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quali sono le linee seguite da petrarca e dante per scrivere i propri testi? a cosa si ispiravano in generale? ...vorrei saperne qualcosa di più su due autori di cui tutti dovrebbero essere a conoscenza

2006-08-12 10:49:42 · 9 risposte · inviata da Michela F 1 in Arte e cultura Libri ed autori

9 risposte

Se cerchi una risposta scolastica consulta qualche buon libro e via. Se vuoi invece provare un ragionamento dovresti collocare i due autori nel tardo medioevo, e considerare in che rapporto erano con la loro epoca, la cultura che possedevano, e le battaglie in cui erano impegnati. Entrambi furono certamente uomini di parte, di qualche partito dell'epoca, presero parte nelle battaglie della loro epocoa, ma purtattavia, qualcosa di universale devono aver toccato, perchè ancora oggi li trattiamo.
Cosi dovremmo svolgere la ricerca su di loro. Per capire cosa li ispirava cerchiamo nelle loro posizioni politiche, e troveremo alcuni temi alcuni dei quali vivi ancora oggi. Per capire invece la vena poetica- amorosa, dobbiamo pensare che come uomini della loro epoca, il sesso non era un problema, in quanto con le mogli o le serve avevano quello che gli bastava, facevano molti figli, e non sembra che fossero di molte pretese. Per quanto riguarda il sentimento amoroso, avevano bisogno invece di mitizzare e cantare una donna, più immaginaria che reale, che incarnasse un ideale amoroso, da cui erano veramente ispirati.
Altri sentimenti come l'amicizia, l'odio, il dolore, erano più letterari, e si ispiravano ai modelli antichi per descriverli, considerandosi, loro, uomini del medioevo dei nani rispetto agli autori del passato. La Divina commedia è un insieme delle conoscenze letterarie, poetiche e politiche di Dante, il quale si sfoga a distribuire fra inferno e paradiso, personaggi della sua epoca e di altre epoche, secondo al sua visione di uomo di parte, della sua parte. Ma facendo la summa di tutto ciò che era la scienza e la poetica dell'umanità a quel momento diventa capolavoro. Francesco Petrarca, più cosmopolita e meno provinciale, conosce di più la vita, ha saputo goderne e sta meno schierato di dante. Ciò gli consente una poesia più sentita, di belle forme, più artistica, meno impregata di umori del secolo.
Ma quando comincia a stare dalla parte del francescanesimo quasi rivoluzionario, è anche lui schierato. Tanta tecnica fa si che lui, a differenza di dante ha seguaci letterari, i quali cercheranno di copiare le belle forme, ma non troveranno più quell'ispirazione.
Non dimenticare una cosa. A quell'epoca sapeva scrivere e leggere una minoranza esigua della popolazione, e non esisteva ne la carta ne la stampa. Per capire ancora meglio la loro ispirazione, pensa chi potesse leggerli. Il popolo? no il loro pubblico era un'altro, molto elitario. Questo chiarisce altre cose. ma evidentemente c'è un'ispirazione universale, che consente di leggerli ancora oggi. ma tante parti sarebbero incomprensibili senza la critica.

2006-08-12 12:05:04 · answer #1 · answered by casairta 4 · 0 0

Dante poeta, politico, teologo, linguista; Petrarca tutto lirica.

2006-08-12 11:40:10 · answer #2 · answered by beatrice giugno 7 · 1 0

Io ancora mi meraviglio per la stupenda "formazione" scenica della Divina Commedia. Mi chiedo se, pensando ad un Inferno-Purgatorio-Paradiso, si possa prescindere dalla "costruzione" dantesca. Veramente eccelsa!!!
La sua umanità è dimostrata dal fatto che tutti i suoi "nemici" li mette all'Inferno, i suoi amici ... in Paradiso ...
MERAVIGLIOSO!!1

2006-08-12 18:06:43 · answer #3 · answered by rconti 2 · 0 0

Mi permetto un commento appena più personale dei vostri che mi paiono un pochino scopiazzati dagli appunti scolastici:
Dante tenta per ultimo di ricostruire una realtà oggettiva e per farlo prende dal caos linguistico del volgare alcune espressioni, parole, suoni, tecniche che gli permettessero di mettere un pratica l'ordine in cui avrebbe voluto riportare il suo mondo. Quindi crea opere monumentali e perfettamente "chiuse, rifinite", immagini di un mondo ideale: Chiesa e Impero, Cielo e Terra, Uomo e Dio. Il tema dell'ordine è ben tracciabile in tutta l'opera dantesca, anche dove apparentemente è assente (rime petrose), perchè è una questione STILISTICA e non tematica. Dante è quindi completamente occupato a realizzare un'utopia artistica, a far mutare il fuori, mentre l'interno, la poetica è ben definita. Al contrario l'opera di Petrarca in volgare soprattutto si presenta come una giustapposizione di parti diverse, di diversi mood. La tecnica di Petrarca ha molto di quella dantesca, ma riesce perfettamente a renderci partecipi della sua frattura con il mondo esterno. Essa infatti non cerca più di tenere insieme i frantumi del mondo, ma di indagare precisamente le piaghe interiori di un io introflesso.
Personalmente trovo Petrarca spesso molto noioso, in poesia, ma in prosa ha scritto delle cose splendide...

2006-08-12 14:04:09 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 0

be, intanto siamo ancora in pieno medio evo, l'omo vive nella paura del giudizio divino, di perdere la propria anima dopo la morte,tutte le sue azioni sono mosse dal divino.
Per esempio la divina commedia, che e' un opera universale, secondo me dante l'ho ha scritto per arrivare puro al giubileo del 1300, beatrice e' guardata come un essere divino, enon come il simbolo del piacere del eros, insomma un vero cristiano devoto, il tipico uomo del suo tempo.
Petrarca invece, vorrebbe essere come dante, ma non riesce, perche' e troppo attratto dai piaceri della vita, soprattutto dai richiami sessuali verso l'altro sesso, egli lo nasconde agli a alti ed anche a se stesso, se leggi secretum del petrarca capirai meglio, e un dialogo tra lui e il suo io, nelle vesti di san tommaso.
Cqm sei ne vuoi sapere di piu' e meglio, ti lascio i miei indirizzi fabiopascal72@yahoo.it oppure in msn vitruviano72@hotmail,it.
Ciao.

2006-08-12 12:06:58 · answer #5 · answered by vitruviano72 1 · 0 0

a quest'ora google is your friend... scusami ma li ho fatti in 3a e ora sono after 5a......

2006-08-12 10:55:37 · answer #6 · answered by uomo_delle_nebbie 4 · 0 0

Dante e Petrarca sono l'espressione letteraria del Rinascimento e come tali sono l'espressione dell'arte sottoposta (rinascimento fiorentino) alla volontà del "SIGNORE" (il ricco borghese) che dava alle arti la stessa valenza che noi attualmente diamo alle sponsorizzazioni di tutti i generi....

2006-08-12 18:20:02 · answer #7 · answered by fzx53 4 · 0 1

ah se non fossero mai nati, la vita sarebbe stata + facile!

2006-08-12 11:01:32 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 1

sono due grandi della storia italiana,ma a me hanno sempre dato l'impressione che fossero quei secchioni con la faccia unta,i capelli forforosi,che guardavano le ragazze di nascosto perche' tanto sapevano di essere brutti,e nessuno li avrebbe considerati.poi andavano a casa e si scrivevano ....tuttto addosso.lo so che non e' cosi' ma in questo modo mi stanno piu' simpatici.salute.

2006-08-12 10:56:05 · answer #9 · answered by diegopapa1234 4 · 0 2

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