Informati: è stato rinnovato a inizio gennaio:
Accordo raggiunto
È stato raggiunto stamane, dopo una trattativa durata 16 ore, l'accordo tra Federmeccanica e sindacati sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. L'aumento sarà di 100 euro mensili (erogato in tre tranche: 60 euro dal primo gennaio 2006, 25 euro dal primo ottobre 2006, 15 euro dal primo marzo 2007), con una “una tantum” di 320 euro (metà a gennaio, metà a giugno), più 130 euro per i lavoratori senza secondo livello di contrattazione e ai minimi salariali. Fra i cardini dell'accordo è previsto anche un allungamento contrattuale di sei mesi. Domani mattina si terranno i direttivi di Fiom, Fim e Uilm, nel pomeriggio l'assemblea dei 500 che compirà una valutazione sull’accordo. Successivamente, entro metà febbraio, si terrà il referendum tra i lavoratori.
Novità anche sulla parte normativa. Riguardo la flessibilità, viene esteso in via sperimentale l'orario plurisettimanale (da 32 a 48 ore) con le stesse modalità previste finora per le imprese con produzione stagionale. Per il mercato del lavoro, viene creata una commissione che entro il 31 luglio ha il compito di individuare una percentuale di utilizzo dei contratti di lavoro somministrato e a termine. Novità anche sull’apprendistato: vengono definite le modalità di applicazione del contratto di apprendistato professionalizzante, che potrà essere utilizzato per un massimo di cinque anni; una clausola stabilisce che il 70 per cento dei contratti dovranno essere stabilizzati perché l'azienda possa ricorrere nuovamente a questo strumento.
“La Cgil esprime la sua più grande soddisfazione per l'intesa raggiunta: i sindacati dei metalmeccanici sono riusciti a chiudere un accordo di grandissimo rilievo, anche a fronte delle difficoltà che Federmeccanica aveva frapposto”. A dirlo è il leader della Cgil Guglielmo Epifani, commentando l'accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici: “È un risultato importante soprattutto per i lavoratori, da troppo tempo in attesa del rinnovo del loro contratto: un risultato che premia anche i loro scioperi e i loro sacrifici”. Continua Epifani: “È stata determinante l'unità dei sindacati e dei lavoratori, questo può influire positivamente sul rafforzamento di unità tra Cgil, Cisl e Uil”. E così conclude: “Penso che l'intesa raggiunta mesi fa sulle regole democratiche abbia favorito la tenuta e la mediazione unitaria della trattativa, insieme con la volontà dei sindacati metalmeccanici”.
“Un accordo soddisfacente, che va nella direzione da noi auspicata”. Questo il primo commento del segretario generale della Fiom Gianni Rinaldini: “Abbiamo chiuso la parte salariale a 100 euro, che era quello che noi auspicavamo, con 320 di una tantum e 130 per i lavoratori più poveri. Anche sulla parte normativa abbiamo respinto alcune delle richieste di Federmeccanica, come quella sulla riduzione dei permessi annui retribuiti, o quella dell'utilizzo dell'orario plurisettimanale, senza confronto con le Rsu”. Conclude Rinaldini: “La nostra, dunque, è una valutazione positiva, anche se l'accordo non è ancora stato siglato e ci riserviamo di valutare i testi finali quando ci verranno consegnati. Ovviamente, dopo spetterà ai lavoratori esprimersi sull'accordo attraverso referendum”.
Analoga soddisfazione esprimono Fim e Uilm. “Un accordo molto difficile e sofferto, ma alla fine portiamo a casa un buon contratto” spiega il segretario generale della Fim Giorgio Caprioli, sottolineando “il significativo incremento salariale di 100 euro, seppur con un allungamento di sei mesi del periodo contrattuale, e l'importanza del riconoscimento salariale a favore dei lavoratori più poveri”. Anche il leader della Uilm, Tonino Ragazzi, si dice “tanto soddisfatto, soprattutto per i 100 euro di aumento che arrivano al termine di un lungo periodo di lotta. Valutiamo quindi positivamente questo risultato, a cui avevamo puntato”.
Positivo è anche il commento di Federmeccanica. “Abbiamo raggiunto un punto di equilibrio fra esigenze diverse, non fra interessi contrapposti. Un punto di equilibrio equo, ma che sarà molto oneroso per molte aziende del settore, perché siamo in una fase di competitività acuta e operiamo su mercati difficili”, dice il direttore generale Roberto Santarelli: “Sicuramente è un contratto buono da un punto di vista dei contenuti e rispetto al sistema contrattuale vigente. Ma è anche un contratto che dimostra che c'è bisogno di un profondo ripensamento del sistema, degli accordi del 1993”. Santarelli sottolinea come nell'intesa sia stato scritto e condiviso “un bel contratto per l'apprendistato, sia per le imprese sia per i lavoratori”. Riguardo l'una tantum di 130 euro annuali prevista per i lavoratori che non dispongono di contrattazione aziendale, Santarelli, che ha definito la cifra “sperimentale”, ha spiegato che questo elemento perequativo “è una iniziativa innovativa che è molto più coerente e socialmente rilevante per chi non ha contrattazione aziendale. Oltretutto, con questo istituto mettiamo un germe di un contratto nazionale anche come contratto di garanzia”.
2006-09-03 04:48:57
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answer #1
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answered by Diego 2
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