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Maschi e femminehanno capacità simili nel realizzare opere artistiche?
Ma la MUSICA?
Ci sono state pittrici, raffinate poetesse, cantanti e attrici, scienziate e tecnologhe.
Donne politiche, regine straordinarie di grandi imperi (Maria Teresa è stata a mio giudizio il personaggio più eccezionale della storia).
Ma nessuna ha composto MUSICA né ha dato validi apporti in MATEMATICA.
Non si tratta di essere migliori o peggiori: Forse sono differenti?

Evitate solite fesserie tipo 'viva la differenza' ...

2006-09-08 21:35:59 · 13 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Società e culture - Altro

per Marianne:
-La sorella di Wolfgang era un'eccellente interprete; Si esibì da sola e con il fratello in tutta Europa; Con il padre che aveva se fosse stata anche compositrice, prima donna nel campo, avrebbe fatto carriera.
-Sono matematico di professione e discreto musicista dilettante quindi informato su entrambi le discipline.
-non buttarla sempre in politica: l'analfabetismo delle donne presso le classi povere era sempre accompagnato dall'analfabetismo degli uomini. Ma, laiche o religiose che fossero, le donne delle classi benestanti hanno sempre avuto l'opportunità di emergere. Co sono fior fiore di poetesse, di cantanti, si strumentiste nel corso dei secoli: Ad esempio l'orchestra preferita da Vivaldi era un'orchestra femminile. La mia insegnante di Violino a Gorizia era una signora nata alla fine dell'ottocento che si era esibita nei teatri di Praga e Vienna. Nell'orchestra con la quale suonavo (la mandola) metà delle mie colleghe erano donne.

2006-09-08 22:06:13 · update #1

per kayeninfa
Non era vietato l'accesso alle donne alla scuola di Pitagora Solo chi pensava di ulitizzare la matematica per fini pratici veniva allontanato.
C'erano peraltro corporazioni, società che erano riservate alle sole donne sia in Grecia che a Roma.
Ricorda ad esempio lo scandalo di Clodio che si era intrufolato in un'associazione femminile per seguire la morosa.

2006-09-08 22:12:36 · update #2

per Marte
Ascoltare una composizione scritta da una donna è nei miei più grandi desideri. Dei teoremi matematici sono stufo! sono quarant'anni che mi occupo di matematica.

2006-09-08 22:15:07 · update #3

Non ho mai parlato di intelligenza superiore o inferiore.
Evitate anche banalità di tipo sociale: Quando le donne delle classi meno abbienti si occupavano di casa e di figli gli uomini si facevano il mazzo sui campi o viaggi per il mondo a trovare mezzi per sostenere la famiglia. Si sta esagerando nel disprezzare la civiltà del passato: sicuramente non c'era il benessere materiale che c'è adesso.

2006-09-08 22:18:22 · update #4

per QUANTIC
non intendevo che la differenza è una fesseria, volevo evitare risposte banali e puramente scurrili. Mi interessava il pensiero riguardo la domanda specifica.

2006-09-08 23:19:05 · update #5

13 risposte

la differenza sta tutta nel cervello: abbiamo due emisferi(quello destro adibito al'espressione delle emozioni, alla creatività..; quello sinistro invece portato a risolvere problemi matematici, più selettivo...)si dice che gli uomini abbiano più sviluppato quello sinistro, le donne l'altro forse la risposta sta tutta qui

2006-09-08 21:38:45 · answer #1 · answered by Anonymous · 3 2

certo che siamo differenti. e allora? quello che è importante è non mischiare la differenza con la superiorità/inferiorità.

PS: "viva la differenza" non è affatto una fesseria. non è un caso se la riproduzione sessuata funziona benino.
comunque se vuoi ti aggiungo anche "il mondo è bello perché è vario" (o avariato, come diceva il grande totò)

2006-09-09 06:05:06 · answer #2 · answered by quantic 6 · 3 0

la sorella di Mozart era un'ottima compositrice, ma essendo più grande del fratello, tutti si accorgevano solo del "piccolo prodigio".

