ho sposato un musulmano. ne scrivono di cose sui musulmani ma pochissime corrispondono a realtà. dipende da individuo ad individuo. il 99% dei musulmani segue alla lettera il corano e basa la sua vita in funzione di questo. spiegarti come funziona è complicato e non mi basterebbero le parole. è molto simile al cristinesimo solo che da loro l'estremismo e il fanatismo sono molto + accentuati. per loro è normare morire per dimostrare ad Allah che per lui farebbero di tutto, mentre da noi non è proprio così. tesoro ti do un consiglio: la religione calpesta tutto ciò che ha una donna, dalla libertà alla dignità. da fidanzati, la cosa è ancora fattibile, anche se con molte complicazioni, ma da sposati è completamente diverso. il tuo lui ti considererà come sua proprietà e tu dovrai fare tutto ciò che dice lui e mai niente senza il suo permesso. mio marito, prima del matrimonio era un angelo con me, ma dopo il matrimonio, sono diventata la sua serva. no potevo nemmeno andare a fare la spesa senza lui accanto. non sono tutti così chiusi, ma anche quello + aperto mentalmente cercherà prima o poi di importi la sua religione. ti dirò di +, se mai volessi fare un figlio con un musulmano, metti il bambino o la bambina sul tuo passaporto perchè l'uomo musulmano tende a portare via i figli e riportarli in italia è difficilissimo, non impossibile, ma molto difficile e si corrono molti rischi. se lui non ha il nome del figlio sul suo passaporto, verrà arrestato se tentasse di portartelo viax rapimento di minore anche se è suo figlio.
non sono razzista (altrimenti mi sarei sposata un italiano), ma dopo aver conosciuto bene (10 anni ti bastano come esperienza diretta?) quella religione, ho capito che è meglio tenerli alla larga. puoi avere un'amicizia, si, ma x loro niente è dato in cambio di niente. ti auguro che il tuo lui sia un uomo d'oro, piccola parte di quell'1% di musulmani umani.
2006-08-06 07:41:17
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answer #1
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answered by MiVidaEresTu 3
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La religione musulmana non permette essere con un infedele, e la religione cristiana dice anche di non mettersi con un inconverti.
Sono cristiano e ho dei amici che pensano altrimente, lo sai cosa ? Abbiamo una visione del mondo cosi diversa !
Ti consiglierei dunque di non fare niente di irreversibile...
2006-08-07 23:04:57
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answer #2
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answered by Brucolik 3
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Ecco la differenza la fa l' Apostolo Paolo Galati 4,21 ecc ecco il collegamento e il testo
http://www.bibbiaedu.it/pls/bibbiaol/GestBibbia_int.Ricerca?Libro=Galati&Capitolo=4#VER_20
L'allegoria di Agar e Sara
21Se volete vivere sottoposti alla Legge, ditemi allora: perché non date ascolto a quel che la Legge stessa afferma? 22La Bibbia dice che Abramo ebbe due figli: uno nato da Agar - una schiava - e l'altro da Sara, sua moglie, che era libera. 23Il figlio che egli ebbe dalla schiava fu il frutto del volere umano; il figlio che ebbe dalla donna libera fu invece il frutto della promessa di Dio. 24Questi avvenimenti hanno un significato più profondo. Le due madri rappresentano due alleanze: Agar rappresenta l'antica alleanza, quella del monte Sinai, che genera solo schiavi 25(il monte Sinai è in Arabia, ma corrisponde all'attuale Gerusalemme che è schiava della Legge con tutti i suoi figli); 26Sara invece, che è libera, rappresenta la Gerusalemme celeste, ed è lei la nostra madre. 27Di lei dice la Bibbia:
ecc...
Penso che ci siano delle grosse differenze
Ciao da Zoro Grazie per i 2 punti
2006-08-05 17:50:53
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answer #3
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answered by Ciao 2008 5
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....non è che la compri al supermercato...
2006-08-05 11:47:57
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answer #4
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answered by Nicola 3
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Islam è parola araba che indica il concetto di sottomissione assoluta all’onnipotenza di Allah, il Dio unico e invisibile: l’Islam si caratterizza infatti come espressione di un monoteismo radicale, fin dalla formula fondamentale – “Non vi è altro Dio all’infuori di Allah, e Maometto è il profeta di Allah” – recitata nel segno dell’appartenenza alla comunità degli adoratori dell’unico Dio. Il seguace dell’Islam è definito in italiano “musulmano”, termine coniato sulla base del persiano musliman, forma equivalente all’arabo muslimun, plurale di muslim; questa parola, che si ritrova anche nella lingua inglese, è utilizzata per indicare chi si considera sottomesso alla divinità unica e irraggiungibile nella sua dimensione trascendente.
Tale concezione, rigorosamente monoteistica, viene considerata dalla stessa tradizione islamica in continuità con il credo dell’ebraismo e del cristianesimo, religioni che costituirebbero le tappe fondamentali della rivelazione divina. Quest’ultima culminerebbe nella predicazione di Maometto, il profeta per eccellenza e l’ultimo dei latori della rivelazione di Allah dopo Abramo (in arabo Ibrahim), Mosè (Musa) e lo stesso Gesù (Isa). A tal proposito occorre precisare che la tradizione musulmana, riferendosi a Gesù come al più venerabile fra i profeti vissuti prima di Maometto, considera esclusivamente la sua natura umana; Maometto stesso non si attribuì mai una natura sovrumana, presentandosi unicamente come il profeta al quale Allah avrebbe consegnato, per tramite dell’arcangelo Gabriele, la rivelazione divina destinata a essere custodita e venerata per sempre dai fedeli. La rivelazione è contenuta nel Corano, il libro sacro dettato da Dio all’umanità a completamento del messaggio parzialmente trasmesso sia dalle Scritture ebraiche sia dalle Scritture cristiane.
Affiancando a questa concezione teologica un corpus normativo che regola la condotta dei fedeli interamente sottomessi al volere divino, l’Islam ambisce a identificare l’intera società con la comunità dei fedeli di Allah. A differenza del cristianesimo, il mondo musulmano non ha mai conosciuto un’autorità suprema ritenuta depositaria della verità in materia di fede e di etica. In assenza di una figura paragonabile a quella del papa nel cattolicesimo, la tradizione islamica assegna all’intera comunità dei fedeli il compito di custodire i precetti della religione e della retta condotta e accoglie con molte riserve il ruolo di custodi autorevoli dell’ortodossia attribuito in epoca moderna ai dotti dell’Università Al-Azhar del Cairo fra i sunniti, e alla gerarchia dei mullah iraniani fra gli sciiti.
2006-08-05 11:19:26
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answer #5
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answered by elival64 6
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Dio, se c'è è sempre quello, anzi " quelo" altrimenti ce ne sarebbero tre: Allah! Cristo e Jeova. Mi sembrano troppini.
2006-08-05 11:17:14
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answer #6
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answered by Anonymous
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