Un giorno il cavallo scappò su per le colline e ai vicini che consolavano il vecchio contadino per la sua sfortuna, questi rispondeva: "Sfortuna, fortuna, chi lo sa?".
Dopo una settimana il cavallo tornò portando con sè dalle colline una mandria di cavalli selvatici, e questa volta i vicini si congratulavano con il contadino per la sua fortuna. Ma la sua risposta fu: "Fortuna? Sfortuna? Chi lo sa?".
Poi accadde che suo figlio, mentre cercava di domare uno dei cavalli selvatici, cadde, rompendosi malamente una gamba. Tutti pensarono che si trattasse veramente di una grande sfortuna. Non il contadino, la cui unica reazione fu: "Sfortuna? Fortuna? Chi lo sa?".
Qualche settimana più tardi, l'esercito entrò nel villaggio, imponendo a tutti i giovani abili la coscrizione obbligatoria: quando videro il figlio del contadino con la sua gamba rotta lo lasciarono stare.Questa fu una fortuna? Una sfortuna? Chi lo sa?
che ne pensate ?
2006-09-06
05:06:09
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7 risposte
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inviata da
David Copperfield
2
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
per Chuang Tzu
me l'ha raccontata il Gesuita con cui faccio meditazione
2006-09-06
05:24:07 ·
update #1