Questo succede quando lo stato dà voce ai tuoi malesseri, alla tua rabbia e ti offre delle soluzioni concrete.
L'Olocausto, ad esempio. Nell'Olocausto fu la coscienza a determinare l'essere e i campi di concentramento nazisti ne sono un esempio lampante. Essi infatti, più di qualunque altra struttura, descrivono appieno la forma mentis dell'epoca hitleriana: la Germania era animata da un profondo spirito nazionalista che aveva intaccato la nazione ancor prima dell'ascesa politica di Hitler, e c'era anche l'antisemitismo che era stato presente nella cultura tedesca sin dal Medioevo. Certo è che si trattava di un pregiudizio molto spesso impossibilitato ad esprimersi, perchè ostacolato dai governi o, semplicemente, perchè governi deboli non avevano saputo fornire una soluzione definitiva e soddisfacente alla tanto dibattuta "Judenfrage".
Inoltre la Germania era uscita sconfitta dalla Grande Guerra, umiliata dal Trattato di Versailles, peraltro mai rispettato e, negli anni '20, era stata in preda ad una forte crisi economica, che aveva portato disoccupazione e, quindi, malcontento a tutta la popolazione.
Poi negli anni '30 arrivò Hitler, un uomo forte che seppe conquistare il potere, dando semplicemente voce ai desideri della masse: egli infatti salì al potere tramite elezioni, poichè la gente conosceva ed apprezzava i 25 punti del programma del partito nazionalsocialista i quali, oltre ad esaltare la razza ariana e la sua potenza, davano finalmente una risposta, questa volta definitiva, alla famosa judenfrage. Hitler ed i suoi uomini sapevano cosa voleva la gente e l'antisemitismo eliminazionista era solo uno dei tanti desideri. Nessuno, o quasi, si lamentò mai della cosiddetta "soluzione finale", mentre molti si lamentarono del programma di eutanasia promosso dal Fuhrer stesso, contro i malati fisici e mentali. Il risultato? La soluzione finale fu portata avanti fino alla fine della guerra, cioè fino a quando russi ed americani non liberarono i lager; mentre il programma di eutanasia si arrestò quasi sul nascere.
I vari realizzatori materiali, poi, erano prima di tutto TEDESCHI. Alcuni erano ideologicamente e/o politicamente nazisti, alcuni di loro facevano parte delle SS, ma altri no.
Il pensiero ossessivo proprio di Hitler e di tutti i tedeschi è quello di una germania dominatrice, non nel lontano futuro, ma subito. Non attraverso una missione di civiltà, ma con la violenza. Così, tutto ciò che non è germanico apparre inferiore, detestabile. I primi nemici dichiarati furono gli ebrei. Questo seme di intolleranza, cadendo su un terreno già predisposto, vi attechisce con incredibile vigore e in forme nuove. L'antisemitismo di stampo fascista, quello che il verbo bandito da hitler risveglia nel popolo tedesco, è decisamente più barbarico di tutti i precedenti: vi convergono dottrine biologiche (Darwin e Positivismo)distorte, secondo cui le razze deboli devono cedere davanti a quelle forti; le assurde credenze popolari che esistevano da secoli; una propaganda senza soste.
I tedeschi potevano dire NO, ma lo zelo, la costanza con cui eseguirono gli ordini, oltrepassandoli a volte.
Ad esempio, un realizzatore con responsabilità di comando durante un eccidio, ebbe da ridire sui metodi impiegati da uno dei suoi sottoposti:
"Nel frattempo, il Rottenfuhrer Abraham sparava ai bambini con la pistola. Mi pare fossero cinque; direi tra i due e i sei anni. Abraham li uccideva in modo brutale: li afferrava per i capelli, li sollevava da terra, sparava loro un colpo alla nuca e poi li gettava nella fossa. Dopo un pò non ce la feci più e gli ordinai di smettere. Intendevo dire che non doveva più prenderli per i capelli; doveva ucciderli in modo più PULITO".
L'orrore non riguardava, quindi, la non rettitudine delle azioni svolte, gli omicidi, ma solo la realtà fenomenica di queste.
Molto spesso, i vari carnefici, uomini comuni, volevano che le loro mogli, e a volte persino i loro figli, assistessero ai massacri e alle atrocità dei campi di sterminio, come un bravo papà porta in ufficio il suo bambino, per mostrargli il luogo in cui lavora.
I tedeschi inoltre organizzavano feste per celebrare i loro delitti contro gli ebrei e, si facevano addirittura fotografare mentre li uccidevano, perchè uccidere gli ebrei era considerata una missione di salvezza
Se lo stato, in qualche modo, dà adito al tuo odio e ti propone di esprimerlo, quella espressione non è più MALE. Come disse William Blake: "La crudeltà ha un cuore umano".
2006-08-12 22:52:52
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answer #1
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answered by Anonymous
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Penso che il fattore non sia soltanto uno,la voglia di essere qualcuno,il vile denaro,il sentirsi onnipotenti.
Esistono delle parti del nostro cervello che si chiamano recettori e percepiscono ciò che in quel momento ci sembra giusto,ma non senpre è così,infetti la parola errore deriva proprio da questo.
Esiste anche un altro motivo ed è quello dell'esigenza,ho vissuto confliti in prima persona e non sempre le bestie sono quello che vorrebbero far credere,magari solo perchè l'esigenza in quel momento è di far vedere che sei il più forte e questo si chiama istinto animale alla sopravvivenza il famoso morte tue vita mea dai leggendari latini.
Ho elencato tante ipotesi che coprono il 10% delle motivazioni ma alla base c'è l'ignoranza con una buona dose di odio e cattiveria che messi insieme al protagonismo formano una miscela che genera animali come hitler o stalin.
P.S. Come puoi notare i cognomi li ho scritti in piccolo perchè nonostante la stori dica,io li considero piccoli uomini.
Spero di averti verbalmente soddisfatta. gigi
2006-08-13 04:50:02
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answer #4
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answered by gigi 1
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Ma sai che proprio questa mattina mi facevo la stessa domanda?In particolare mi chiedevo come si può pensare, di punto in bianco, di alzarsi una mattina, imbracciare un mitra ed uccidere altri uomini e viceversa. Ma come si fa'... per una attimo, sono riuscita ad immedesimarmi nella situazione, e mi sono venuti i brividi.. Si sa che l'istinto dell'uomo sia quello di sopravvivere, e quindi immagino che alla fine ci si abitui a tutto! Poi l'odio e la paura fa' il resto, se non ci aggiungiamo un po' di droga per farci coraggio. Pare che la maggioranza dei soldati tornino devastati anche da quello. Ma c'è una notizia che ho sentito al telegiornale che mi lascia veramente senza parole: tra coloro che avevano aderito alla strage sventata negli aerei, come kamikaze, c'era anche una donna incinta! Ma come è possibile? E chi lo sa cosa passa per quelle teste, forse di rimanere nella storia. Cerchiamo di vederne il lato positivo... almeno il bambino si è salvato...
2006-08-13 04:46:29
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answer #5
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answered by antico1949 3
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