Comunque è risaputo che IN GENERE le donne sono più portate per le scienze umane e gli uomini per le scienze matematiche (la musica, se non lo sapessi, ha molto della matematica). Ci sono sempre le eccezioni. E a parte tutto saprai certamente che la posizione di moglie-madre-analfabeta dei secoli e millenni scorsi ha svantaggiato generazioni di donne che forse erano dei veri geni (in qualsiasi campo), ma nessuno lo saprà mai.
Ciao.


Sei molto informato, ma ti consiglio di informarti meglio: non è certo un caso che molte scrittrici dei secoli scorsi riuscissero a pubblicare opere solo dandosi pseudonimi da uomo. Per le donne delle classi agiate la possibilità (seppure piuttosto remota) di affermarsi c'era, ma il pregiudizio era duro da debellare. Aristotele definiva l'intelligenza della donna più o meno paragonabile a quella di un pesce (chissà quante donne più intelligenti di Aristotele vivevano nell'assoluta ignoranza e per questo non potevano occuparsi di filosofia). Ti consiglio infine di ricontrollare accuratamente le tue statistiche sull'analfabetismo maschile e femminile, ma il buonsenso dovrebbe aiutarti, se pensi che fino al 1900 i medici donna praticamente non esistevano.

2006-09-09 04:41:38 · answer #3 · answered by marianne 4 · 3 0

Le suggerisco di scaricarsi il pdf che trova qui linkato: http://www.apav.it/mat/matdivulga/donnaematematica/schede/Lavoro%20di%20Fichera.pdf
ad opera di Gaetano Fichera
dove può (se desidera documentarsi) leggere un piacevole saggio riguardante molte donne "scienziate" (rispetto la definizione di genere).

Riporto qui un esempio:
"Nel XVIII secolo nasceva a Bologna una donna il cui nome merita, veramente, di essere ricordato fra quelli dei grandi matematici: Maria Gaetana Agnesi (1718-1799). Il padre,
feudatario reale di Monteveglia, incoraggiò la figlia, che fin dagli anni più teneri aveva dimostrato particolari attitudini, verso gli studi scientifici. Suoi maestri furono Jacopo Riccati e
padre Ramiro Rampinelli.
L'Agnesi, nel volger di pochi anni, seppe rendersi conto dei progressi più recenti che in Europa
erano stati conseguiti, sia nell'analisi algebrica che in quella infinitesimale. Ciò la portò a
concepire ed a scrivere il poderoso trattato «Istituzioni analitiche ad uso della gioventù
italiana» che, apparso nel 1748, venne, successivamente, tradotto in francese (1775) ed in
inglese (1801), costituendo l'opera di analisi più aggiornata e completa dell'epoca, come
sentenziò l'Accademia delle Scienze di Parigi nel 1749. In questo trattato viene, fra l'altro,
studiata anche la particolare cubica razionale, oggi nota con il nome di versiera (o lemniscata)
di Agnesi, ma che, tuttavia, era nota al matematico cremonese Guido Grandi fin dal 1703.
Il papa Benedetto XIV, cui venne inviata una copia del libro, rispose con doni e
congratulandosi. Successivamente, con un breve del 1750, decretò l'assegnazione della cattedra
di matematica presso l'Università di Bologna a Maria Gaetana. Pare provato che l'Agnesi non
abbia mai ricoperto questa cattedra. Affranta per la lunga malattia e la successiva morte del
padre (avvenuta nel 1752), seguì quella che era la sua grande vocazione: cioè la vita religiosa.
Si dedicò d'allora in poi alle opere pie. Pur essendo stata nominata membro dell'Accademia,
delle Scienze di Bologna fin dal 1748 e pur essendo sollecitata dall'Accademia di Torino ad
esprimere il suo autorevole parere su importanti lavori, fra i quali alcuni del grande Lagrange,
si sottrasse con schiva modestia a tali impegni, dicendo che «le serie occupazioni sue
l'impossibilitavano a ricevere questi contrassegni non meritati dell'altrui stima». Morì nel 1799
in un ricovero per vecchi, dopo una vita esemplarmente e piamente vissuta.
L'Agnesi è forse l'unico esempio fra le donne matematiche che non abbia incontrato difficoltà
per poter portare avanti una attività accademica. Tuttavia ella non ne volle profittare,
ricercando il proprio appagamento in ben altre attività spirituali."

