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Mi sto meravigliando ultimamente per le domande e le risposte che date! mi sembra quasi che dopo l'inizio del 1900 non esista piu' l'arte....stiamo regredendo? Datemi qualche speranza ditemi che conoscete almeno qualche nome di artista dalla meta' del 1900 fino nostri giorni...avete mai provato a leggervi "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica" di Benjamin? o qualche altro trattato di "estetica" per esempio la teoria dell'estetica di Adorno? conoscete Joseph Beuys? o Marcel Duchamp ? Cy Tombly? Mario Merz? Emilio Vedova? o ancora Alberto Burri? Kazuo Shiraga? o Allan Kaprow? Sono tutti sconosciuti? Perche vi fermate ad un secolo fa? perche' non approfondite anche cio' che gli artisti emergenti stanno facendo oggi? State dicendo "bello" senza sapere nemmeno cosa significa questa parola! state dicendo brutto senza sapere nemmeno il presupposto di un lavoro artistico, senza nemmeno sapere quali sono i vari percorsi artistici!

2006-09-06 03:03:36 · 14 risposte · inviata da domandatore 2 in Arte e cultura Arti visive Pittura

Silvio b:Si la considero arte la parola arte si e' evoluta in tante sfaccettature di diverse realta'.
Panterinarosa81:quello che hai detto non lo riscontro sempre, il "troppo commerciale"e' una giustificazione che non regge, Keith Hring (pace all"anima sua) lo consideri cvommerciale? Non ha mai venduto un murales anzi lo arrestavano anche!questo era la sua vita il suo lavoro! Era un artista "profondamente politico"! C'e' ancora troppo prigrizia nella risposta.
Irene V: vedi, la scuola non da una formazione completa, non e' possibile vuoi per il tempo, vuoi per la vastita della cosa in se', ma da una formazione di base molto importante, ed e' fondamentale anche per capire cio' che sta avvenendo nella nostra epoca, anzi a volte offre delle chiavi indispensabili per comprendere l'arte di oggi, sta a noi proseguire il cammino, non possiamo sempre aspettare che ci preparino la strada "asfaltata" , poi renditi conto se fosse per la scuola, non sarebbe esistito l'impressionismo....

2006-09-06 04:11:14 · update #1

...l'espressionismo, il cubismo e i vari -ismi, l'arte informale , concettuale, arte povera action painting ecc
Sery se non si conosce Andy Warhol e' come tapparsi completamente gli occhi di fronte alla realta'...il concetto di 'Inframince" di Dushamp lo conosci? l'opera "la sposa messa a nudo dagli scapoli" e' intriso di tanti di quei concetti da fare accapponare la pelle! Ha fatto muovere tanta critica ed e' tuttora in discussione Dushamp era un eccezionale scacchista e si evince che grazie anche a questo gioca molto con la filosofia e anche le parole hanno un suo peso nell'opera niente e' lasciato al caso.Fussili friederich e soprattutto klimt sono considerati gli ultimi romantici dell' ottocento di 900 c'e' poco delle simbologie date da loro l'epoca e' cambiata.
berenice980: stai facendo lo stesso discorso di Argan leggiti qualcosa di Gombrich che da' un po' piu' allegria, ripeto riguardati alcuni artisti contemporanei per il discorso "riflessione sull'arte".

2006-09-06 04:34:50 · update #2

Camilla e Sabyn sono molto vicine alle mie posizioni .
al di la delle scelte politiche degli organizzatori che a volte lascia a desiderare,ma una bella visitina alle biennali di Venezia o Dusseldorf quando ci sono farebbe bene a tutti secondo me!
L'ignoranza non e' ammissibile nel campo dell'arte, e' segno di pigrizia e testardaggine su preconcetti duri a morire, ci puo essere la non condivisione nel momento in cui si comprende, e non perche' non si capisce...

2006-09-06 04:46:27 · update #3

14 risposte

Io sono con te!
Delle persone che conosco apprezzano l'arte contemporanea io, mia mamma e la mia prof di storia dell'arte del liceo.
Fine.
Nessuno che si prenda la briga di osservare e studiare tutto quello che è stato e sarà dopo Munch. Hai proprio ragione.
Purtroppo è un'arte ancora giovane (pensa agli impressionisti, per fare un esempio a caso) e sarà capita tra 100 anni, almeno. A me provoca emozioni un Fontana come un Michelangelo.
Solo che è più facile (???) capire cosa vuol dire Michelangelo piuttosto che Fontana. E non sopporto proprio chi mi viene a dire: ma un taglio nella tela lo so fare anche io. Risposta: ma glielo sapresti dare lo stesso significato? ...perchè??? un taglio avrebbe un significato??? ecco: proprio odio chi mi fa questi discorsi del cavolo.
E comunque credo che se già ti dà l'idea di una cosa brutta, già ti sta emozionando. Poi se l'artista aveva un'idea, un significato da dargli, viene dopo. Questo si scopre leggendo i libri...
E' tutto un problema di ignoranza, molti credono che l'arte si faccia con la tecnica, ma non funziona esattamente così.
Bisogna prima di tutto avere qualcosa da dire. Se hai un messaggio, la tua opera emozionerà di per sè stessa. Magari il messaggio recepito non sarà esattamente quello dell'artista, o quello della persona che osserva accanto a te, ma sraà comunque un messaggio.
Sei d'accordo con me?
Ciao!

