Assolutamente no...chi ha detto che un buon genitore fa sempre il meglio per i propri figli..poi con queste religioni non si capisce più niente...i testimoni di Geova fanno morire un figlio perché la loro religione non permette di ricevere sangue..menomale che ci sono i magistrati a decidere..i musulmani ammazzano i figli se si innamorano di una persona che non fa parte della loro religione...le tribù africane attuano l'infibulazione...altri la stiratura del seno...ma stiamo scherzando?
2006-08-30 08:32:00
·
answer #1
·
answered by carolina c 5
·
0⤊
0⤋
certo che si può; è normale, specialmente con le argomentazioni che hai posto tu... col tempo se si è riusciti ad inculcare abbastanza "libero arbitrio" nell'elemento allora questi trovarà la sua strada;
2006-08-30 15:49:32
·
answer #2
·
answered by ĺĮ Ćąħę §ĉŕėđїţåţө (74) 3
·
1⤊
0⤋
I figli nn sono a proprio uso e consumo, ma individui a se. E' vero ke quando li cresciamo tendiamo a trasmettere i n/s piaceri e il n/s modo di fare...ma quello ke un genitore responsabile deve veramente riuscire di fare è aiutarli a sviluppare la " loro vita " nn le n/s convinzioni. Dovranno essere loro a decidere quando saranno in grado, e nn solo alla maggiore età, se seguire i n/s passi, e questo ovviamente ci farà piacere, o intraprendere un altra strada: e questo ci deve far piacere xkè l'importante è vederli sereni e tranquilli con la gioia di vivere. Auguri e ciao
2006-08-31 04:33:08
·
answer #3
·
answered by Sil125 1
·
0⤊
0⤋
non è giusto.. vorrei vedere io una donna vegetariana, quando rimane incinta è ha mille voglie cosa fa??
2006-08-30 15:37:44
·
answer #4
·
answered by Melodye 5
·
0⤊
0⤋
Quelli genitori/testimoni di Geova, vegetariani/ sono convinti di fare una cosa utile e giusta per loro figli, perche loro vivendo secondo questi regole stanno bene. Pero, dovrebbero far crescere i figli e dare la possibilita di scegliere liberamente della loro vita, senza essere condizionati.
2006-08-30 15:35:50
·
answer #5
·
answered by Anonymous
·
0⤊
0⤋
purtroppo finchè non si raggiunge la maggiore età si è vincolati dal volere dei genitori..anche se in casi stremi altri possono denunciare alle autorità gli eventi..solo che li poi sorgono altri problemi.
Io penso che al di la della religione o della cultura ognuno dovrebbe essere libero di scegliere la propria strada
2006-08-30 15:29:24
·
answer #6
·
answered by mamiya_20381 2
·
0⤊
0⤋
no nn è giusto
2006-08-30 15:28:08
·
answer #7
·
answered by Vito88 2
·
0⤊
0⤋
Essere genitori e' gia' difficile ,ma le convinzioni dovrebbero essere messe in discussione, quando in gioco c'e la vita dei propri figli...come puoi negare una trasfusione solo perche' la religione di geova te lo vieta?Vale meno la vita di tuo figlio?????
2006-08-30 15:28:00
·
answer #8
·
answered by mammagiulia 3
·
0⤊
0⤋
La tua è una domanda che presupporrebbe una risposta molto complessa. La si potrebbe anche formulare in quest'altro modo: chi ha diritto a educare gli esseri che vengono alla vita; i genitori, lo stato, oppure, chi altro?
Dal punto di vista naturale, non c'è dubbio che tale responsabilità è in capo ai genitori. Tuttavia possono esserci casi in cui ciò non è possibile, perché i genitori non ne sono capaci oppure degni (violenze sui figli, situazioni di grande degarado, ecc.) . In questi casi è davvero un problema. Lo Stato, quando interviene, raramente interviene in modo da tutelare realmente la posizione dei minori. Dunque, cosa fare?
In questo momento (io che sono un papà) mi metto dalla parte dei figli e guardo la cosa come penso dovrebbe essere correttamente vista da un figlio.
All'interno della relazione genitori-figli ci deve essere, come in tutte le relazioni, reciproco rispetto. Rispetto per il corpo, per le aspirazioni, per i bisogni reciproci. Il rispetto pressupone la possibilità di parlare dei problemi e di discuterne insieme. Spesso ciò comporta, specie a certe età dei ragazzi, anche dei oiccoli grandi scontri; ma una casa deve essere chiara: l'atteggiamento dei genitori dovrebbe essere sempre rivolto comunque alla tutela dei figli, anche quando sono costretti (e lo devono fare) a dire no. Se siamo fuori da questi ambiti, e in nessun modo si riesce a ottenere rispetto e considerazione, allora è giusto (direi necessario e indispensabile) che il figlio cerchi aiuto presso le associazioni a ciò preposte (telefono azzurro, parrocchia se disponibile) oppure presso persone di grande onestà e disponibilità oppure, in ultima analisi allo Stato e ai suoi rappresentanti.
Tu concludi chiedendo: qualcuno dovrebbe vigilare?
La risposta è che c'è chi dovrebbe vigilare.
Ma il problema è che non esistono funzioni dello Stato che non siano esplicate in concreto dalle persone; e se le cose funzionano bene oppure meno bene questo dipende molto spesso dalle singole persone e dall'impegno che queste mettono nel loro lavoro.
2006-08-30 15:51:30
·
answer #9
·
answered by ominda 5
·
0⤊
1⤋
In caso di pericolo grave per la salute di un bambino i medici si possono rivolgere alla Procura per la sospensione temporanea della "patria potestà", cioè possono imporre terapie di urgenza contro il volere dei genitori. In realtà è raro che si arrivi a questi punti perchè di solito con l'informazione e la persuasione si ottiene una modifica del comportamento. I problemi più grandi si incontrano proprio nei confronti delle abitudini quotidiane (Vegan, opposizione alle vaccinazioni ecc.)
2006-08-30 15:43:55
·
answer #10
·
answered by fenice51 2
·
0⤊
1⤋