Altri esempi citati nella pubblicazione di Gaetano Fichera, sono:

Ipazia Alessandrina, Alessandria 370 d.C.
Emilia de Breteuil, marchesa di Châtelet (1706-1749)
Nicole Reine Etable de Labrière (1723-1788)
Sofia Germain, nata a Parigi nel 1776, di cui peraltro si sa che:
"Nel 1816 Sofia riceve il massimo riconoscimento dall'Accademia delle Scienze di Parigi: il
Gran Premio per le Scienze Matematiche, attribuitole per la sua Memoria sulle vibrazioni delle lame elastiche, tema che era stato messo a concorso dall'Accademia nel 1811. Ma di lei occorre
anche ricordare i risultati di teoria dei numeri ed, in particolare, quelli relativi alla grande congettura di Fermat, che costituirono, allora, un contributo importante a questo, a tutt'oggi
insoluto, problema della teoria dei numeri."
Mary Fairfax, nata nel 1780 in Scozia
Ada Byron, figlia unica di lord Byron

per continuare con "Sòfia
Kovalewska , russa, ed una tedesca, Emmi Noether "le due matematiche che, a giudizio unanime, hanno
raggiunto i livelli più alti fra le rappresentanti femminili nel campo delle matematiche."

Il saggio termina citando una nostra italiana, la Professoressa Pia Nalli.


Come vede, ci sono svariati esempi nel mondo della matematica...
veda Lei...

2006-09-09 11:20:37 · answer #4 · answered by ~ObeliX~ 5 · 1 0

purtroppo per la donna....che i tutti i secoli passati è stata sempre trattata come un essere di intelligenza inferiore all'uomo. Io credo che la verità sia: il fatto che alle donne non sia stata data la possibilità di esprimersi,di studiare,di affermarsi come persona.
Solo in questo ultimo secolo la donna si è affermata i tutti i campi.
Ma c'è ancora molto da fare se guardiamo i piccoli centri urbani le donne sono ancora emarginate e purtroppo ignoranti. Sanno solo lavare i panni e tirare su la famiglia (che non è poco) la loro intelligenza non viene incentivata per cultura e ceto sociale.
Solo poche donne fortunate vanno avanti con gli studi,e si affermano con grande successo .
Credo che nel campo della musica ci saranno di certo donne con questa passione, e che magari non vengono considerate solo perché sono donne.

2006-09-09 06:58:10 · answer #5 · answered by Luciana 7 · 1 0

Le donne sono certamente portate per la musica e per la matematica, ma secondo me in passato e talvolta anche oggi si è più portati ad ascoltare un uomo che parla di matematica piuttosto che una donna.
Non dimenticare comunque che dietro un grande uomo c'è una grande donna che se il suo ruolo, specie in passato non è stato riconosciuto.

