non è questione di fede ma di regole nate nella chiesa...a volte arcane purtroppo...la tua fede puo essere enorme comunque.......
2006-09-01 00:06:08
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answer #1
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answered by Davidino 3
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Certo che e' giusto, si tratta proprio di un falso problema: nel momento in cui ci si sposa in chiesa si sa che ci si impegna a rispettare le regole su cui la comunita' cattolica si fonda, e non si puo' pretendere di rovesciare i rapporti di forza e dire al papa cosa deve fare e cosa deve cambiare. Mi sembra che ci sia un po' troppa allergia alle regole negli ultimi tempi, dal mio punto di vista si tratta in verita' di presunzione e supponenza, in quanto esiste anche la liberta' di fare diversamente: si possono ad esempio abbracciare altre confessioni religiose, o se non piacciono le regole dello stato in cui si vive si puo' andare a vivere altrove e via dicendo. Si deve avere piu' senso di responsabilita' prima, quando si sottoscrivono delle regole e si garantisce fedelta' ad esse, non si puo' sempre pretendere postea di adattarle alle proprie esigenze. Del resto, che cosa rappresenta, in una societa' civile, uno che se ne sbatte delle regole e le contesta se lo tangono in negativo al di la' della loro giustezza? Non credo proprio un esempio di buon cittadino. Allo stesso modo uno che prima fa il catechismo piglia i sacramenti ecc e si impegna a rispettare in toto le regole della comunita' cattolica, quando arriva a contestarne anche solo una non e' di certo un buon cattolico. Alla fine dunque il problema non e' se sia giusto o meno prendere la comunione o meno da divorziati, il problema semmai e' essere divorziati, perche', a meno che non si rientri nei casi per cui e' previsto l'annullamento da parte della Sacra Rota, il divorzio e' un atto di uscita dalla comunita' cattolica. Questo si', semmai, puo' essere visto come un paradosso, i divorziati dovrebbero essere espulsi dalla comunita' cattolica, in quanto il divorzio e' un istituto civile, non religioso, e anche perche', su un piano strettamente logico, perche' Dio dovrebbe perdonare chi, anche essendo stato vittima, non ha avuto abbastanza forza di perdonare?
2006-09-01 07:34:41
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answer #2
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answered by Anonymous
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sai che io di quello che dice il papa me ne frego altamente?
e sai che non mi sposero' in chiesa?
e sai che trovo tutte le religioni degli aberranti costrutti tesi al controllo delle masse?
sai che basta pensarci un attimo e tutte le tesi delle religioni crollano di fronte alla forza della logica e della scienza?
2006-09-01 07:19:23
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answer #3
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answered by Anonymous
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chi è? lo stesso papa che ha detto che non si deve utilizzare il preservativo nei casi di AIDS? magari sarebbe meglio cercare qualcuno di più attendibile, non credi? Dio (se esiste) ci ama per quello che siamo, né colore, né status sociale, né verginità o quant'altro, cercate solo di non fare agli altri quello che non vorreste fosse fatto a voi e di fare quello che invece vorreste, il segreto della vita è tutto qui.
2006-09-01 07:19:41
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answer #4
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answered by Cri 5
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Purtroppo nei confronti della Chiesa hai mancato.
Se ti sei sposato in Chiesa hai fatto una promessa davanti a Dio e questa promessa va mantenuta, a costo di sacrifici per tutta la vita.
Dico purtroppo perchè a volte il divorzio si subisce, non lo si cerca.
Non so quale sia il tuo caso, ma dovresti parlarne , magari, con il tuo parroco, se pensi che possa in qualche modo consigliarti ed aiutarti, credo che sia disponibile per un confronto ed un conforto per il tuo problema.
Nessuno di noi può darti una soluzione, eventualmente facci sapere come è andata, ma io ti dico di cercare di perseverare nel parlarne con lui.
