Si tende a identificare la metafisica con una riflessione astratta, che solo per approssimazione si riferisce ai valori eterni della spiritualità C'è da dire che la nascita della parola "metafisica" non può essere considerata casuale, indicando banalmente la serie dei libri aristotelici collocati "dopo la fisica" - metà tà physikè. La parola Metafisica deriva dalla contrazione di metà tà physikè in metà physikè, ma, secondo un'etimologia più valida, può significare anche "oltre fisica", termine che anticamente riguardava la scienza della natura. Il fine di ogni metafisica è il superamento della realtà sensibile, quella che apprendiamo vivendo. Per metafisica deve intendersi qualcosa di più vasto della "dottrina delle cause" o filosofia prima, come del resto presupposto dal significato autentico del termine.
Il pensiero metafisico, caduto nell'oblio ma mai del tutto abolito, deve riguadagnare in futuro la perduta dignità, che adesso sembra lontana, principalmente in virtù dell'arroganza della cosiddetta scienza ufficiale, avente in primo luogo un valore "utilitaristico", non raggiunge quell'approfondimento teorico ed esistenziale prerogativa della metafisica, disciplina che riassume i temi principali della ricerca filosofica.
Per Metafisica non s'intende solo la branchia del pensiero nota con questo nome, ma anche quella che viene comunemente chiamata scienza sacra e la filosofia perenne, una riflessione eterna perché basata su valori trascendenti, concetto radicato sul terreno della Tradizione .
Metafisica è quel tipo di conoscenza universale che prescinde dal punto di vista delle scienze esatte.
Il pensiero metafisico si fonda sull'intuizione come facoltà immediata della coscienza, una modalità conoscitiva che non è al di sopra né al di sotto della razionalità, ma oltre. non è quindi una semplice scienza, ma un modello di conoscenza che si applica ai fondamenti dell'essere, a principi di ordine spirituale che richiedono un'attenzione pura, non inficiata dalla comune esperienza del mondo.
L'ambito delle diverse Scienze della Natura è sempre vincolato al contatto immediato con le cose, mentre oggetto della metafisica è la conoscenza dell'universale. Un dominio sconfinato, che si radica sul terreno dello spirito e delle sue esigenze.
La metafisica si pone come obiettivo la riflessione intorno alle ultime verità, al problema delle cause della realtà, e a concetti piuttosto emblematici, come essere, divenire, etc. tutti aspetti che, coinvolgendo il significato autentico dell'esistenza e dello stare-al-mondo, rendono effettivamente la metafisica un sapere superiore perché radicato sulla centralità dei valori spirituali, costitutivi dell'identità dell'uomo.
L'innegabile saggezza della riflessione metafisica la differenzia da altri saperi, rinviando a quella cultura tradizionale ma della quale esprime i contenuti universali. La metafisica rinvia a quella cultura pre-filosofica che a sua volta si collega al Mondo della Tradizione, esprimendone l'universalità.
I principi metafisici individuano una dimensione ultima, che oltrepassa il confine dei cinque sensi, e in quanto tali rivelano una profonda affinità con la concezione spirituale tradizionale.
La Metafisica incarna il pensiero della Tradizione nel suo comprendere e allo stesso tempo superare le leggi della realtà, e come questa riflessione originaria influenza il piano etico, sulla base della constatazione di un dominante senso dell'essere, che ci induce alla scelta di una condotta conforme a valori supremi, di carattere spirituale.
L'essenza, il cuore della metafisica risiede sul primato dello spirito sulla materia, che determina una certa visione del mondo e della vita.
2006-08-22 21:55:58
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answer #1
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answered by Anna Lisa 3
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non è necessario spendere tante parole per definire cosa sia la Metafisica.
La metafisica è semplicemente quel ramo della filosofia che si occupa di studiare la realtà nei suoi valori universali, al di là della conoscenza sensibile.
