Assolutamente si. Qualcosa devi fare per ribellarti a quella vita... se non si puo' vivere in santa pace nel PROPRIO PAESE.
Specialmente quando non c'è nessuno che ti aiuta.
Pensa se qui arriva un popolo e ti sbatte fuori... che faresti? Saresti felice di vivere in un campo profughi?
2006-09-01 10:41:45
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answer #1
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answered by Anonymous
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Se fossi nato in un campo profughi palestinese e a cinquant'anni fossi ancora lì sarei un cretino e un fannullone.
SONO nato in un campo profughi 60 anni fa dove, dopo che l'Italia aveva perso la guerra, vivevano altre centinaia di migliaia di esuli Gliuliani e Dalmati.
I miei genitori hanno cercato subito una sistemazione e dopo cinque-sei anni in quei campi non c'era più nessuno. Ti parlo di avvenimenti di cui la storia italiana (si osservi la minuscola) non ha voluto mai parlare.
E' facile per i palestinesi, che noi manteniamo, stare nei campi a non fare una beata fava e a farsi strumentalizzare dai satrapi che prendono gli aiuti, si arricchiscono e danno loro qualcosa da mangiare.
Perchè i loro fratelli in cinquant'anni non hanno trovato loro una sistemazione? perchè NON SE LA SONO TROVATA DA SOLI? A cinquant'anni non sono mica bambini!
50 anni è una vita.
Come mai nei campi profughi ci sono milioni i profughi quando dalla palestina sono scappati circa trecentomila? (nessuno li ha mandati via: infatti ci sono milioni di arabi in Israele e stanno bene)
Passaparola: nei campi ti danno da mangiare, da dormire - non molto ma sempre- non fai un dazzo, se uno è un lazzarone va a vivere lì. Poi, dato che non è un'aquila lo riesci anche a arruolare per fare fesserie.
2006-09-01 10:35:05
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answer #2
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answered by Anonymous
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Io ho l'età di Israele. Non mi sognerei di lasciare la mia terra. Per la Mia Fede non diventerei terrorista, ma missionario.
2006-09-01 10:23:03
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answer #3
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answered by Anonymous
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spero di NO
anche se non posso sapere cosa si prova a vivere nella situazione da te descritta...comunque credo che vivere in condizioni di miseria non puoi mai giustificare il fatto di diventare o meno terroristi e quindi nuocere a qualcun altro
magari sarei diventato un attivista anti israeliano ma ciò non significa terrorista
il terrorismo è la peggiore arma che esista per far valere le proprie idee
2006-09-01 10:14:47
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answer #4
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answered by massimiliano n 3
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Ad una domanda cosi stupida,presa dal signor senatore a vita Andreotti,rispondo con un altra domanda:Se sei povero in italia che fai,uccidi tutti i ricchi?Se non hai una casa che fai?Se non hai un lavoro che fai?Ti senti libero di fare il terrorista?Alla tua stupida domanda,che poi non è tua ma di andreotti,avevano risposto le Brigate Rosse,vedendo il marciume,e le ingiustizie che c'erano in Italia.Allora o chiedi scusa per la tua stupida domanda,o dai ragione alle Brigate Rosse,che volevano uno Stato con meno ingiustizie
2006-09-01 10:19:39
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answer #5
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answered by gualberto06 3
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Sarei una povera disperata, madre di due poveri disperati dal futuro incerto e travagliato non necessariamente dei terroristi. Ma secondo voi se una persona circa 20 anni fa nasceva in una famiglia di militanti comunisti cosa vuol dire che ora sarebbe un brigatista rosso?
2006-09-01 10:18:38
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answer #6
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answered by alev9203 3
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Certamente no, e neppure gli italiani emigrati in America erano tutti delinquenti, però all'America gli abbiamo fatto il regalino della mafia. Quando giro per strada tengo stretta la mia borsa ma non penso che gli altri siano tutti ladri, penso che ce ne può essere uno e tanto mi basta. Nessuno dice, a parte i fanatici o i razzisti, che gli immigrati siano tutti delinquenti o terroristi, anche se in un paese straniero cadono molti deterrenti perchè nessuno ti conosce. Ragazzi che non avrebbero mai fatto i lavapiatti in Italia l'hanno fatto all'estero per pagarsi le vacanze, ma lì non si sentivano umiliati perchè nessuno li conosceva. In quanto al terrorismo, non lo si diventa per disperazione, semmai si ruba o si fanno lavori illegali, per essere terrorista ci vuole un'ideologia, na sappiamo qualcosa sui baschi, sull'Ira, sugli ebrei in Palestina all'epoca in cui non erano uno stato, sul nostro "glorioso" rinascimento, ma almeno avevano un ideale libertà, giusto o sbagliato che fosse. Non desideravano, come i terroristi arabi, distruggere o convertire ad Allah o a qualsiasi altro Dio i paesi occidentali. Pur essendo convinta che molti arabi vorrebbero campare in pace senza far male a nessuno, non nego che altri vogliano punire e sottomettere, non perchè lo penso io ma perchè l'hanno dichiarto loro stessi e molte volte. Non sottovalutiamo i governi arabi, se un occidentale avesse fatto su uno stato la dichiarazione che l'Iran ha fatto ad Israele avrebbe avuto contro tutto l'occidente. Ho girato il mondo e vari paesi arabi, non hai la minima idea di quel che accade, soprattutto se sei una donna o un bambino. E non dico altro.
2006-09-02 13:13:46
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answer #7
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answered by Anonymous
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Questa domanda ha come presupposto che uno si comporterebbe in base all'educazione ricevuta. Purtroppo sarebbe cosi`, perche` un'educazione viziata ti fa diventare anche terrorista. Non solo in un campo profughi, ma anche in una normale famiglia: se educhi alla delinquenza si diventa delinquenti. Mi sembra ovvio, a meno che uno non trovi la forza ed il coraggio di ribellarsi e fuggire. In un campo profughi si puo` educare anche al perdono e a sentimenti di pace, ma e` risaputo che la poverta` fa fare un mucchio di spropositi. Io, se fossi profugo palestinese, non farei figli che prevedo diventeranno terroristi. Ma finche` senti dire da donne mature che sono felici di offrire ad Allah un figlio per spargere sangue e diventare martire, credo che lo stato di essere profughi c'entri ben poco, quanto un' ignoranza umana indescrivibile....disumana.
2006-09-01 10:38:45
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answer #8
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answered by giulietta 7
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no, sarei una disperata
2006-09-01 10:10:50
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answer #9
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answered by *hooly* 6
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la libertà anche a costo della vita.
2006-09-02 05:50:00
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answer #10
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answered by probabile 3
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