Recenti studi sulle mummie egizie hanno trovato come ragione del decesso letali parassiti, ingeribili solo attraverso la carne di suino non cotta a dovere, per ucciderne le larve. L'osservazione pratica del processo causa-effetto di alcune sintomatologie letali probabilmente fu alla base del divieto divino nella religione ebraica e mussulmana. Le tecniche di cottura in regioni calde erano sommarie, ma la carne di maiale molto appetibile e l'unico modo per salvaguardare la salute di quei popoli fu il divieto più temuto.
Il Cristianesimo nasce nelle stesse identiche terre, ma là non ha molta fortuna; si propaga invece in Europa, dove le condizioni climatiche hanno perfezionato i sistemi di cottura e probabilmente quei parassiti là non trovavano condizioni favorevoli, inoltre la carne di suino è un indispensabile apporto calorico per superare i gelidi inverni.
Cosa se ne può dedurre?
2006-09-09
10:01:55
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14 risposte
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inviata da
clios43
3
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
La sottovalutazione delle capacità di acuta osservazione, analisi e deduzione degli antichissimi "scienziati" empirici non è accettabile; basta pensare a come sono riusciti a codificare un firmamento allora fitto di una miriade di astri, data l'assenza di qualsiasi inquinamento, luminoso o da micro particelle sospese nell'atmosfera; o di come abbiano saputo distinguere nella natura cibi, veleni e farmaci; o come abbiano saputo costruire opere la cui erezione è ancor oggi un mistero. Non sapevano perché la carne di porco fosse pericolosa, ma lo avevano capito.
Chiaramente non si tratta di consuetudini alimentari, noi non ci cibiamo di insetti, ma nessuno ce lo proibisce. A mio parere si tratta dell'evidenza della localizzazione delle religioni, della prova che i Vangeli e le conseguenti dottrine del Cristianesimo furono scritti e codificati ben dopo l'esordio palestinese. La spiegazione della competitività alimentare è interessante, ma il maiale è un ottimo spazzino che rende.
2006-09-10
10:18:14 ·
update #1