Il pensiero di Schopenhauer, il tal senso, puo essere letto nella sua opera "Metafisica dell'amore sessuale" in cui, dopo una lunga argomentazione, arriva alla conclusione che i centri del piacere sono stati messi dalla natua proprio nei genitali per rendere l'istinto sessuale il più potente in natura, altrimenti (è sempre lui che lo dice) nessun essere vivente sarebbe cosi malvagio da mettere al mondo un altro essere.
Per cui lo stato d'innamoramento non è altro che uno stratagemma della natura finalizzato alla perpetuazione della specie. Un'illusione.
l'individuo innamorato non appartiene più a se stesso ma alla specie. è soltanto uno strumento della specie per procreare.
E quando non è innamorato e attratto dall'atto sessuale per puro piacere, il che è sempre finalizzato, dalla natura, alla procreazione
La filosofia di Schopenhauer è pessimista, ma tuttaltro che campata in aria.
2006-08-19 19:47:13
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answer #1
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answered by orazio 3
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bah...credo che scopenhauer abbia attraversato un brutto momento quando gli passò per la testa una cosa del genere...se intendessimo solamente procreare sarebbe sufficiente un asettico atto sessuale. l'amore è qualcosa di incontrollabile, istintivo, un motore con una forza immensa...
2006-08-19 10:16:11
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answer #2
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answered by ₪djanma₪ [a man in the maze] 7
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Ma Hesse ha anche detto " la vita ha senso unicamente grazie all'amore, vale a dire: quanto più siamo capaci di amare e di donare noi stessi, tanto più significativa é la nostra vita".
2006-08-19 10:14:01
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answer #3
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answered by Anonymous
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L’amore è un sentimento "enigmatico", è il desiderio sensuale e l’unione asessuale.
2006-08-19 10:07:37
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answer #4
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answered by Anonymous
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eheheheh sei il solito tosto...bellissima domanda...e poi Shopenhauer...tosto, semplice e diretto uno dei filosofi preferiti dai giovani...ma non credo si possa rispondere alla tua domanda in termini filosofici, è solo trovando un assioma che l'amore si può concepire al di fuori della filosofia... e vediamo se il vecchio prof ci riesce.... allora per prima cosa bisogna definire l'amore.
Poi da dove si esprime e come si fa a riconoscerlo... e la risposta a tutto questo è "l'anima" quindi se io ti dimostro che l'uomo ha l'anima ho ragione io e perde Shopenhauer...
allora rispondimi tu:
Ha realtà ed evidenza ma non azione e forma. Può essere trasmessa ma non ricevuta.Può essere raggiunta ma non vista...ed esiste in se e attraverso se stessa...ha dato divinità agli dei e vita al mondo....
ecco rispondi tu a questa domanda e vedrai la risposta alla tua domanda..... mi sa che Shopenhauer ha preso una bella papera...l'amore c'è ed esiste perchè esiste l'anima! l'amore esiste non come evento procreativo ma come evento spirituale teso al miglioramento dell'essere umano quindi alla crescita della sua anima per questo l'amore è un suo prodotto in termini fisici e fisiologici... non esisterebbe solo se l'uomo non avesse l'anima(ohhh pure la donna altrimenti si perderebbe il meglio...) ma se rispondi alla mia domanda vedrai che la logica ti impone come rispsosta "L'ANIMA" quindi assiomaticamente ho ragione io
Shope 0 prof 1 palla al centro...
2006-08-19 10:37:07
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answer #5
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answered by fzx53 4
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Secondo me è da distinguere l'Amore dal Desiderio, così come è da distinguere la Riproduzione dalla Figliazione. Se si prende in considerazione solo quello che era l'Eros platonico ovvero quel desiderio possessivo e carnale quella passione dionisiaca che culmina nell'atto amoroso e lì si spegne in un'istinto quasi animalesco, se intendiamo quel desiderio non possiamo chiamarlo Amore, o meglio, possiamo chiamarlo amore e dobbiamo distinguerlo da quello che sempre Platone chiamava Agapè che è l'Amore spirituale che non si esaurisce né nell'atto amoroso né altrove ma non per questo meno passionale o intenso, un sentimento folle e geniale, divino ed irrazionale, più o meno assimilabile al "furor ero(t)ico" di Giordano Bruno. Il primo come ogni altro desiderio per Schopenauer è un'illusione ed è Male in quanto provoca sofferenza ed infelicità fin quando non lo si raggiunge, poi una volta raggiunto, il desiderio viene appagato e provoca noia. Per quanto riguarda poi il discorso riproduzione lo stesso atto riproduttivo va distinto dalla figliazione. Mi spiego: la riproduzione va intesa come il mero atto finalizzato alla conservazione della propria specie. Se poi questo atto lo identifichiamo con l'atavico desiderio della diffusione del proprio seme, come ogni altro desiderio culmina in un solo momento senza passato né futuro. L'atto della riproduzione racchiude in sé solo il momento del concepimento e quello del parto. Perciò provoca come ogni altro desiderio insoddisfazione prima e noia dopo. L'atto della figliazione invece implica in sé oltre al concepimento e al parto una serie di procedimenti spirituali e intellettivi che trascendono la fisicità del rapporto e che durano fino all'esaurimento della vita dell'individuo stesso.
2006-08-21 04:20:26
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answer #6
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answered by Menelao 2
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in realtà noi altro non siamo che un insieme di meccanismi quasi perfetti, ed anche i nostri sentimenti non possono che dipendere da fattori chimici; ma oltre questo, è bello e rassicurante illudersi di cose belle come l' amore, anche sapendo che queste sono semplici illusioni o sogni; la vita in fondo è fatta di questo.
2006-08-19 10:14:20
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answer #7
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answered by sa_morv 4
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bè... non è poi così male!
pensa se per far sopravvivere la specie ci accoppiassimo come gli animali!!
scusa ma a me pare giusto così.
2006-08-19 10:11:40
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answer #8
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answered by milena 3
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Anke gli stoici la pensavano così
2006-08-19 10:08:40
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answer #9
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answered by Super 3
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penso solo che senza l amore nn esisterebbe una ragione x vivere, bene o male è così...
2006-08-19 10:04:06
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answer #10
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answered by Anonymous
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