so che mi dilungherò troppo, ma spero che qualcuno si prenderà la briga di leggere lo stesso...
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il principale nemico degli ebrei non è il razzismo ma l'ignoranza, e le risposte che ho finora letto su questo topic ne sono un lampante esempio.
gli ebrei vengono tacciati di avidità, di deicidio (non più, ma c'è voluta un'apposita dichiarazione del penultimo papa, alle soglie del duemila, perchè non fosse più un dogma assodato), di "colpevole" intelligenza, di colpe a volte gravi a volte fantasiose e perfino di razzismo al contrario (e forse in questo c'è una discreta fetta di verità)
partiamo dall'inizio:
israele era una nazione ovviamente ebraica finchè non arrivarono i romani (della prima caduta del regno di israele, sotto i persiani, non abbiamo fonti storiche in numero sufficiente per parlarne qui in modo "certo"). come loro abitudine, i romani presero il popolo ebraico e lo spostarono in massa, spargendolo per le restanti provincie del loro vasto impero. facevano questo per impedire rivolte, per separare eventuali schieramenti (divide et impera).
in questo modo il regno d'israele scomparve dai libri di storia fino al secolo scorso. prima di allora, gli israeliani/ebrei erano perlopiù pastori, artigiani, seminomadi e mercanti, come del resto le altre popolazioni di questa area geografica.
dopo questi eventi, è fiorita la religione cristiana, che prende le mosse proprio dalla palestina. la figura di Gesù, per ovvi motivi centrale in questa nuova confessione, diventa un martire e come tutti i martiri deve essere stato ucciso da qualcuno di cattivo. essendo Gesù ebreo tra ebrei, ed essendo stato giudicato "anche" da ebrei suoi pari come un elemento pericoloso, c'è stata abbastanza "trippa" su cui costruire la colpevolezza "esclusiva" degli ebrei nella morte di Gesù. sarebbe infatti impensabile ritenere colpevole di questa fine i romani, che nel frattempo erano diventati "per legge" cristiani, membri di una chiesa che si era stabilita nel frattempo a roma e godeva dell'appoggio dell'impero. impossibile dare ai romani la colpa, visto che essi stessi erano il primo vettore della evangelizzazione.
gli ebrei vennero quindi perseguitati e bollati come deicidi.
sparsi per il mondo "conosciuto" si sono integrati in molti modi, ma vivendo in una cultura profondamente settaria, classista e superstiziosa, un pò per convenienza e un pò per sincera convinzione, ogni volta che qualcosa andava male e non c'era una chiara colpevolezza, si tendeva a guardare storto o accusare apertamente gli ebrei. (non erano infrequenti le accuse di infanticidio, coprofagia, cannibalismo eccetera). i testi sacri degli ebrei sono sempre rimasti scritti in aramaico ed ebraico, quindi per forza di cose, ebrei che parlavano correntemente la lingua della regione in cui erano nati, dovevano "anche" studiare altre lingue, una loro "storia" ed assimilar euna loro identità sovranazionale.
questo ha contribuito a far di loro comunque e sempre dei "diversi".
lo studio "obbligato" degli ebrei ha sempre dato loro (nei secoli passati) una certa aura di intellettualismo.
nacquero i ghetti, aree in cui vigeva il coprifuoco sopra una certa ora, e in cui gli ebrei erano costretti a risiedere.
saper leggere e scrivere non era cosa da tutti(non si può imparare a memoria un brano della Torà, questo deve essere letto e "rivelato" ogni volta di nuovo).
osservare delle elementari norme di igiene quali lavarsi le mani prima del pasto, non mangiare determinati tipi di carne (che facilmente marcivano quando ancora non esistevano frigoriferi e ghiacciaie), e varie altre norme igieniche che nella religione ebraica hanno forza di LEGGE e quindi venivano rispettate, unite alla reclusione in ghetti isolati a volte anche da mura, ha fatto si che capitasse che in città dove magari un'influenza, la peste, il vaiolo o qualche altro morbo grave che decimasse la popolazione, risparmiasse un numero maggiore di ebrei di quanti fossero i cristiani a morire. dalla constatazione che gli ebrei fossero più sani ad accusarli di patti con il demonio, il passo era breve.
