tutta la mia vita ho vissuto sempre in citta' dentro la mia camera dove ho dedicato tutta la mia vita alla libera riflessione ( ho studiato quanto dovevo studiare ma come lo volevo studiare io )
( ho avuto la fortuna che e' anche la mia sfortuna di usare la cultura come mezzo strumento di piacere spirituale = come strumento per rispondere a tutti i miei infiniti perche' ) ho piano piano preso posizione mia personale in tutto e piano piano ho elaborato la mia filosofia di vita '' l'edonismosociale'' ma non e' tanto questo quello di cui voglio parlare per chiarire la domanda che ho posto e' che ho premesso quanto scritto sopra perche' IO CHE VIVEVO IN CITTA' ( in una camera posta in un palazzo in citta' ) ho certe volte letto '' LA CITTA' E' UNA COLATA DI CEMENTO o NELLE CITTA' MANCA IL VERDE o NELLE CITTA' I RAGAZZINI NON HANNO PIU' DOVE GIOCARE ..... be sinceramente devo dire che io da ''cittadino'' queste cose le leggevo e elaboravo in un certo modo .... poi con la morte
2006-08-20
23:36:25
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12 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Scienze sociali
➔ Psicologia
di mia Madre ( per arresto cardiaco) avvenuto il 16 novembre 2005 da Palermo dove abitavo ( io abitavo nel mio studio) sono andato a vivere a torino da dove dgt ( esattamente a Givoletto E ANDANDO AL DUNQUE QUA STO VIVENDO QUELLE PAROLE CHE LEGGEVO si le vivo in modo diverso e da PRO CITTA' che ero ora sono diventato PRO CAMPAGNA SI perche' solo vivendo nel verde si puo' comprendere come le citta' attuali SONO DELLE VERE COLATE DI CEMENTO solo ora passando tra le strade delle citta' MI ACCORGO DI ESSERE IMMERSO NEL CEMENTO CEMENTO CEMENTO e solo vivendo in campagna MI SONO RESO CONTO CHE perdonate la mia totale sincerita' CI FANNO MANGIARE MER*A E invito chiunque a provare l'insalata VERA quella che cresce solo con acqua e terreno e poi quella che compriamo nei supermercati MA COME L'INSALATA TUTTO frutta pomodori ecc ecc PER CAPIRE CHE le citta' sono delle colate di cemento DISUMANE A TUTTI I LIVELLI
2006-08-20
23:41:49 ·
update #1
Quando vivevo in citta' ( nel mio studio) tra le tantissime ''cose'' che leggevo ho letto che negli anni 50 c'e' stata in italia la TOTALE FUGA DALLE CAMPAGNE E LA TRASFORMAZIONE DEI CONTADINI IN OPERAI E LA TRASFORMAZIONE DI CITTA' COME MILANO ECC ECC DA CITTA' VIVIBILI ( PIENI DI VERDE) A CITTA' INVIVIBILI queste cose che ho letto quando vivevo nel mio studio in citta' mi davano senzazioni totalmente diverse da quelle che vivo ora che vivo in campagna MI SPIEGO MEGLIO vivendo qua in campagna VEDO HO TOCCATO CON MANO CHE ci sono contadini che sono tornati a lavorare la terra ( con i nuovi mezzi ) e che vendono I LORO PRODOTTI PER STRADA e ho toccato con mano CHE QUELLO CHE CI VENDONO NEI SUPERMERCATI E' cibo mer*a ossia NON DEGNO DELL'UOMO RISPETTO AL CIBO CHE DERIVA DALLA TERRA DALL'ACQUA E DAL LAVORO e sfido chiunque abita in citta' a farsi una salsa di pomodoro con i pomodori che vendono al supermercato e un'altra con i pomodori che compra dai contadini COSI CAPISCE VIVE QUELLO CHE
2006-08-20
23:48:52 ·
update #2
IO STO DICENDO la prima e' salsa che non e' degna di essere mangiata da un essere umano L'ALTRA E' FELICITA' SI E' UN BENE REALIZZATO CON AMORE REALIZZATO PROVANDO PIACERE NEL REALIZZARLO E' UN BENE CHE APPORTA PIACERE A CHI LO CONSUMA e' un bene che chi lo realizza lo realizza come x se stesso IN SINTESI I PRODOTTI CHE CI VENDONO NEI SUPERMERCATI IN CITTA' sono beni che non ci apportano piacere = sono beni che non sono degni di noi esseri umani SONO BENI CHE LI consumiano e ci lasciano VUOTI secondo me perche' non hanno in se' amore E' COME CIBO X ROBOT CIBO INFELICE invece quello che compra chi come me vive in campagna e' cibo allegro che ti rallegra che ha amore in se che ti trasmette gioia di vivere piacere !!!
INSOMMA E' CIBO PER UOMINI NON PER ROBOT CIBO CHE HA IN SE' AMORE che e' l'amore = l'interesse = il piacere che ha il contadino di realizzarlo !!!