2006-09-09 06:46:17 · answer #6 · answered by J01970NA 2 · 1 0

Considera che nella storia, anche piuttosto recente, alle donne era proibito studiare e lavorare, erano già pu... ne se spedivano un racconto a un editore, dipendevano mani e piedi dal marito che le voleva solo madri e mogli. Ancor oggi nei posti di lavoro una donna è meno accettata di un uomo e incontra più difficoltà. Pertanto nei secoli si è espresso solo l'uomo tranne eccezioni femminili che sfidavano la società con eccezionale coraggio . Credo sia vero che le donne abbiano una predilezione per le scienze umanistiche perchè sono più vicine ai sentimenti, ma siccome i gay maschi sono simili viene da pensare che il mentalismo maschile sia frutto della chiusura che gli si impone perchè deve essere forte. Tuttavia una differenza congenita credo ci sia. Le donne sono senz'altro molto più a contatto col sovrannaturale e col divino dei maschi che lo trasformano in una serie di comportamenti obbligati, per le donne invece era divinazione, profezia, oracolo, istinto e proliferazione. Tutte cose oggi bandite, perchè il sacerdozio vero è proibito alle donne che al massimo possono chiudersi in convento. Così la gente va dai maghi cialtroni.

2006-09-09 05:46:30 · answer #7 · answered by Anonymous · 1 0

In realtà il fatto è questo...
I maschi sono più portati tendenzialmente per le scienze matematiche mentre le donne per altri tipi di scienze...questo di solito...ma considera che delle eccezioni possono esserci sempre!!!
A parte questo è anche vero che la donna risulta considerata da pochissimo tempo perchè un tempo doveva solo stare in casa a fare le faccende e accudire marito e figli...tutto qui!
Non avevano libertà di fare altro o di mettersi in mostra per qualche loro capacità e questo ha contribuito a mettere in risalto solo le bravure maschili...ma cosa pensi?che in tutti quei secoli in tutti il mondo non ci siano state delle donne con grandi qualità scientifiche?Io dico di si...ma non studiando un minimo e non potendosi esporre queste capacità sono andate in fumo!!!
Ciao :)

2006-09-09 04:49:06 · answer #8 · answered by Onyx8923 5 · 1 0

potrebbe dipendere dalle persone, dagli interessi, che certamente per ognuno sono diversi...o forse anche dalla storia stessa, nel corso della storia le donne hanno avuto ingiustamente minori possibilità rispetto all'uomo...basti pensare a pitagora..creò una sorta di setta fondata sulla matematica..chiaramente l'accesso alle donne era vietato...essendone allontanate come avrebbero mai potuto parteciparne?e questo diniego alle donne si espandeva in miriadi di altri campi...concludendo, certamente ognuno di noi è diverso dall'altro, ma questo a prescindere dal sesso...il perchè, del come mai non ci siano personalità di spicco appartenenti al sesso femminile in taluni campi...beh credo che la risposta sia racchiusa nella storia...
diamo tempo al tempo..
poi nella storia ci sarà il mio di nome!!!!(si scusi quest'ultima affermazione...è stato più forte di me!!!!!!!!!!!!!!!)

2006-09-09 04:47:12 · answer #9 · answered by kayeninfa 2 · 2 1

Le donne usano meglio alcune facoltà piuttosto che altre. Come hanno detto altri le donne sono più portate per le scienze umanistiche e per un uso differente dell'emisfero cerebrale. Ed è anche vero che le donne, per secoli, sono state penalizzate in ruoli che impedivano di approfondire studi, eccetera.
Delle differenze comunque ci sono ed è giusto così.
All'intuizione, che è una facoltà che molti uomini invidiano alle donne, fa da contrasto la razionalità maschile della quale molte donne sono carenti.
Ho netta la sensazione che le cose stiano cambiando e che siano sempre più le donne che si accostano a discipline finora considerate prettamente maschili e non è detto che, prima o poi, non si ascolterà qualche opera musicale o si studierà nelle università qualche teorema matematico di chiara matrice femminile.
Forse ci avviamo verso un'umanità androgina e, sinceramente, ammetto d'essere lieta di vivere ancora in un periodo di marcate differenze sessuali dove non vi sono miscele di ruoli con il rischio di non saper più distinguere i generi di appartenenza.

2006-09-09 05:10:45 · answer #10 · answered by marte 6 · 1 1

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