Storia del gioco dello s-cianco o lippa
"Correre come una lippa" , "andare come una lippa" sono espressioni ancora largamente in uso nel Nord Italia. La lippa, termine lombardo, è un bastoncino dalle estremità appuntite (in veronese S-cianco), che da il nome ad un antico gioco popolare dalle origini incerte ma sicuramente antichissime (il ricercatore Marco Fittà ha ultimamente riscoperto alcuni reperti egizi risalenti alla seconda dinastia al Petrie Museum di Londra). Ogni località lo chiama con un nome diverso ma il gioco è ugalmente appassionante.
Lo s'ciànco (lippa) vede confrontarsi due squadre composte da 4 giocatori ciascuna e consiste in varie fasi giocate alternativamente in attacco e in difesa. Lo scopo della fase in attacco è quello di allontanare il più possibile lo s-cianco dalla base di battuta (mare) e dichiarare successivamente il punteggio calcolato non in metri o centimetri ma in "maneghi"; la fase in difesa consiste nell'impedire tutto questo, facendo ostruzione quando possibile o cercando di prendere al volo lo s-cianco durante i lanci.
Le squadre sono composte da 4 giocatori + 2 eventuali riserve senza discriminazione di sesso o nazionalità; partecipano squadre composte completamente di donne, miste per sesso o nazionalità, oppure squadre completamente straniere, come quella dello Sri Lanka (hanno un gioco tradizionale molto simile, di nome "calli", che fanno risalire ad un periodo precedente all'importazione del cricket da parte degli inglesi).
Il regolamento sintetico
- Quattro giocatori compongono una squadra, due le circonferenze disegnate sul terreno di gioco: una con raggio del bastone attorno del sasso chiamato "mare" e una dal raggio di cinque passi dalla "mare".
- Il battitore batte lo s-cianco (lippa) cercando di colpirla al volo con il "manego" (mazza). Se non lo prende e questo cadendo non colpisce la "mare", egli avrà diritto ad altri due tentativi, dopo i quali viene eliminato.
- Se lo s-cianco (lippa) non viene preso al volo dagli avversari, questi devono tiralo con le mani verso il battitore, cercando colpire la "mare" o fermare lo s-cianco nell'area piccola in modo da eliminarlo.
- Il battitore potrà ribattere al volo lo s-cianco rilanciato, se non lo prende questo potrà essere colpito con il bastone sulla punta in modo da farlo sollevare da terra e colpirlo al volo per allontanarlo più possibile per tre volte.
- Dopo i tre colpi di allontanamento, l'attaccante dichiara la misura in bastoni, della distanza stimata dello s-cianco dall'area piccola.
- La squadra in difesa può accettare la misura o dubitare. Nel caso accetti, l'attaccante prende tanti punti quanto il numero di bastoni dichiarati. Nel caso di dubbio della difesa si passa alla misurazione da parte degli arbitri. Se il numero di bastoni è pari o superiori a quelli dichiarati, l 'attaccante raddoppia i punti, se inferiori viene eliminato con punteggio parziale di zero punti. Quando tutti i quattro giocatori della squadra in attacco hanno effettuato il loro turno di battuta, si passa al turno di difesa. Vince la squadra che durante i tre turni di attacco ha totalizzato il maggior numero di "maneghi" punti
El S-cianco
Ma savìo cosa l'è? Savìo almanco
quanto belo che l'è zugar a s-cianco?
L'è un zugo antico,un zugo de gran valia
Cesare, par, che el le zugasse in Galia!
El s-cianco? scominsiemo co la mare
parchè l'è l'elemento basilare
te ghe pici de sora el manganel
che più forte te pici e più l'è bel.
Te bati al centro quela spagnoleta
chè, trarla più distante l'è la meta
sempre però che no i le brinca al volo
se invesse la va ben la casca al suolo!
Te ghè dirito a far altri tri tiri
te pici sul canton, po' te te giri
te bati el s-cianco (,no far pimpinela!)
se i te le ciapa in man l'è na capela!!
Che alora su la mare i pol tirarlo
ma ti,baston in man,te pol ciaparlo
se no i le ciapa te pol dichiarare
quanti s-cianchi ghe manca par la mare.
Se no i ghe crede alora inissia el rito
de la misurassion col s-cianco drito.
Se t'è blefado, alor te paghi el fio
specie se t'è ciama"manganel mio!"
E alora giusto el fegato te scopia
parchè te l'è ciamà co la ridopia!
I americani el besbòl i ha inventà
cos'elo el besbòl? S-cianco ben copià!
Questo parchè nojaltri de Verona
tuto saremo, ma no çerto mona
bon s-cianco alora a tuti i s-ciancoloti
avì zugà.... e 'desso iè pronti i goti !
E mi che ho scrito apunto sto stramboto
me merito de çerto un dopio goto.
2006-09-10 17:20:47
·
answer #1
·
answered by Anonymous
·
2⤊
0⤋
mai sentito
2006-09-10 22:34:03
·
answer #2
·
answered by ®><{ тσяριи64 }><® 7
·
0⤊
0⤋
Sono veneto anch'io, ma mi sa che parliamo di giochi fatti dai nosti genitori e forse anche da persone più vecchie.
Io credo che ti convenga cercare la parola "lippa" su Yahoo o su Google, io l'ho fatto poco tempo fa per la famosa frase della Gialappa's "lippa norvegese", che per inciso non esiste, ma è saltato fuori un gioco simile a quello che dite voi, che io ricordo vagamente per averlo visto fare in vecchi film americani ma mai visto giocare di persona: con un bastone si batte contro un pezzo di legno o pietra che stà per terra, in modo da farlo alzare, e poi si batte a mò di baseball, ma non ricordo lo scopo finale. Prova con questo metodo e... in bocca al lupo.
2006-09-10 20:15:36
·
answer #3
·
answered by supergigen 7
·
0⤊
0⤋
A grandi linee si: il gioco era composto da due bastoni uno più lungo l'altro più corto. Il più lungo si teneva in mano e il più corto stava in terra. Bisognava battere su quello in terra, verso l'estremità, fallo alzare in aria e dargli una botta forte tipo baseball per mandarlo lontano. Vinceva chi lo mandava più lontano.
Questo gioco era in voga specialmente negli anni della guerra e del dopoguerra, un pò in tutt'Italia, quando i bambini non avevano tutti i giochi di oggi.
2006-09-10 19:40:38
·
answer #4
·
answered by Anonymous
·
0⤊
0⤋
Io sono veneto (di Montebelluna - Treviso) ma non l'ho mai sentito, forse sono troppo giovane (21 anni).
2006-09-10 19:29:38
·
answer #5
·
answered by ossigenoterapia 3
·
0⤊
0⤋
Io direi. . . Lorap Lorip!
2006-09-10 19:31:23
·
answer #6
·
answered by Anonymous
·
0⤊
1⤋