English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

Nell'odierno panorama culturale, l'omosessualità maschile, sdoganata dall'area dei tabù, ammicca dai cartelloni pubblicitari e dagli spot televisivi, viene gridata nei gay pride, ma viene sottaciuta nella sua dimensione di sofferenza individuale. E' nota la crisi dell'identità maschile e la crescente incertezza della definizione di"genere sessuale", ma prevale lo stereotipo politically correct per cui bisogna vivere e accettare serenamente il proprio essere gay. Il malessere legato alla percezione della propria omosessualità è poco riconosciuto e considerato non tanto una drammatica incognita interiore, ma il risultato di una chiusura moralistica-religiosa della società. Chi si prodiga a difendere i "diritti"degli omosessuali, in realtà opera verso di loro una spregiudicata azione di indifferenza e cinismo, mascherata sotto le mentite spoglie della comprensione e della solidarietà. Favorire o assecondare lo stato di omosessualità, non è certo volere o fare il bene "dell'altro", a meno che si abbia voglia di scherzare, raccontando la favoletta che l’amore sterile tra omosessuali generi qualcosa di buono. Se veramente si avessero a cuore gli omosessuali dovremmo indicare vie e soluzioni meno ipocrite . Alcune risposte stanno arrivando dalla psicologia cosiddetta "ricostitutiva", basata sugli studi empirici della identità sessuale. Autorevoli psicologi che da anni lavorano in questo campo possono documentare numerose "guarigioni"di persone gay che hanno iniziato una terapia psicanalitica seria, e sono completamente usciti dal tunnel di una personalità incompiuta (vera radice dell'omosessualità). Certo, per gli omosessuali il primo passo da fare sarà gettare alle ortiche le bandiere ideologiche dell’orgoglio gay e riconoscere umilmente e senza complessi il proprio bisogno d'aiuto. La società invece, dovrebbe avere il coraggio di infrangere il luogo comune imposto dai media, secondo cui bisognerebbe arrendersi al fatto che omosessuali si nasce. Il problema dell'omosessualità non si affronta, ne demonizzando, ne assecondando, ma tentando il recupero, liberamente e senza costrizioni.
Gianni.Toffali@inwind.it Verona

2006-08-29 01:46:20 · 22 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Società e culture - Altro

22 risposte

Il DNA dice io sono Uomo e lei Donna.
La Chiesa dice " vi dichiaro marito e moglie".
Il resto sono pareri personali.
Le risposte che ho letto sono per la maggior parte superficiali e estremistiche.
Se non si riesce a discutere seriamente su cose così delicate allora è meglio non porre queste domande.
Mi piacerebbe che le gentili utenti capiscano che i genitori fanno di tutto per crescere i loro figli nel migliore dei modi, dandogli amore e dandoglielo nell'unico modo che conoscono cioè con la famiglia.
Anche gli omosessuali hanno ricevuto lo stesso amore dai genitori ma dovete chiedervi seriamente: se foste stati adottati e scopriste che tutti gli altri hanno un padre e una madre mentre voi no, come reagireste? probabilmente pensereste che gli altri sono malati, che gli uomini stanno con gli uomini perchè per tutta la loro vita è questo che hanno visto.
E questo non è seguire una propria tendenza sessuale ma è forzarla attraverso una visione diversa da quella che i genitori di Frilla oppure Mafalda hanno dato alle loro figlie.
Quindi ora ditemi: sbaglio ad amare un figlio e a sognare un giorno che abbia una moglie che lo ami?
Non c'è nessun astio !
Ma è veramente questo quello che volete per vostro/a figlia?

2006-08-29 11:39:38 · answer #1 · answered by drivepassion 2 · 0 1

Io sono assolutamente certa che si possa guarire dall'ignoranza.
E' un processo lungo e faticoso, ma dà grandi soddisfazioni e aiuta a non dire corbellerie!

