Purtroppo sì, ed è anche molto manifesto al giorno d' oggi, guarda quanta indifferenza nei confronti di tutto ciò che una volta erano considerati i veri valori della vita.
Se guardi un TG non ti scandalizzi più sentendo che un uomo si è fatto esplodere, che migliaia di bambini restano orfani per colpa dello tsunami e che ci sono donne che sono costrette a prostituirsi da aguzzini che le sfruttano fino a tenerle in schiavitù.
Tutto questo se non è opera del diavolo di chi potrà mai essere.
L' uomo con la sua insensibilità riesce a fare terreno fertile per il demonio.
Insinua il suo potere e diffonde la cattiveria in tutti coloro che trovano normale sentire certe notizie, magari è anche più facile vedere certe cose, sì, sì, il demonio esiste ed è sempre più presente...
2006-09-03 07:01:03
·
answer #1
·
answered by macchiolinablu 5
·
2⤊
1⤋
la parola "diavolo" deriva dalla parola latina diabolus che significa "il calunniatore" e dall’etimo greco "dia-bolein" che significa "lanciarsi attraverso per separare", cioè agire per dividere senza aver prima conosciuto e penetrato l’altro concetto.
Dal Sanscrito, dal Fenicio e dall’Ebraico antico, abbiamo l’altra parola "shatan" che significa: "l’avversario od il nemico". Da sempre quest’ultima parola "shatan", è stata dai "religiosi" unicamente unita al concetto che essa fosse il nome dell’entità o dell’essere che impersona il "male" in assoluto.
Dal Fenicio antico, vediamo come questa parola derivi dalla radice STN: Schin+Tet+Nun, analizziamola: la Schin ha la funzione del Trasferire da un’idea ad un’altra, il passare da una unità ad un lato degli "opposti" di questa unità; le due lettere Schin e Tet indicano ciò che tende all’oscurità, alla profondità, al non vedere, il non capire, andare verso l’involuzione, alla non conoscenza, chiudendosi su sé stessi per non farsi penetrare dalla Conoscenza, per nascondersi dalla verità; dividere ciò che è unito e farselo apparire come "diviso"; allontanarsi dalla propria essenza unitaria.
Le lettere Tet e Nun indicano che l’Uomo viene trasformato da ciò che genera idee di opposizione, di divisione, da ciò che si contrappone, ciò che genera resistenza, alla verità e la rigetta, in un essere debole ed impotente che si lascia andare, che si abbandona, si nasconde alla verità per non vedere, per non capire, ecco la definizione dei mezzi uomini.
Come abbiamo visto il termine "satan" o "diavolo", sono condizioni esistenziali, modi di pensare, di vedere, di vivere da UN SOLO LATO la VERITA’ = vivere dividendo ciò che in realtà è unito; essere posseduti dal demonio è avere schemi mentali che impediscono di vedere e di comprendere che bisogna tendere ad unire gli apparenti contrari per ricercare la Verità, in quanto il soggetto allontana da Sé Stesso la Vera Conoscenza; altri questi schemi mentali li chiamano "engrams"; altri blocchi mentali; in realtà sono parti dell’Ego/IO che si "riUniscono" nella Mente (ricordarsi che questa parola è la radice della parola Mentire, cioè la Mente facilmente Mente) per costituire uno schema filtro (circolo vizioso) a tutte le situazioni vissute, tutto viene passato da questo filtro che se satanico o diabolico, distorce la visione delle realtà.
Non si può raggiungere Dio se non attraverso la Coscienza, perciò sosteniamo che Dio è una condizione esistenziale, un modo di Essere, il vivere l’Unità delle Finalità; se noi vediamo Dio negli altri ed in noi stessi, vivremo questa Divinità.
Così ugualmente, non si può "raggiungere satana" se non attraverso la Coscienza, perciò sosteniamo che il "diavolo" è una condizione esistenziale, un modo di essere (colui che non sa e che non vuol sapere, probabilmente perché "pensa" di avere già tutta la Conoscenza = Egocentrismo); se noi NON vediamo la Divinità in noi e negli altri e NON tendiamo a viverla in noi e negli altri, allora siamo noi stessi "satana".
Dio è l’Infinito che si manifesta nell’inFinito Universo che si materializza in tutta la Materia, informandosi sempre di più, quindi è l’evoluzione verso e nella CONOSCENZA; satana è il NON voler andare verso la Conoscenza, fermarsi dal Conoscere per paura o per presunzione.
L’identificazione e la correlazione del buio, delle tenebre = male, è nota a tutti; l’Uomo tende facilmente a collegare per non conoscenza, il male, a ciò che non conosce o del quale "sente" emotivamente che genera disagio; l’ignoto, il buio, l’avvenimento "diverso", fino a quando le cose vengono viste o vissute come un demone da combattere, produrranno sempre paure ed aggressività; infatti l’uomo molte volte le demonizza e le scarica per esempio sul suo simile o sull’indemoniato, il posseduto, credendo che la cosa "strana", diversa, sia da distruggere, non da comprendere o darne spiegazione con la ragione e l’intuito.
Se invece il male ed il bene vengono visti o vissuti come momento di Conoscenza, da penetrare per capire, ascoltare le sensazioni emotive che essi esercitano sull’Ego/IO, che vanno comunque analizzate dalla ragione e dalla logica, allora ecco che improvvisamente il demone si trasforma in "Angelo di Luce", in Informazione, in Conoscenza ed in Gioia.
La paura è sempre figlia dell’ignoranza, la NON conoscenza, infatti è diabolica, di fatto il male è l’ignoranza, la NON conoscenza. Quindi il diavolo o satana è essere nella condizione di non Conoscere.
leggi questo..
2006-09-03 06:54:59
·
answer #10
·
answered by уσυ'яє єνєяιтнιиg тσ мє 4
·
0⤊
0⤋