Considerato il livello di violenza raggiunto dalla cronaca quotidiana, io mi aspetto un plebiscito di no; altrimenti, bisogna rifondare, urgentemente, le fondamenta della convivenza umana (e ciò a qualsiasi latitudine e in ogni cultura).
2006-08-23
05:52:01
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13 risposte
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inviata da
ominda
5
in
Scienze sociali
➔ Sociologia
Ovviamente la mia intenzione non era quella di infastidire chi vive tranquillo la propria situazione (ed io la vivo); tuttavia mi immagino il dramma che stanno vivendo quelle tante famiglie che subiscono e vivono episodi di violenza e ho profondo rispetto per loro. Quando poi dico coscientemente, intendo dire senza motivazione alcuna. Personalmente condivido la posizione di un padre milanese che oltre vent'anni fa, quando violentarono e uccisero il suo bambino dichiarò più o meno: io sono cristiano, ma se fossi potuto intervenire nel momento in cui quell'uomo abusava di mio figlio, sarei arrivato ad ucciderlo per difendere il bambino. Ma ora, a distanza di giorni, c'è solo dolore e sgomento. Alla violenza si viene educati. Una persona che non è stata educata alla violenza molto difficilmente riuscirebbe a metterla in atto. Cosa educa alla violenza: ingiustizia sociale, degrado, terrorismo, guerra, addestramento specifico, film, musica e programmi violenti, che disprezzano la vita, ecc
2006-08-23
11:33:08 ·
update #1