2006-08-22 22:16:43
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answer #2
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answered by essebi6802 4
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In origine il termine metafisica designava la serie dei testi che, nell'ordinamento dato agli scritti di Aristotele, venivano "dopo" quelle opere denominate Fisica. La tematica che Aristotele ha affrontato in quella serie di testi veniva detta Filosofia prima.
Nel tempo il termine acquistò il significato di "oltre" le questioni della sfera fisica, fino a divenire "scienza del reale in sé, considerato di là dalle apparenze sensibili immediate". Sotto questa prospettiva, la metafisica ha una sua superiorità rispetto alle altre espressioni conoscitive. Al di sopra delle varie scienze del finito, che si occupano delle relazioni parziali, fenomeniche e incomplete dell'essere, v'è la scienza della Realtà in sé.
La metafisica è la scienza dell`aseità" (proprietà di un essere che ha in sé la ragione e il fine della propria esistenza); mentre la fisica è la scienza dell"'abalietà" (proprietà di un essere che trova in altro la ragione della propria esistenza).
Potremo ancora dire che la fisica s'interessa del relativo-contingente, il quale dipende da altro, mentre la metafisica s'interessa di ciò che è o dell'Assoluto, in quanto poggia in se stesso, con se stesso e per se stesso" .
Il termine "assoluto" significa, etimologicamente, quello che è libero da relazioni; nella metafisica Advaita si parla di a-sparsa (= senza relazioni).
2006-08-23 05:10:17
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answer #3
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answered by xxx 2
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Metafisica: Ramo della filosofia che indaga la natura dell'essere. Generalmente la metafisica si suddivide in due discipline: l'ontologia, che si cura di determinare quali e quante specie distinte di entità popolino l'universo, e la metafisica propriamente detta, che si preoccupa di descrivere i tratti universali dell'essere, quelli cioè che definiscono complessivamente la realtà e che – si presume – caratterizzerebbero ogni possibile universo.
2006-08-23 02:39:20
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answer #4
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answered by Arata86 3
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Tutto ciò che sfugge alla logica e alla razionalità, che non è misurabile ne dimostrabile...credo
Ciao!
2006-08-22 22:53:23
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answer #5
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answered by Pollon 6
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te lo dice la composizione della parola stessa, sebbene non conosco il greco tale parola italiana deriva da due parole del greco META e FISICA quello che è fisico e quindi naturale, logico, comprensibile e quello che è appunto, con l'aggiunta di META,non naturale, innaturale, non comprensibile e quindì è METAFISICO, come I FANTASMI, che sono appunto entità metafisiche, CHIARO?
2006-08-22 22:35:22
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answer #6
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answered by pippinociccino 2
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Essenzialmente due parole: Meta e Fisica. Meta significa cambiamento, trasformazione e l'al di là. Fisica è la scienza che tratta le proprietà, i cambiamenti, le interazioni, ecc., della sostanza e dell'energia.
La metafisica quindi, esamina le cose al di là della materia e dell'energia. Fa pure riferimento a quel ramo della filosofia che cerca di spiegare la natura dell'essere, della realtà e la filosofia speculativa in generale.
http://www.riflessioni.it/enciclopedia/metafisi.htm
http://www.google.it/search?hl=it&q=metafisica&meta=lr%3Dlang_it
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2006-08-22 22:29:46
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answer #7
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answered by ღMiss Lillyღ 5
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La Metafisica è l’altro grande contributo all’arte europea che provenne dall’Italia, nel periodo delle avanguardie storiche. Per la sua palese figuratività , esente da qualsiasi innovazione del linguaggio pittorico, la Metafisica è da alcuni esclusa dal contesto vero e proprio delle avanguardie. Essa, tuttavia, fornì importanti elementi per la nascita di quella che viene considerata l’ultima tra le avanguardie: il Surrealismo.
