E' un libro che ho letto diversi anni fa ma che mi aveva molto colpito, è un opera letteraria di stampo psicoanalitico.
La storia è più o meno questa:
Zeno Cosini, il protagonista del romanzo, invitato a farlo dal proprio psicanalista, si cimenta nella stesura di un memoriale, una confessione autobiografica a scopo terapeutico.
Il medico indignato dal comportamento di Zeno, che è soprattutto un inetto malato immaginario, minaccerà di pubblicare il suo diario-memoriale e lo descriverà come un essere inaffidabile e falso nella lettera che fa da prefazione al romanzo.
Prima della morte del genitore, Zeno riceve da questi uno schiaffo che non saprà mai spiegare se dovuto all’incoscienza della malattia o alla volontà del padre di punirlo. L’insicurezza lo porterà ad attaccarsi ad una figura paterna sostitutiva e indispensabile, quella di Giovanni Malfenti, abile uomo d’affari, che Zeno adotterà come padre-suocero, sposando una delle sue figlie.
La vita di Zeno è un’incessante corsa verso quella che crede essere la vera esistenza, «la salute»: egli è convinto che ogni suo male derivi dalla malattia e che, se riuscirà a smettere di fumare, tutto cambierà. I tentativi di astenersi dall’accendere una sigaretta, oltre che vani, sono lo sforzo inutile di raggiungere la posizione di buon marito, buon padre, ottimo uomo d’affari, che il protagonista ritiene vincenti nella vita. Ad osservare le azioni di Zeno, da lui stesso narrate lungo le pagine del monologo, ci si accorge di come esse siano, a tratti, guidate da quelli che si usano catalogare come "lapsus freudiani".
Zeno avrebbe desiderato sposare Ada, la sorella più bella tra le figlie di Malfenti ma, rifiutato da essa per la propria goffaggine, si rivolge ad Alberta, la sorella minore. Respinto per la seconda volta, giunge a chiedere impulsivamente la mano di Augusta, la più brutta di tutte.
In occasione del funerale di Guido Speier, s’intravede ancora galleggiare fra le righe l’inconscio di Zeno: il protagonista sbaglia corteo funebre tradendo, così, i veri sentimenti d’odio per il cognato.
Zeno affianca ad Augusta la figura di una giovane donna povera, Carla, con la quale sembra avere un rapporto più da padre che da amante. La singolare storia extraconiugale finisce, poi, col rovinarsi a causa dei continui sensi di colpa di Zeno che viene inevitabilmente abbandonato e tradito.
Quando rifiuta la diagnosi medica che lo vuole vittima del complesso edipico, Zeno subisce una sorta di trasformazione; s’accorge d’essere sano e conclude con una visione apocalittica in cui l’uomo, appare l’artefice di un disfacimento cosmico che sconvolgerà la terra, lasciando però spazio, a un’utopistica, "sana" rinascita del mondo.
2006-08-25 07:17:34
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answer #1
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answered by elival64 6
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Un consiglio..leggilo!! ^___^
..giuro che questa è l'ultima sigaretta... ^_-
2006-08-25 17:48:40
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answer #2
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answered by Shoutsuki 2
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ne ho letto dei pezzi a scuola xò mi ricordo poco...sorry..
2006-08-25 14:15:21
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answer #3
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answered by eka 3
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Io tanti anni fa....
Mi è moto piaciuto.
Le suggestioni dell'opoera sono essenzialemnte due:
una - di carattere stiistico - riguarda il monologo interiore (mutuato da Joyce, L'Ulisse);
l'altra - di carattere storico antropologico: la crisi della borghesia alla fine del secolo scorso (vd., tra gli altri, ritratto di un artista da salinbanco di J. Starobinsk)
Sono entrambi argomenti molto suggestivi da approfondire....
Ciaoi
2006-08-25 12:53:17
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answer #4
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answered by Anonymous
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bello, quando lo devi leggere a scuola non lo fai mai e se lo fai non lo fai sicuramente con lo spirito giusto, ma leggendolo qualche tempo dopo lo apprezzi perchè è davvero un bel libro.
2006-08-28 07:20:33
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answer #5
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answered by Anonymous
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io ho finito di leggerlo qualche settimana fa, a me è piaciuto tanto...è una specie di diario di zeno, nel quale racconta i vari tentativi per smettere di fumare, la morte del padre, il suo matrimonio, l'amante e il lavoro con il cognato...leggilo è davvero bello!
2006-08-28 06:16:22
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answer #6
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answered by RobyB. 2
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Io l'ho letto ormai tanti anni fa, ma lo ricordo con molto piacere. Dovevo leggerlo per la scuola e ne sono rimasto piacevolmente colpito. Ricco di ironia nell'indagine della psiche del protagonista.
2006-08-27 05:47:10
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answer #7
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answered by asino_di_buridano 2
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L'ho letto due volte e mi è piaciuto moltissimo. Inoltre hanno fatto anche un film del libro. Meglio perà il libro del film, come sempre.
2006-08-26 15:55:32
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answer #8
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answered by Irene N 5
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ciao.... io l'ho letto all'incirca 5 o 6 volte... è uno dei miei libri preferiti... ogni tanto mi viene voglia di riprenderlo in mano e di rileggerlo... anzi, adesso che ci penso è da un pò che non lo faccio... quasi quasi...buona lettura... sono sicura che ti piacerà...
2006-08-25 14:15:48
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answer #9
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answered by Anonymous
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Io qualche annetto fa, ed ho voglia di rileggerlo..."La vita non é nè bella, nè brutta: é originale". Vorrei ricordarmelo più sovente!
2006-08-25 13:01:17
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answer #10
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answered by nickcarraway 4
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