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2006-09-10 23:07:01 · 3 risposte · inviata da Anonymous in Scienze sociali Sociologia

3 risposte

CouchSurfing è un servizio di ospitalità online. Ad Aprile 2006 conta più di 67000 membri, che si offrono un alloggio gratuito e aiuto durante il viaggio. La participazione è libera e gratuita, chiunque può iscriversi senza dover pagare alcunché e senza obblighi.

CouchSurfing ha inoltre un meccanismo di feedback simile a quello delle aste online, per cui gli ospitati/ospitanti possono dare un giudizio sulla controparte.


Letteralmente couchsurfing significa ‘surf sul divano’, in realtà è un nuovo modo di viaggiare. Requisito fondamentale, possedere un divano da mettere a disposizione di un viaggiatore che del luogo che visita vuole conoscere ogni cosa e, in particolare, chi ci vive. L’idea è nata dalla testa di Casey Fenton, un ragazzo di Anchorage, Alaska, che all’epoca aveva venticinque anni e tanta voglia di girare il mondo. Con pochi soldi in tasca riesce a rimediare un biglietto a basso costo per l’Islanda, ma non ha contanti per permettersi un albergo e sul posto non conosce nessuno. Decide quindi di mandare una mail a più di 1500 ragazzi dell’università di Reykjavik per vedere se qualcuno ha un divano da mettergli a disposizione per la sua permanenza in Islanda.

Dopo pochi giorni è sommerso dalle risposte degli studenti che si mostrano entusiasti di ospitarlo e fargli conoscere la città. L’esito della vacanza è positivo, e Casey decide che non utilizzerà mai più strutture turistiche tradizionali. Nel 2000 crea una pagina web per offrire, a chiunque lo desideri, divani di paesi lontani. Couchsurfing.com, nel giro di sei anni, è diventato un vero e proprio luogo dove gli avventurieri di tutto il mondo si scambiano ospitalità. Basta entrare nel sito, iscriversi gratuitamente, disegnare un affascinante profilo di se stessi ed essere disposti a contraccambiare. Non è obbligatorio ospitare persone a casa propria, ma rientra nello spirito della comunità dei ‘surfisti di divani’.

Secondo alcune indagini, couchsurfing.com conta 56.227 iscritti, 185 nazioni e 10983 città rappresentate. L’Italia si piazza all’ottavo posto come numero di affiliati, ben 1826. In Emilia Romagna i couchsurfers sono 123, di questi 58 a Bologna, 5 a Ravenna, 3 a Forlì. L’età media degli iscritti è di 27 anni, e la fascia di età più rappresentata è quella compresa tra i 18 e i 24, il 47.8%. Insomma un vero e proprio successo.

Il fatto che Couchsurfing sia ancora un'associazione puramente informale potrebbe indurre sospetto circa le garanzie offerte ai membri. L'organizzazione prevede una serie di verifiche miranti proprio ad aumentare la sicurezza per gli utenti. Ci sono tre livelli di controllo soprattutto per verificare che il nome e l’indirizzo esistano. Il primo livello è gratuito, per gli altri due bisogna pagare 25 dollari, cifra irrisoria se si pensa a quanto si risparmia.

Chiunque può cercare ospitalità sul sito e registrarsi come membro, ma solo attraverso una procedura di verifica si può diventare "membri verificati". Esiste inoltre un sistema di contatti interpersonali diretti attraverso cui il nuovo utente verificato può ottenere un'ulteriore 'presentazione'. Questo sistema permette a coloro che aprono le porte ai viaggiatori di sapere quanto sei affidabile. E' possibile ad esempio che alcuni decidano di offrire ospitalità unicamente a membri verificati e dotati di presentazione di un altro utente.

Nella pagina web, infatti, c’è una parte dedicata ai Friends e alle References, ovvero le persone con cui si è entrati in contatto e che fanno da garanti. Inoltre esiste una sezione help che spiega che ci sono 6 livelli di privacy e due forme di controllo per l'identità personale nella community: un voucher che può arrivare solo da un altro membro oppure una verifica fisica da parte degli amministratori. Tutto è gratuito e senza obblighi particolari, c'è una chat e gruppi per conversazioni a tema.

Certo, esiste rischio di ospitare o essere ospitati da persone poco garbate o non rispettose come si può leggere nella chat del sito, ma sono la maggioranza coloro che hanno trovato persone gentili e disponibili. E allora… buona surfata!

2006-09-10 23:15:51 · answer #1 · answered by val 3 · 1 0

oltre a ciò che ti hanno già detto gli altri, so che è possibile sapere qualche informazione su chi ti ospiterà: infatti, per le persone che ospitano abitualmente, ci sono "schede di valutazione" a cura di chi, prima di te, ha passato qualche notte sul loro divano.
una piccola garanzia per evitare di trovarti male..

2006-09-12 09:32:17 · answer #2 · answered by enwethiel 4 · 0 0

CouchSurfing è un servizio di ospitalità online. Ad Aprile 2006 conta più di 67000 membri, che si offrono un alloggio gratuito e aiuto durante il viaggio. La participazione è libera e gratuita, chiunque può iscriversi senza dover pagare alcunché e senza obblighi.

CouchSurfing ha inoltre un meccanismo di feedback simile a quello delle aste online, per cui gli ospitati/ospitanti possono dare un giudizio sulla controparte.

Esiste un altro rinomato servizio simile, Hospitality Club.

da Wilkipedia

http://it.wikipedia.org/wiki/CouchSurfing

2006-09-11 06:14:44 · answer #3 · answered by ocima 7 · 0 0

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