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2006-08-30 11:45:42 · 18 risposte · inviata da Anonymous in Matematica e scienze Ingegneria

18 risposte

Nel 1854 l'inventore francese Charles Bourseul osservò che le vibrazioni di una membrana prodotte dalle onde sonore potevano essere usate per chiudere e aprire un circuito elettrico, causando in questo modo vibrazioni analoghe in una membrana situata a distanza, la quale avrebbe riprodotto il suono originale. Alcuni anni dopo, il fisico tedesco Johann Philip Reis mise a punto uno strumento che trasmetteva note musicali ma non poteva riprodurre il parlato. Il primo rudimentale apparecchio telefonico venne realizzato nel 1854 dall'inventore italiano Antonio Meucci. Tuttavia il brevetto, rilasciato a Meucci nel 1871 ma da questi non rinnovato a scadenze annuali, venne assegnato nel 1876 allo statunitense Alexander Graham Bell.

2006-08-30 11:51:22 · answer #1 · answered by Dade 4 · 2 2

lucianone moggi!!! che genio!

2006-08-30 11:52:48 · answer #2 · answered by el pocho 4 · 9 5

Meucci. Poi la sua idea è stata "rubata" dall'americano Bell. Per molti anni è stata attribuita a quest'ultimo l'invenzione del telefono. Finalmente però, l'anno scorso, gli Stati Uniti hanno riconosciuto a Meucci la paternità del telefono

2006-08-30 21:04:13 · answer #3 · answered by Stefy 4 · 2 0

I primi studi furono intrapresi da Antonio Meucci , che nel 1871 emigrato negli Stati Uniti chiese un brevetto per un ricevitore acustico .Nel 1876 lo scozzese Bell e l'americano Gray presentarono la richiesta di un brevetto per un telefono costituito da un microfono ed un auricolare elettrodinamico . Nel 1886 la corte Suprema degli Stati Uniti attribui' la paternità dell'invenzione a Meucci anche se l'apparecchio invetato da Bell ebbe molto + successo

2006-08-30 14:48:42 · answer #4 · answered by alfa55om 3 · 2 0

io

2014-11-24 05:21:51 · answer #5 · answered by zitto e 1 · 1 0

Antonio Meucci, un emigrato (ma guarda...) italiano in USA. Poi Bell lo ha truffato e gli ha fregato il brevetto e Meucci è morto in povertà. Recentemente, a quanto pare, persino gli americani hanno con riluttanza ammesso che Bell non è l'inventore del telefono e che la paternità dell'invenzione è di Meucci. Peccato che il poveraccio non abbia avuto giustizia quando era vivo.

2006-08-30 20:59:47 · answer #6 · answered by kamakiriryu 3 · 2 1

Dade Ci credi rinc0glioniti?
pensi che non abbiamo visto le tue precedenti risposte?
tra le quali stranamente un certo utente bart e un altro chiamato vero ti danno sempre come miglior risposta!!!!
Adesso ti dico cosa faro:clicchero sul quel bel pulsante segnala abuso e diro tutto!!!
Comunque sia non c é gusto ad andare su di livello cosi!!!
vergognati!!!!

2006-08-30 12:18:08 · answer #7 · answered by 666NeO666 6 3 · 2 1

L'italico MEUCCI!!!

2006-08-30 12:01:42 · answer #8 · answered by mangu72 3 · 2 1

E' paradossale che ancora oggi, dopo quasi un secolo e mezzo dall'invenzione del telefono, si debba ancora porre in dubbio la paternità di questo apparecchio, ormai diventato parte integrante della nostra vita quotidiana. Ma, come è noto, la nebbia che avvolge i misteri della storia copre ancora molte vicende dell'umanità. A prescindere comunque dalla soluzione dell'enigma sulla paternità del telefono, ciò che è certo è che esso è frutto dell'ingegno italiano.

Alla voce "telefono" tutte le enciclopedie e i testi scientifici associano il nome di Antonio Meucci, o al massimo citano la storica disputa tra questi e l'americano Alexander Graham Bell. E' comunque Meucci che viene universalmente riconosciuto come inventore dell'apparecchio che rivoluzionò la comunicazione mondiale dell'era moderna. Ma fu veramente il fiorentino Meucci ad inventare il telefono? Non è una domanda casuale, perché vi è un altro italiano, il valdostano Innocenzo Manzetti (Aosta, 1826-1877), a cui con ogni probabilità dovrebbe essere attribuita l'invenzione del primo apparecchio capace di trasmettere la voce e i suoni a distanza.


Innocenzo Manzetti, il vero inventore del telefono
Il valdostano Innocenzo Manzetti precorse con largo anticipo tutti coloro che contribuirono all'invenzione del telefono, riuscendo ad approntare un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza già negli anni Cinquanta dell'Ottocento. Molto prima di Antonio Meucci (1871) e di Alexander Graham Bell (1876), coloro che oggi vengono unanimemente riconosciuti come inventori del telefono. La sensazionale scoperta di Manzetti ebbe un notevole risalto internazionale grazie ad una serie di articoli apparsi su alcuni giornali italiani, francesi ed americani del 1865-1866, in seguito alla presentazione pubblica della sua invenzione. Purtroppo nonostante questi avvenimenti inconfutabili, il nome di Manzetti non ha mai avuto la possibilità di imporsi con decisione nella storia delle telecomunicazioni e nel mondo scientifico. Diversi sono stati i motivi che hanno relegato nell'oblìo l'inventore. Basti pensare alla sua morte prematura (a soli 51 anni ed appena un anno dopo il brevetto di Bell), che gli impedì di difendere in prima persona la sua priorità. Oppure al fatto che Aosta, eccessivamente periferica all'interno del nuovo Regno d'Italia, nonché investita di ben più gravi problemi di carattere sociale ed economico, era praticamente esclusa dal dibattito culturale e scientifico italiano ed internazionale che avrebbe potuto senza dubbio contribuire a esaltare la sua invenzione. Di conseguenza gli indiscutibili meriti di Manzetti nell'invenzione del telefono sono stati poco a poco dimenticati nel corso degli anni, fino a farne un personaggio sconosciuto ai più, suoi concittadini compresi.

2006-08-30 11:50:54 · answer #9 · answered by Papero81 2 · 1 0

La paternità dell'invenzione è controversa. La versione che gode di più credito in Italia attribuisce l'invenzione ad Antonio Meucci attorno al 1860 che chiamò teletrofono, anche se forse il primato spetta ad un altro italiano, Innocenzo Manzetti, che riuscì a realizzare un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza già negli anni Cinquanta dell'Ottocento, ma senza riuscire a sviluppare ulteriormente il progetto. Manzetti battezzò la sua invenzione, basata sull'induzione elettromagnetica "télégraphe parlant", Innocenzo Manzetti, come riportano numerose testimonianze dell'epoca (giornali italiani e internazionali del 1864/65 che parlarono della dimostrazione pubblica), riuscì a realizzare un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza utilizzando in principio di induzione magnetica mentre il primo dispositivo di Meucci consisteva in due fili attorciliati e stretti tra i denti.

2006-08-30 11:48:13 · answer #10 · answered by Strawberry 4 · 1 0

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