me la questione potrebbe essere un pochino rivista. Ma la faccenda è complicata. Non ci sono comunque dei vincoli teologici per questo ma solo di opportunità pastorale.

Secondo me è ora di interrogarsi seriamente, nel seno del collegio apostolico, su questa cosa.

Ma è meno importante di quanto però possa sembrare... si tratta solo di ordinamento interno alla chiesa... e anche le Chiese Orientali, dove questo vincolo non esiste per i sacerdoti (ma esiste per i vescovi), si è visto che poi tutte queste vocazioni in più non ci sono per niente...

Marcolone

Answer 10

penso proprio di si anche loro vivrebbero meglio