2006-09-06 03:30:37 · answer #1 · answered by aaaaaa 2 · 1 1

E che ti stupisci? La storia dell'arte oggi si trova in una posizione molto precaria, a mio avviso. La contemporaneità, poi, sembra essere poco seguita, incompresa, perfino dagli addetti ai lavori.
Non parliamo della riforma universitaria, che ha distrutto quel poco di dignitoso che ancora c'era nello studio dell'arte!
C'è una soluzione: leggere, informarsi, andare a vedere le mostre, farsi un'idea di cosa gli artisti di oggi cercano di esprimere.

Alla fine del suo libro "Storia della Storia dell'Arte", Udo Kultermann si rammaricava del fatto che lo storico dell'arte ha perso il ruolo che aveva tra il 18-19 secolo, quando il suo giudizio dettava i parametri di gusto di intere società: pensate a Winckelmann, al Liberty, all'Impressionismo...io penso che quel ruolo non lo conquisteremo mai più, ma almeno possiamo sforzarci di uscire dall'ambito accademico e imparare a giudicare quanto vediamo con i nostri paramentri, facendo tesoro della nostra cultura visiva.

L'arte è come la storia: senza di essa non esisterebbe il passato, e non potrebbe esserci futuro.

2006-09-06 10:20:20 · answer #2 · answered by sybin 2 · 3 0

Su Amazon trovi un bell'elenco di libri e pubblicazioni che parlano di di arte contemporanea (sia in formato digitale sia cartaceo). Ti rimando alla sezione corrispondente in cui potrai dare un'occhiata leggendo recensioni, commenti e opinioni sui vari titoli.

Ecco il link dove puoi andare http://amzn.to/1HLQS88

2014-11-28 22:21:10 · answer #3 · answered by CIVILS 1 · 1 0

parlo per me: io la conosco. ho dato ieri l'altro l'esame di ammissione alla facoltà di ingegneria edile e architettura (è una facoltà unica) e il test (che sicuramente non ho passato, purtroppo...) richiedeva la conoscenza della storia dell'arte fino ai giorni nostri...hai ragione a dire che una volte fatto munch, al massimo boccioni o de chirico a scuola si finisce, ma sai, non tutti sono interessati all'arte, e di questi ancor meno capiscono il senso dell'arte contemporanea...ovviamente non si può fare una colpa ai primi perchè non hanno mai sentito nominare andy warhol o frank o' ghery...sarebbe come chiedere a me di imparare la fisica quantistica...per gli altri...beh, a parer mio è una mancanza, indubbiamente, ma lascio ognuno libero di avere i propri gusti...
penso di non sbagliarmi dicendo che l'arte pre-romantica è una cosa, l'arte moderna un'altra e l'arte contemporanea un'altra ancora...insomma fino al rinascimento gli artisti si sono limitati a riprodurre la realtà, affinando via via le tecniche, ma sono arrivati poi ad un punto in cui la realtà non poteva esser meglio imitata e in quel momento hanno iniziato e dipingere un mondo in perpetuo mutamento, più incerto, incostante: il loro animo...il più irreale e colorato...l'arte contemporanea è dunque l'estremizzazione (per lo meno in pittura) di questo processo iniziato nel romanticismo, che spesso può essere capita solo se contestualizzata o nella società o nella vita specifica dell'artista...una madonna non ha bisogno di un contesto per rappresentare una figura sacra (spessissimo i quadri erano su commissione), la fontana di duchamp sì...
insomma, a me piacciono entrambe, ma capisco anche che spesso serve una conoscenza "di contorno" per capire certe opere...

2006-09-06 14:11:21 · answer #4 · answered by ? 3 · 1 0

Temo che le arti figurative dagli anni '30 in poi del secolo scorso siano molto regredite, forse, salvo poche eccezioni, si sono estinte. Da un lato con l'astrattismo (ma anche con l'iper realismo) si è affermato un discorso puramente estetico decorativo dall'altro, proprio a conseguenza dell'espressionismo, una sorta di monologo incomprensibile che fa appello a emozioni puramente soggettive in una sorta di delirio solipsistico. Morta la religione e il mito che erano la più grande fonte di ispirazione artistica, non è rimasto più alcun senso nell'arte occidentale contemporanea se non quello del mercato. Forse la causa sta anche nella sempre più netta separazione fra produzione artistica e produzione tecnica, ovvero tra ricerca estetica esacerbata fino al ridicolo e utilità immediata priva di qualsiasi bellezza. Gli oggetti che ci circondano sono sempre più brutti fatti per essere usati e gettati il prima possibile. Forse l'arte vera si trova di più, oggi, nell'opera di uno dei pochi bravi artigiani rimasti che non ha pretese di essere considerato artista.