2006-08-29 01:57:44 · answer #2 · answered by mafalda 2 · 6 0

come nascondere dietro tanti paroloni, la propria intolleranza nei confronti del 'diverso'.
Credo che tu abbia paura.. mi spiace che tu sia vittima di te stesso e delle tue chiusure mentali.
Anzi.. forse sei proprio tu il primo ad essere gay ed a non volerlo ammettere neppure a te stesso.. quindi ti nascondi dietro l'idea della malattia; quando invece dovresti riconoscere che essere gay, nel 90 % dei casi, è un tratto genetico, come essere mori o biondi.

2006-08-29 01:57:44 · answer #3 · answered by Anonymous · 2 0

...non è mica una malattia...

2006-08-29 01:52:00 · answer #4 · answered by brando7brando 4 · 3 1

caro psicomane dei miei stivali, nascosto da paroloni sicuramente più grandi del tuo cervello... noto in te uno stato di ignoranza molto avanzato e mi sento offesa da queste tue parole.. ma poi capisco che all'ignoranza non ce limite... essere gay non è essere malati, non tutti igay sono uguali, non sempre ci si nasce e caro mio quando subentra una cosa chiamata amore, e non so se sai che roba è... non ci sono regole ne limiti..

2006-08-29 07:08:55 · answer #5 · answered by Anonymous · 1 0

In un paese a crescita demografica molto vicina allo zero se si parla di amore sterile si deve intendere soprattutto quello della maggioranza eterosessuale,no? Non mi dire che ogni volta che trombi lo fai per riprodurre come vorrebbe mamma Chiesa, che fra l'altro con la sua sessuofobia é causa delle peggiori turbe psichiche, i preti pedofili per esempio, molto più numerosi di quanto le cronache non rivelino.Per quanto riguarda la "malattia" ho visto coi miei occhi cani, scimmie e buoi omosessuali, non erano forse orgogliosi del loro stato, e probabilmente erano bisex,certo non credo soffrissero di turbe della personalità.Da maschio quale sono mi ripugna l'idea di far sesso con un uomo, da uomo accetto e comprendo ed eventualmente stimo i miei simili a prescindere dai loro gusti sessuali

2006-08-29 02:31:23 · answer #6 · answered by mogiotta55 4 · 1 0

Hai fatto un sacco di citazioni ed un domandone lungo lungo assolutamente inutile, l'omosessualita non è una malattia dunque cosa centra se si può guarire. Lo psicologo serve a te che hai questi pregiudizi non a l'omosessuale se è contento della sua diversità e si è accettato, lo psicologo serve ai repressi, ed ho veramente il dubbio che tu lo sia

2006-08-29 02:16:47 · answer #7 · answered by camilla viola 7 · 1 0

Che massa di idiozie, tutti i gay che conosco sono perfettamente a proprio agio con la propria situazione. Essere gay non è una malattia, può essere traumatico all'inizio, ma solo perché cresciamo in una società che non ha ancora accettato pienamente le diversità, cosa che una domanda come la tua certifica pienamente.

2006-08-29 02:01:54 · answer #8 · answered by Anonymous · 1 0

L'omosessualità non è una malattia, ma una tendenza sessuale. Ergo, non se ne può "guarire"...

2006-08-29 01:59:56 · answer #9 · answered by elly 6 · 1 0

Non si puo' guarire in quanto non è una malatia...
Se comunque fosse possibile guarirne io rofiuterei di guarirne... Cis to bene cosi ene sono felice e non ho nessun problema...
E a chi mi chiede "ma ci hai provato con una ragazza? guarda e bellissimo... " rispondo sempre "ci hai mai provato con una persona del tuo stesso sesso?"
Tornando a quanto hai scritto... da gay ti dico... mi sembra che tu abbia scritto un monte di cavolate stile psicologo anni '80...

2006-08-29 01:55:47 · answer #10 · answered by stream1980 2 · 2 1

non è una malattia...e mi sconvolge ogni volta di più vedere gente che li tratta come appestati...chi siamo noi per dire cosa è la normalità e cosa no...secondo voi allora è molto meglio di loro la gente "normale" che violenta e stupra....sinceramente preferirei che mio figlio fosse omosessuale invece che un maniaco o un drogato!!!

2006-08-29 01:55:23 · answer #11 · answered by Dady 3 · 2 1

fedest.com, questions and answers