Protagonista ed inventore di questo stile fu Giorgio De Chirico. Iniziò a fare pittura metafisica già nel 1909, anno di nascita del futurismo. Ma rispetto a quest’ultimo movimento, la metafisica si colloca decisamente agli antipodi. Nel futurismo è tutto dinamismo e velocità ; nella metafisica predomina la stasi più immobile. Non solo non c’è la velocità , ma tutto sembra congelarsi in un istante senza tempo, dove le cose e gli spazi si pietrificano per sempre. Il futurismo vuol rendere l’arte un grido alto e possente; nella metafisica predomina invece la dimensione del silenzio più assoluto. Il futurismo vuole totalmente rinnovare il linguaggio pittorico; la metafisica si affida invece agli strumenti più tradizionali della pittura: soprattutto la prospettiva.
Si potrebbe pensare che la metafisica sia alla fine solo un movimento di retroguardia fermo a posizioni accademiche. Ed invece riesce a trasmettere messaggi totalmente nuovi, la cui carica di suggestione è immediata ed evidente. Le atmosfere magiche ed enigmatiche dei quadri di De Chirico colpiscono proprio per l’apparente semplicità di ciò che mostrano. Ed invece le sue immagini mostrano una realtà che solo apparentemente assomiglia a quella che noi conosciamo dalla nostra esperienza. Uno sguardo più attento ci mostra che la luce è irreale e colora gli oggetti e il cielo di tinte innaturali. La prospettiva, che sembrava costruire uno spazio geometricamente plausibile, è invece quasi sempre volutamente deformata, così che lo spazio acquista un aspetto inedito. Le scene urbane, che sono protagoniste indiscusse di questi quadri, hanno un aspetto dilatato e vuoto. In esse predomina l’assenza di vita e il silenzio più assoluto. Le rappresentazioni di De Chirico superano la realtà , andando in qualche modo «oltre». Ci mostrano una nuova dimensione del reale. Da ciò il termine «metafisica» usata per definirla. Le immagini di De Chirico sono il contesto ultimo a cui può pervenire la realtà creata dal nostro vivere.
La Metafisica, come movimento dichiarato, sorse solo nel 1917, a Ferrara, dall’incontro tra De Chirico e Carlo Carrà . Quest’ultimo proveniva dalle file del futurismo, ma se ne era progressivamente distaccato. L’incontro con De Chirico lo convinse al recupero della figura e all’esplorazione di quel mondo arcaico e fisso che caratterizza la pittura metafisica di De Chirico. Alla metafisica si convertì anche Giorgio Morandi, che nella purezza e severità delle immagini metafische trovò la sua cifra stilistica più personale. Alla metafisica aderirono, seppure a tratti, altri pittori italiani, tra cui Alberto Savinio, fratello di De Chirico, Filippo De Pisis, Mario Sironi e Felice Casorati.
Nel 1921 il gruppo della Metafisica era già sciolto, dato che la maggior parte dei suoi protagonisti si erano aggregati intorno alla corrente di Valori Plastici. Ma la pittura metafisica di fatto non scomparve, restando una cifra di fondo, molto riconoscibile, di Giorgio De Chirico e di molti degli artisti che avevano condiviso la sua esperienza.
2006-08-22 22:27:30
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answer #8
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answered by Anonymous
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CHE SAPPIA IO è LA SCIENZA CHE STUDIA TUTTO CIò CHE VA AL DI Là DELLA FISICA. POI NON SO. NON AIUTA MOLTO. MEGLIO SEMPRE CONSULTARE IL GARZANTI
2006-08-22 22:21:48
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answer #9
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answered by kOKKI 2
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troppo semplice cercarla sui dizionari......la metafisica non è altro che una parola chiave che usavano nel passato le popolazioni caraibiche. Meta stava ad indicare appunto la meta, il punto di arrivo, mentre Fisica o meglio Fisìca (così veniva chiamata), non era altro che una piccola isoletta, forse la più piccola isoletta caraibica......in essa venivano custoditi tesori di inestimabile valore.......
2006-08-22 22:16:24
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answer #10
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answered by Garbuglio 2
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C'è una sola risposta: la metafisica è DE CHIRICO.
2006-08-22 22:15:41
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answer #11
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answered by Envy 2
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