2006-09-01 07:14:16
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answer #5
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answered by macchiolinablu 5
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tecnicamente per la chiesa hai commesso un "reato" venendo meno a un sacramento prestato difronte al Signore quindi un peccato.. per fare la comunione ci si dovrebbe sempre confessare ma non penso che il divorzio sia contemplato tra i peccati che la chiesa ritiene assolvibile in terra a meno che non ci sia l'anullamento da parte della Sacra Rota...
http://s8.bitefight.it/c.php?uid=21480
ciao ciao
2006-09-01 07:07:46
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answer #6
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answered by loma 4
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Noi cristiani abbiamo come dogmi (verità di fede) che il Papa è infallibile, m ala nostra religione ha qualche lacuna, dovrebbe sotto alcuni aspetti aggiornarsi perchè una persona divorziata magari è stata scaricata dal marito o moglie e negando la comunione cosa si ottiene?
La religione deve stare vicino alle persone e non li deve allontanare!!!
2006-09-01 07:07:46
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answer #7
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answered by Alfonso 4
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non lo trovo giusto infatti.Prima o poi la chiesa dovrà cambiare(si spera)
2006-09-01 07:07:30
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answer #8
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answered by NONsonosempreio 6
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Ogni stato applica delle regole per vivere in un contesto sociale,
anche la Chiesa ha le sue regole, non devi fare di un' erba un fascio,
il Papa ha detto niente comunione ai divorziati in senso letterale,ma poi ogni singola persona va studiata a se.
Se una persona divorzia scinde un contratto ben stabilito con determinate regole,la Chiesa ammette l' annullamento di questo contratto,perché sa che determinati fattori potrebbero non essere
più validi in determinati casi.
Se una persona non ha o non conosce o non è consigliata nel modo giusto magari sceglie il divorzio,ma potrebbe avere l' annullamento.
Se una persona divorzia per risposarsi o comunque per avere un
nuovo compagno commette un peccato davanti a Dio e quindi non può ricevere l' Eucaristia.
Se una persona " subisce " il divorzio perché viene abbandonata dal suo compagno può fare la Comunione a patto
che, a sua volta, non conviva con un nuovo compagno.
Ho letto le risposte che hai ricevuto: mi sono accorta che qualcuno ha le idee ben precise,ma qualcuno no.
E' vero che una persona può accostarsi lo stesso alla Comunione tanto nessuno ti chiede un certificato, però è una questione di coscienza personale : lui o lei sa di essere in difetto e prima o poi dovrà renderne conto a qualcuno più in alto.
Noi non dobbiamo giudicare ne vedere cosa fanno gli altri,ma fare il giusto.
Ricorda : " non guardare la pagliuzza nell' occhio del tuo vicino,ma la trave nel tuo ".
Dice il Signore.
2006-09-05 05:22:16
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answer #9
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answered by mamie 5
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se sei credente diventa non credente ed elimina il problema.
2006-09-03 12:23:16
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answer #10
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answered by probabile 3
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Se credi (mi dispiace per te) "Ama e fai ciò che vuoi", mi sembra s. Agostino (chiaramente nel rispetto degli altri): se senti che hai il bisogno di mangiare un pezzo del tuo dio (l'ostia, pratica tanto cara ai pagani dai quali i pseudo-cristiani hanno copiato quasi tutto, si chiama teofagia) allora fallo senza farti problemi, l'importante che fornisci alla tua mente la dose giusta di placebo.
In particolare basta pensare (a me viene il vomito) al nano piduista di Arcore che, pur essendo divorziato (e lo sanno tutti) si fa volentieri riprendere mentre fa la comunione, ti sembra che il prete e la chiesa di Roma non lo sappia?! Per lui è immagine (distorta ma la massa ignorante e pecorona segue i reality, il calcio, i grandi fratelli, mediaset...) è un vanto poter "sfidare" la chiesa, lui ha il protettore in terra: quell'imbecille di baget bozzi (non ricordo bene il nome...). Però lui è potente, grazie alla metà degli "italiani" pecoroni e creduloni... Quindi se lui può non farti problemi morali-cattolici: mangia!
Tutte le stronzate che leggo da parte di fondamentalisti cristiano-cattolici fanno parte di quella materia chiamata teologia che altro non è la "scienza" del nulla.
2006-09-02 10:22:03
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answer #11
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answered by Mikè 3
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