San Romualdo fondò la prima comunità eremitica nell' XI secolo (morì nel 1027), quindi - teoricamente - dovrebbe trattarsi di un Ordine, ma è una Congregazione (per motivi che ignoro, ma che credo siano attribuibili alla datazione delle Costituzioni camaldolesi). Il nome ufficiale però da un colpo al cerchio ed uno alla botte:
Congregazione Camaldolese dell'Ordine di San Benedetto.
Ora la differenza fra Ordine e Congregazione è minima ma tocca la sostanza di qualche voto. Innanzi tutto cambia il nome della professione, che negli Ordini si chiama "Solenne" e nelle Congregazioni "Perpetua".
Senza entrare nel dettaglio possiamo dire che la Professione Solenne è leggermente più impegnativa (San Tommaso la definiva "Olocausto per il Signore).
Camaldoli probabilmente deriva da Cà Maldolo, ossia Casa di Maldolo, il proprietario del terreno su cui furono edificato il Monastero.
2006-08-30 11:23:15
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answer #1
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answered by caudore 3
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E' una congragazione o Ordine ecco alcune ricerche
http://it.wikipedia.org/wiki/Camaldolesi
http://17.qualifioretti.com/camaldolesi/
Qui lo chiama ordine
http://canali.profeta.it/camaldolesi.html
il fondatore San Romualdo lo chiama Ordine
http://www.santitoscani.it/san-romualdo-camaldoli.html
Ciao da Zoro grazie per i 2 punti
2006-08-31 01:25:37
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answer #2
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answered by Ciao 2008 5
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uff... da buona umbra ti rispondo copiando e incollando da un sito che ben conosco
Le comunità monastiche camaldolesi sono presenti ininterrottamente in Italia dall'inizio del secolo XI ai giorni nostri: un radicamento di 10 secoli vitale e dialogante anche nel presente.
I primi insediamenti eremitici sono avvenuti nei secoli XI e XII sulle montagne dell'Appennino (Toscana, Marche, Umbria)
A questa fase di radicamento e diffusione segue un periodo di stasi (secolo XIV), incalzato da una seconda fase espansiva, anche nelle aree urbane, nei secoli XV e XVI, quando la presenza camaldolese in Italia si diffonde da nord a sud, raggiungendo circa 100 sedi fra eremi e monasteri: Veneto e Piemonte, Lazio, Sardegna.
Nel secolo XVII avviene una fase espansiva delle comunità camaldolesi che seguono la Regola della Congregazione di Monte Corona, caratterizzata da una accentuata centralità del profilo eremitico di vita monastica.
Nel secolo XIX, con gli eventi connessi alla soppressione degli ordini religiosi e dell'incameramento dei loro patrimoni fondiari, monumentali, artistici, librari e archivistici da parte dello Stato, la comunità camaldolese si disperde per riaggregarsi a fine Ottocento riprendendo possesso del monastero di Fontebuona e dell'eremo di Camaldoli.
Alle comunità eremitiche maschili si affianca verso la fine del secolo XI la prima comunità camaldolese femminile di S. Pietro di Luco in Mugello (Toscana) per iniziativa di Rodolfo, IV priore generale del'Eremo di Camaldoli.
Le comunità femminili sono assai meno studiate di quelle maschili: in Italia la più antica e attiva ai giorni nostri è quella del Monastero di S. Giovanni Evangelista in Pratovecchio (Arezzo) la cui fondazione risale al secolo XII, con dotazioni patrimoniali donate dalla famiglia dei conti Guidi.
La presenza camaldolese in Europa è rilevabile, oltre che in Italia, nelle seguenti aree: Francia, Polonia, Ungheria, Austria. Ai giorni nostri le comunità camaldolesi extraeuropee sono situate nei seguenti Paesi: Stati Uniti, India, Tanzania e Brasile
2006-08-30 09:03:42
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answer #4
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answered by donne_tabu 2
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