Aggiungo: non capisco, ma perché l'arte dovrebbe essere "tradotta per il volgo"? Non mi risulta che all'epoca d'oro dell'arte occidentale esistessero corsi di storia dell'arte né quelle figure nefande che sono i critici d'arte inventati a fine 800 a garanzia dei collezionisti.
L'arte è sì comunicazione universale attraverso un manufatto umano, se ha bisogno di traduttori non è più arte. E' l'artista che deve sapere comunicare e non crogiolarsi nel suo narcisismo estetico o in un delirio puramente personale. L'arte deve inevitabilmente fare appello a qualcosa di condiviso (mito e religione) e non a emozioni individuali (altrimenti qualsiasi cosa è arte, la famosa "***** d'artista" di Fontana come la scoreggia del primo venuto perché anche questa suscita emozioni). Oggi l'unico mito che c'è rimasto è quello del mercato e non è un caso che sia l'unico significato che tutti capiscono e attribuiscono all'arte.

2006-09-06 14:07:02 · answer #5 · answered by etcetera 7 · 1 0

io li ho un po' più che sfogliati...e mi sembra sempre più di constatare con tristezza che sì, dopo i primi decenni del novecento arte, nel senso che intendo io e che non mi dilungherò a spiegarti, non ce ne è più stata; riflessione sull'arte, di sicuro, spesso particolarmente "conclusiva" perchè, appunto, trattava di un'esperienza umana che si era in qualche modo esaurita.
E lo dico, ripeto, con profonda tristezza, sempre alla ricerca di smentite.

2006-09-06 10:30:49 · answer #6 · answered by Bice Reni 5 · 1 0

In effetti molti programmi delle scuole superiori non accennano minimamente alle esperienze artistiche del 900, secondo me ciò è dovuto al fatto che nel corso del XX sec l'arte è passata dal carattere di linguaggio-universale, o almeno universalmente comprensibile che aveva nei sec precedenti a ricerca intellettuale, linguaggio non universale ma indirizzato a chi ha lo stesso retroterra culturale dell'artista, l'artista è diventato + importante dell'opera (vd. Duchamp e Manzoni) e le opere sono strettamente collegate ad un ambito storico-culturale preciso: parlano il linguaggio di un'epoca, di un luogo, di una cultura specifici, per questo che risultano ai più incomprensibili, e quindi brutti. Mentre la Cappella Sistina (che ai contemporanei non è che piacesse molto) parla una lingua molto + facilmente comprensibile.
Il fatto che si comprenda un'opera contemporanea non ce la deve fare automaticamente ritenere "bella" anche xché spesso le opere contemporanee non sono fatte per essere ritenute belle...

2006-09-07 10:27:22 · answer #7 · answered by passepartout 3 · 0 0

Io ho visto delle mostre di arte contemporanea e sono del parere che rispecchia la società attuale e proprio per tale motivo non può essere capita appieno, per questo spesso ci fermiamo a Munch. Ti spiego meglio, mentre ti trovi ad una festa non capisci perfettamente cosa sta succedendo, il gorno dopo quando fai il punto della situazione ti è tutto più chiaro. E' un pò così adesso; comunque credo che in molti conoscono Wharol e la pop art. E molti ancora conoscono meglio l'arte del XX secolo che le precedenti (non sono una di loro, purtroppo!).

2006-09-07 04:41:32 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

hai xfettamente ragione
ma qst è una falla del sistema d istruzione tutta italiana
qst discorso vale per storia filosofia letteratura ed altro!
purtroppo nn è facile condurre qst lavoro indipendentemente
io c ho provato ma tra università lavoro hobby corse ecc
nn s dedica indebitatamente abbastanza tempo a qst cose!
m vergogno ogni volta ke m viene ricordato!

2006-09-07 04:36:07 · answer #9 · answered by OGM 3 · 0 0

le emozioni che deve ricevere chi guarda unopera d'arte sono divese da soggetto e soggetto come la musica come la poesia isentimenti sono universali,concordo che la cultura di base aiuta a capire e a sentire dentro ,le emozioni sono la vita e chi è predisposto gode o soffre di piu ma vale la pena di vivere !

2006-09-06 16:39:27 · answer #10 · answered by gian 2 · 0 0

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