oltre a questi vincoli "religiosi-sociali" gli ebrei sotto il gioco cristiano avevano anche un pesante fardello economico. l'usura (o il prestito) era condannata dalla bibbia e i cristiani non potevano praticarla. gli ebrei, di contro, essendo comunque il popolo deicida, potevano esercitarla e di contro a loro era vietato di praticare qualsiasi mestiere al di fuori del loro ghetto.
quindi fu nel medioevo che si sviluppò l'abitudine a considerarli tutti degli usurai e dei banchieri (non era vero, ma i cristiani nei ghetti non ci mettevano piede).
senza santificare gli ebrei che di sicuro avranno fatto i loro interessi al meglio di quanto era loro consentito, diventando in qualche occasione anche piuttosto ricchi, c'è però da dire che in quanto ebrei essi non avevano alcun diritto garantito. i nobili e la chiesa potevano in qualsiasi momento sequestrare i loro beni, cacciarli o anche ucciderli.
nell'est europeo non erano infrequenti i pogroms, (raids di cosacchi armati di torce e sacco da riempire di preziosi e denari), in europa in genere le accuse di satanismo, di infanticidio e di patti demoniaci fioccavano sia contro ebrei che contro altri scomodi enti, gruppi, singoli cittadini eccetera.
i potenti hanno sempre avuto il sequestro facile. le continue guerre tra i casati nobiliari europei prosciugavano le casse dei re, che si rivolgevano agli ebrei, alle corporazioni e ad altri organismi per ottenere prestiti. una volta che i prestiti non bastavano più si ricorreva a misure più drastiche. il giorno in cui colombo salpò per l'america, dagli stessi porti, salparono le navi cariche di ebrei che venivano cacciati dalla spagna. isabella di aragona, devota cattolica, aveva bisogno di soldi per finanziare guerre, spedizioni esplorative e quant altro. in più c'erano gli ebrei..il popolo deicida...
in francia, nello stesso periodo storico, filippo V detto il bello, riservava un trattamento anche più drastico ai templari, le cui ricchezze gli erano necessarie per contiuare a finanziare le truppe, dimostrando che le accuse di satanismo non sempre erano rivolte verso gli ebrei.
in tutta europa, vivevano diverse famiglie di marrani..così erano chiamati ebrei convertiti "con la forza" che segretamente continuavano ad esercitare il culto dei loro padri. questo attaccamento alla propria identità divenne un'ennesima scusa per attaccarli, tacciandoli di falsità e doppiezza, trovando doppi fini in qualsiasi cosa facessero. marrano è stato a lungo tempo un termine offensivo, oggi caduto in disuso.
curiosamente, le regioni in cui gli ebrei erano maggiormente integrati e accettati erano proprio quelle del sud dell'europa, del medio oriente e dell'africa settentrionale, ormai da tempo sotto il dominio delle dinastie islamiche, che con loro non avevano contenziosi.
certi luoghi comuni si sono ormai talmente radicati nella comune coscienza, che sono impossibili da sradicare (l'avidità degli ebrei è leggendaria, come quella dei genovesi, dei portoghesi eccetera..ma per qualche motivo tutti ricordano quella degli ebrei mentre a uno di genova che abbia le braccine corte, ormai nessuno gli rinfaccia le sue origini)..
l'uso dei ghetti è continuato fin quasi ai giorni nostri. la chiesa ha comunque sempre indicato gli ebrei come popolo deicida...
questa separazione ideologica non ha fatto altro che alzare barriere più forti anche della ghettizzazione.
a questo aggiungiamo che permanere nel ghetto e non poter fare altro, ha fatto si che spesso gli ebrei per il semplice passare il tempo, si dedicassero allo studio, all'approfondimento della conoscenza. ovviamente, da un ambiente tanto diretto verso una certa "cultura" non possono non uscire diversi artisti, diverse personalità brillanti e diverse menti di grande capacità intellettiva. questo non ha nulla a che fare con genetica, abilità razziali o altro... è semplicemente il risultato del nascere e crescere in un ambiente sociale particolarmente predisposto a spingere le persone verso certe arti, certi mestieri e lo sviluppo di certe abilità.
se tuo padre è un banchiere o un commerciante, facilmente diventerai tale a tua volta, o comunque avrai una certa disposizione commerciale.
