come diceva il grande marx:finche'il denaro non sara'distribuito in egual modo,le guerre non cesseranno di esserci!aveva ragione,in quanto egli definiva l'economia come il filo rosso del mondo e proprio da qui nascono tutte ste guerre...
2006-08-21 09:27:20
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answer #1
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answered by Anonymous
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questa è una domanda alla quale non ha senso dare risposte come si potrebbe fare con quesiti -per esempio- matematici, o dubbi grammaticali o simili: è chiaro che è fondamentale il punto di vista.
ciò premesso, mi sento di consigliarti alcune fonti che secondo me -pur con approcci molto diversi- consentono di affrontare il tema in modi molto stimolanti:
Lefebvre, Abbandonare Marx? -Editori riuniti
M. Harris, Materialismo culturale, Feltrinelli
I. Wallerstein, Il capitalismo storico, Einaudi
idem, La scienza sociale: come sbarazzarsene, Il saggiatore
Costanzo Preve, tutte le opere, Vangelista e altri editori
per Preve, ne trovi parecchi saggi (nonchè riferimenti bibliografici più precisi) nel sito Kelebek
buona ricerca e buona lettura
2006-08-23 16:32:59
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answer #2
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answered by gualtierov2000 2
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Come tutti gli ideologi ha fatto solo danno.
Lo sapevi che Marx si faceva mantenere dagli amici perché non era capace d'alzare i quattrini per la sopravvivenza? Vale questo a spiegare il fatto che ce l'avesse tanto con il capitale, soprattutto quello per lui irraggiungibile?
Vai Marx! Sei tutti noi.
2006-08-22 22:43:10
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answer #3
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answered by francopit 2
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Marx aveva centrato il problema (lo sfruttamento dei proletari da parte di poki capitalisti), ma non la soluzione (non sarò mai daccordo sul fatto ke la proprietà privata è un furto: un uomo è libero se può essere proprietario. Nè ke la religione è l'oppio dei popoli ecc...).
Solo ke noi, da bravi occidentali, abbiamo fatto lo scarica barile: ci siamo dotati delle tutele di base per i lavoratori, dei sindacati (ke più sono potenti e meno sono adeguati), del periodo di maternità, della malattia della tutela dei minori dallo sfruttamento ecc....
E il barile lo abbiamo scaricato sul Terzo Mondo! O li andiamo a sfruttare a casa loro, avendo cura di metterci un bel dittatore ke mantenga il tenore di vità locale a livelli di povertà, in modo ke abbiamo sempre bisogno di lavorare per certe multinazionali a condizioni disumane; oppure li sfruttiamo in casa nostra x il minimo sindacabile, creando un malcontento tra i cittadini del posto ke vedono le occasioni di lavoro regalate al primo immigrato ke passa. Ciò genera i sentimenti xenofobi ke tutti conosciamo.
Così, a noi i sindacati, le associazioni dei consumatori, il telefono azzurro ecc.... . A loro il peso del nostro benessere e le forme di "follia collettiva" ke sfociano dalla miseria: guerre, massacri, odio generalizzato. Ovviamente, questo ci convincerà a disprezzarli di più e a dire ke sono dei selvaggi senza speranza, mantenuti dalla nostra generosa beneficenza: sbagliato, siamo noi i mantenuti!
Sul pensiero marxista: il punto debole è la sua origine. Il comunismo nasce come reazione al capitalismo, e come movimento di opposizione ha senso solo dove c'è il capitalismo e, di conseguenza, un proletariato da liberare.
Ma in Africa, x esempio, prima non c'erano i proletari, nè le classi sociali, quindi ad essa non era estendibile il concetto di rivoluzione proletaria. Quindi, dove finisce il capitalismo, finisce il comunismo.
Marx torna ad aver senso forse x la lotta contro la religione e alle superstizioni, eredità lasciatagli dall'Illuminismo, già fatta propria da Napoleone. Ma per questo bastano e avanzano i radicali, ke sono filo-americani. E' un bel casino!