2006-08-20
23:54:14 ·
update #3
CONCLUDENDO invito chi ora lavora in citta' a prendere in considerazione UN RITORNO ALLA CAMPAGNA A TUTTI I LIVELLI ossia sia a livello di viverci sia a livello di lavorarci SI ESATTO AMICI e' arrivato il momento di VOLTARE LE SPALLE ALLE CITTA' E DI TORNARE A VIVERE CON I FRUTTI DELLA TERRA e' arrivato il momento CHE NOI CITTADINI da ciechi consumatori DIVENTIAMO PRODUTTORI si esatto LASCIATE LA CITTA' E cercate anche in affitto delle villette con del terreno QUESTO TERRENO se coltivato con amore vi fa' vivere con entrate non inferiori a quanto le fabbriche attualmente pagano un operaio
CREDETEMI SONO CERTO DI QUELLO CHE DICO e' arrivato il momento di passare dalle GABBIE DI CEMENTO IN VIALI DI CEMENTO PIENE DI GAS IRRESPIRABILE in case dove tutto e' amore si esatto DOVE L'AMBIENTE E' ANCORA UMANO E DOVE L'UOMO TORNA UOMO ossia chi lavora provando piacere nello svolgere il proprio lavoro insomma io sono convinto che avere un proprio terreno e veder nascere del pomodoro della frutta
2006-08-21
00:00:46 ·
update #4
e' altamente EMOZIONANTE e ci fa' tornare UOMINI ossia esseri che proviamo piacere spirituale nel fare = nello svolgere la nostra attivita' piacere spirituale nel vedere quello che realizziamo con la nostra attivita' E ESTASI SPIRITUALE nel vedere che quando vendiamo quello che abbiamo prodotto nel nostro terreno AI NOSTRI SIMILI loro gioiscono nel mangiare quello che noi gli abbiamo donato si donato perche' cio' che noi diamo anche in cambio di soldi CHE ABBIAMO CREATO CON AMORE E' DONARE E' APPUNTO DONARE PIACERE . Quindi concludendo W LA CAMPAGNA A TUTTI I LIVELLI /\/\ LE CITTA' ATTUALI COLATE DI CEMENTO DISUMANE CHE RENDONO DISUMANO L'UOMO che lo rendono robot ossia essere che svolge la sua attivita' non piu' da UOMO ossia provando piacere nello svolgere la sua attivita' MA DA INGRANAGGIO DI UN SISTEMA DISUMANO CHE HA APPUNTO SEDE NELLE CITTA' !!!
2006-08-21
00:04:51 ·
update #5
Campagna, all'aria aperta. Ciao Gian
2006-08-28 22:53:02
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answer #1
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answered by Anonymous
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mah... non credo che si debba scegliere per forza o città o campagna... si può optare per dei compromessi, tipo le periferie urbane...
2006-08-28 01:38:47
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answer #2
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answered by Renè 3
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Sono nata e vivo in una Milano (invivibilissima) che mi sta sempre più stretta. So casa intendi e, quando posso, scappo in mezzo ai boschi anche solo per fare una passeggiata e faccio scorte dai contadini. Quando vado al supermercato ho la sensazione di fare del male anche ai miei (loro non capiscono questo mio pensiero) ma non ho scelta. Nel mio piccolo mi sono creata un angolo di verde con molta fantasia ( fate, elfi, cascate ecc.) così sento meno l'oppressione del grigiore metropolitano. Non è molto lo so, ma fra un anno migrerò verso terre quasi incontaminate.
Ciao
2006-08-27 09:54:10
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answer #3
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answered by parsifal 4
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in campagna per vivere una vita a misura d'uomo .
2006-08-21 07:43:56
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answer #4
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answered by rosa c 2
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La scelta dipende da cosa uno cerca nella vita e a cosa è disposto a rinunciare.
Certo la città ti dà tante opportunità, tanti spunti, tanta cultura, tanti svaghi, ma forse la vita risulta più falsata, più eterodiretta.
Invece in campagna la vita è magari più semplice, ma più autentica.
Oggi però vivere in campagna non significa più fare il contadino come una volta.
E' soprattutto la nostra generazione che ritorna a desiderare la campagna perché non ha memoria delle condizioni di vita sacrificanti a cui sottostavano le persone di campagna solo cinquantanni fa. A quei tempi spostarsi in città voleva dire migliorare il proprio benessere soprattutto perché la città fino alla fine degli anni 70 offriva un lavoro sicuro.
Secondo me come al solito la via migliore sta nel mezzo e quindi in piccole città con buona qualità di vita, non troppo caotiche, ma che sono capaci di offrire nel loro piccolo tutta una serie di servizi.
2006-08-21 07:33:40
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answer #5
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answered by Anonymous
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effettivamente quello che dice edonistasociale è vero io abito vicino a givoletto e tutto acquisto dai nuovi contadini che producono quello che vendono con banchi davanti ai loro terreni beni prodotti con terra acqua e amore(lavoro fatto provando piacere nello svolgerlo p.s. scusa edo se copio alcune tue parole che io condivido totalmente )e effettivamente come sostiene edo questi nuovi contadini vivono con redditi maggiori di quelli offerti dalle fabbriche.
2006-08-21 07:22:50
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answer #6
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answered by Sunday 7
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io son nata e cresciuta a torino che è gia una città piena di verde. ma sono comunque fuggita in campagna e non tornerei mai indietro anche perchè negli ultimi anni a torino le strade erano diventate pericolose soprattutto verso il centro x non parlare di porta palazzo dove ormai dovevi chiedere permesso agli extracomunitari e abbassare la testa per non essere testimone dei loro traffici! w la campagna mille motivi.
2006-08-21 06:57:34
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answer #7
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answered by milena 3
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entrambi in alternanza...periodi troppo prolungati in un posto mi danno noia...
2006-08-21 06:51:58
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answer #8
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answered by monica23981 4
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io vivo in campagna... da un lato è bello xkè è tranquillo nn senti il rumore delle macchine quando ti svegli senti il canto degli uccellini... dall'altro invece è molto scomodo x ki come me nn ha anco la macchina e quindi x scendere dalle colline e andare in paese devi dipendere o da tua madre o da tuo padre... quando nevica devi aspettare 100 anni prima ke puliscano la strada e se nn hai le catene nn vai!!! dipende dai punti di vista! un bacio!
2006-08-21 06:46:49
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answer #9
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answered by marissa 4
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Meglio in campagna. Vicino alla cittá.
2006-08-21 06:46:28
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answer #10
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answered by Andrea Carlo 5
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