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a quale scopo lo fa? per attirare l'attenzione su di se?
Tante volte però appena vengono rubati, gli oggetti vengono abbandonati subito dopo il furto. perchè?

2006-08-08 05:15:08 · 19 risposte · inviata da Michela F 1 in Scienze sociali Psicologia

19 risposte

Tecnicamente è l'acting out di una nevrosi...un effetto diciamo "accessorio" di una patologia di tipo psicologico...nevrosi o psicosi nei casi + gravi...non ricordo bene quale delle due...l'avevo studiato in antropologia criminale.
Un altro esempio è l'esibizionista...il suo acting out è andare al parco a mostrare gli zebedei!

2006-08-08 05:33:52 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

Non lo so, ma credo un bisogno irresistibile di farlo.

2006-08-08 18:11:30 · answer #2 · answered by antico1949 3 · 0 0

il cleptomane sa ke ruba... vero?

2006-08-09 18:01:28 · answer #3 · answered by Anonymous · 0 0

Il cleptomane risponde ad un suo forte istinto di rubare che non può frenare. Tanto è vero che spesso sottrae piccole cose di poco valore. Non è un ladro.

2006-08-08 12:57:03 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 0

La cleptomania è, per l'appunto, una mania. Quindi è un atteggiamento che la stessa persona non riesce a controllare. Credo sia come una valvola di sfogo, anche se i motivi dipendono da soggetto a soggetto.

2006-08-08 12:38:47 · answer #5 · answered by Hilly 3 · 0 0

Cleptomania
incapacità di resistere agli impulsi di rubare oggetti di cui non c'è necessità.
Non ci trova nullaa rubare, non sa controllare l'impulso.E' un "disturbo del controllo degli impulsi"

2006-08-08 12:36:53 · answer #6 · answered by avventurosa_romantica 4 · 0 0

Per loro e'' estremamente eccitante rubare.
A volte il piacere e' cosi' forte da causare l'immediata erezione.
Cmq dipende dai casi. Piu' il rischio di essere scoperti e' grande piu' il piacere scaturito dal rubare e' intenso.

2006-08-08 12:29:54 · answer #7 · answered by franco 2 · 0 0

La parola 'cleptomania' ha la sua radice nel greco kléptes e significa letteralmente ‘mania di rubare’

E’ un disturbo psicologico abbastanza raro (si stima una percentuale che va dall’1 all’8%), che interessa maggiormente le donne e gli adolescenti.

Si tratta di una incontenibile tendenza al furto, motivata non dal desiderio di impossessarsi di alcuni oggetti, ma dalla incapacità di resistere all’impulso di rubare.

Gli oggetti rubati infatti vengono poi abbandonati o regalati, in ogni caso il cleptomane li tratta con indifferenza.

Per essere certi che si tratti di cleptomania occorre che :

il furto venga compiuto senza premeditazione e senza necessità effettiva di rubare;


lo stimolo a rubare sia completamente estraneo alla volontà della persona, un’idea così detta parassitaria che prenda il sopravvento sulla volontà;


vi sia la sensazione crescente di tensione immediatamente prima di commettere il furto;


il furto non sia essere compiuto per rabbia o vendetta o per problemi psichiatrici che influiscono sulla condotta.

Origine

Secondo una spiegazione psichiatrica, la cleptomania è una forma ossessiva del pensiero, in quanto il pensiero del furto e del suo compimento invade continuamente la mente, impedendo, con la sua ideazione fissa, qualsiasi altro tipo di attività mentale.

Un’altra spiegazione, di tipo psicoanalitico, è che il furto sia capace di compensare situazioni d'angoscia e depressione dovute ad un inconscio senso di colpa: il cleptomane sarebbe così un "delinquente per senso di colpa", una persona che commette i suoi reati perché attende dalla punizione che ne discende il raggiungimento della serenità e della tranquillità interiore.

Il sollievo che, in questo caso, il delinquente ottiene non risiede nell’azione colpevole (che può accentuare ulteriormente il senso di colpa), ma nella punizione che cerca di ottenere attraverso la confessione e l’irrogazione della pena.

Il desiderio di essere punito induce il cleptomane a far si che il suo furto non sia mai perfetto e che quindi renda possibile la scoperta, l’arresto e la punizione del suo autore. L’obiettivo del furto è dunque la punizione, la mortificazione, l’umiliazione.



Terapia

L’obiettivo è stabilizzare il tono dell’umore del paziente, il che si può ottenere a seconda dei casi, attraverso la psicoterapia, la somministrazione di farmaci o utilizzando entrambi gli strumenti terapeutici.

2006-08-08 12:29:12 · answer #8 · answered by Joy 4 · 0 0

ci trova lo stesso gusto che una persona prova a vivere..............ma ti sei chiesto se lui lo sa cosa ci trova????????è una malattia e come tale va capita e se possibile guarita o perlomeno cercare di aiutare la persona disturbata a concludere la propria vita serenamente senza essere giudicato per una colpa che non sa di aver commesso........

2006-08-08 12:27:33 · answer #9 · answered by eva 2 · 0 0

non ho idea

2006-08-08 12:27:24 · answer #10 · answered by giada48 4 · 0 0

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