2006-08-22 10:40:47
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answer #4
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answered by Super 3
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Di marx apprezzo solo l'occhio di riguardo per l'aspetto economico. Di fatto il capitalismo non è crollato: mentre il comunismo non è mai esistito. La realtà è che Marx è il Copernico dell'economia: non il Newton nè l'Einstein.
La rivoluzione russa è una storia di commovente povertà e spirito di un popolo. Nulla ha in comune con il pensiero di Marx.
L'imperialismo non si combatte a tavolino, e nemmeno la storia. Ricordo Kant nel trattato "Per la Pace Perpetua", riguardo al cosmopolitismo: la terra è di tutti. Ma si sbagliava. La terra non è di nessuno, e, come fino ad oggi, la terra diventa di chi se la prende. Così col denaro. Siamo tutti dei ladri, dall'infame al Berlusconi. Se è vero che un ricco non merita la sua ricchezza, non la merita neanche il povero. Noi ci possiamo permetter di far filosofia sul sangue dei millenni che ci precedono; rinnegarlo è da ipocriti, cambiarlo è da stupidi.
Vogliamo un passo avanti per la pace? Che ognuno cominci a fare quel che può. Quanti figli ancora vuole questo mondo da affamare?
Non è cambiando l'economia che si cambiano le persone. Un cambiamento avviene solo quando è maturo nella sua totalità. La Cina e Cuba fanno schifo. E sono i paesi che più si avvicinano al comunismo. Il mondo non è ancora pronto per la pace. Magari lo sarà, una volta sparite anche queste parole. Il problema del mondo? Non la povertà. La memoria.
2006-08-21 18:19:53
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answer #5
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answered by diogene_cinico 3
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Le opere di Marx non erano attuali nemmeno appena dopo la sua morte, tanto che lo stesso Lenin pensò bene di corregere ed integrare. E il suo compagno Engels non fu da meno, cominciò subito a fare correzioni. Grandi correzioni fece pure lo stesso Marx, il suo pensiero finale era diverso da quello iniziale.
Come ogni pensiero filosofico, si basa su una intuizione geniale, che poi applicata alla realtà in movimento può rivelarsi non attuale. Era attualissimo e valido il suo pensiero sul materialismo storico, nell'epoca in cui viveva, ed anche il suo pensiero politico, che procurò grandi vantaggi alle classi soggette, sfruttate all'inverosimile nell'800.
Se tutto il mondo del potere dell'epoca corse ai ripari, vuol dire che il suo pensiero politico era molto attuale e forte all'epoca. E se ancora oggi si combatte accanitamente il pensiero di marx, o ciò che ne sopravvive, vuol dire che in qualcosa ha colto il segno e mette in crisi le classi dominanti.
Ma per quanto riguarda il suo pensiero filosofico, tutto quel mondo di ragionamenti sulla dialettica hegeliana, il pensiero di questo Hegel, che sembra abbia rifondato il mondo, ma di cui noi tutti facciamo a meno, potremmo sicuramente definirla una delle tante balle da filosofi con la barba, dense di pensiero, perse nell'iperuranio, ma assolutamente inadatte a farci vivere meglio. Anzi, senza il pensiero Hegeliano e dei sui successori, Fichte, Marx e d altri fino agli Hegeliani italiani,si potevano risparmiare guerre e saremmo vissuti meglio. In fondo i filosofi dell'antichità greca avevano intuito tutto, e che un Herr Professor tedesco, preciso e maniacale, ci voglia insegnare la dialettica, bah, che ce frega?
A proposito, la barba di Marx si spiega bene. Avete mai provato a leggerlo? che noia, ragazzi
2006-08-21 14:56:38
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answer #6
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answered by casairta 4
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Quello Marxista era il sistema giusto. Purtroppo abbattere i muri dell'imperialismo non è così facile. dobbiamo arrivare alla fame per intravedere la strada di Marx che è quella che condivido di +.
Quello è il vero comunismo. Non quello Stalinista e Leninista!
2006-08-21 14:53:10
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answer #7
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answered by Anonymous
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non sono mai state attuali....solo utopia
Andrebbe tutto riveduto e corretto
2006-08-21 14:43:00
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answer #8
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answered by czalone 3
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