Hitler era un appassionato di occultismo, disciplina che per varie cause andava a pescare a piene mani nella cabala, in riti collegabili in qualche deviato o diretto modo anche al popolo ebraico. non è certo, ma può essere che anche questo abbia portato il popolo ebraico alla sua attenzione.
l'america divenne per molti ebrei un rifugio dagli orrori delle persecuzioni.
oggi si parla di lobby ebraica a hollywood, e a Washington... si dimentica però (perlomeno qui da noi in europa) che esiste si questa lobby, ma esiste allo stesso modo quella italiana, quella repubblicana, quella democratica, la lobby degli avvocati, degli industriali "pesanti" (le sette sorelle dell'automobilismo americano ad esempio), la lobby della National Rifle association, quella degli afro americani, esisteva il KKK... e mille altre meno note.
per qualche strano motivo però in ogni cosa si tende a menzionare la lobby ebraica che "segretamente" aspira a dominare il mondo.
da ebreo posso dire che l'aspirazione massima degli ebrei è di essere lasciati in pace e di integrarsi al punto che se un domani un ebreo dovesse macchiarsi di una colpa, un delitto, o fare qualcosa di sbagliato, non si dica "ah be...da un ebreo che altro aspettarsi"...
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non si pensi che il razzismo nei confronti degli ebrei sia una cosa finita con la seconda guerra mondiale. quando andavo alle medie, negli anni 80, mi è ancora toccato sentirmi accusare da un compagno di classe del fatto che gli ebrei avevano ucciso gesù... è dovuto intervenire il rabbino di firenze perchè l'insegnante di religione della scuola che frequentavo la smettesse di condurre questa sua piccola crociata e presentasse i fatti in maniera storicamente attendibile e perlomeno corretta. chi mi conosce sa che sono tutt'altro che avaro, ma quelle poche volte che decido di non buttare via i miei soldi in qualcosa che non mi interessa, vengo ancora tacciato per "rabbino"... io ci rido sopra, mio nonno che si è fatto il campo di lavoro in svizzera durante la guerra, mentre mia nonna era in un campo di concentramento giapponese, un pò meno.
vorrei che nella cronaca nera non si scrivesse "un teppista marocchino/mussulmano/zingaro...ha ucciso l'edicolante" ma che si dicesse "un teppista ha ucciso l'edicolante"... che non si dicesse "l'ebreo x ha ucciso la moglie/l'aspirante rapinatore, dieci bambini" ma che si dicesse "il signor x ha ..."
gli ebrei fanno ogni mestiere, dalla guardia giurata al commesso di negozio, dal gioielliere al medico, dallo spazzino al ragioniere..ce ne sono di buoni, di cattivi, di ortodossi e di atei (come me) smettiamola una buona volta di sentir parlare degli ebrei come se fossero degli alieni, tutti ricchi, tutti avari, tutti "colti", tutti colpevoli di qualcosa. certo, molti, con l'andare del tempo hanno sviluppato una forma di razzismo al contrario contro la chiesa, contro i mussulmani, contro chi percepiscono come una minaccia, e io stesso non mi stanco mai di cercare di stroncare tra i miei amici e parenti questi atteggiamenti che trovo nocivi sia ai rapporti inter religiosi che agli ebrei in quanto tali.
P.S. a chi ha detto che "uno di loro" ha rovinato suo padre chiedo..l'ha fatto in quanto ebreo o l'ha fatto perchè persona malvagia/priva di scrupoli/affarista o magari che pensa ai suoi interessi e non a quelli altrui?
colpevolizzare una razza, una nazione o una religione per un torto subito da un rappresentante della stessa è il primo passo verso il razzismo.
se l'uomo che ha rovinato tuo padre fosse stato svedese, bergamasco, napoletano o buddista te la saresti presa con queste categorie? mi rattrista pensare che probabilmente non l'avresti fatto.
il tuo pregiudizio verso l'avidità ebraica è dato dalla cultura/mentalità imperante da secoli che, purtroppo, nel tuo caso ha trovato una conferma nella realtà... ma è un caso... è un pò come dire che tutti i ristoranti cinesi danno da mangiare scatolette di cibo per cani soltanto perchè in un ristorante o due si è scoperto che questo succede. è la vittoria del luogo comune sul buonsenso e sulla fondamentale onestà che è più diffusa tra la gente di quanto non ci piaccia pensare.
2006-08-06 00:40:29
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answer #1
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answered by Alessandro 5
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