Ave Maria!
MESE DI MAGGIO
( pia pratica del mese Mariano)
MAGGIO, MESE DELLA MADONNA. Ritorna Maggio, il cuore della primavera; è il mese dei fiori: dedichiamolo a Maria Vergine, fiore dei fiori; offriamolo a Colei che il sommo poeta invocava più volte al giorno: “il nome del bel fior che io invoco/ e mane e sera”. Maggio è il mese delle splendide aurore: dedichiamolo a Lei, “aurora che sorge” e che annuncia e che porta il “Sole della giustizia”, Gesù Salvatore. E’ il mese dei canti: dedichiamolo a Lei che ha recitato il canto più alto, il “Magnificat”. E’ il mese più bello dell’anno: dedichiamolo a Lei che è la più bella tra tutte le creature.
Uno scrittore moderno scrive: “L’uomo è una canna, una canna pensante. E tutti gli uomini sono un canneto. All’improvviso si desta uno spiraglio di vento e tutto il canneto canta”. Sorge il bel mese di Maggio. Anch’io sono una canna pensante. Oh, che tutto il canneto, ossia tutto il popolo di Dio, in questo mese canti! Voglio cantare anch’io, voglio cantare a Maria!
Il Concilio Vaticano II “esorta tutti i figli della Chiesa perchè generosamente promuovano il culto, specialmente liturgico, verso la beata Vergine, abbiano in grande stima le pratiche e gli esercizi di pietà verso di Lei, raccomandati lungo i secoli dal Magistero della Chiesa” (1). Ebbene, la pia pratica del Mese Mariano, in questi ultimi secoli, è stata molto raccomandata dal Papa e dai Vescovi. E’ una devozione che deve stare a cuore a tutti, specialmente alla gioventù, poichè fu iniziata dai giovani, in Italia, nel 1700 e poi dai giovani venne diffusa nel resto dell’Europa (2).
Ci sia di esempio il P. Pio da Pietrelcina (che il celebre scienziato Enrico Medi, nel Duomo di Rimini, gremitissimo di Gruppi di preghiera, definì come “una delle persone più devote della Madonna in questi due mila anni”). Egli così scrive al suo Direttore spirituale, P. Agostino: “Che gioioso mese è il mese di Maggio! E’ il più bello dell’anno. Come predica bene le dolcezze e le bellezze di Maria! Innumerevoli benefici ha fatto a me questa cara mammina! Quante volte le ho confidato le penose ansie del mio cuore agitato e quante volte mi ha consolato! Il mese di maggio per me è il mese di grazie! Questa cara mammina seguita a prestarmi premurosamente le sue materne cure, specialmente in questo mese. Mi sento tutto bruciare senza fuoco: mi sento stretto e legato al Figlio per mezzo di questa Madre. Vorrei volare per invitare le creature tutte ad amare Gesù, ad amare Maria” (3).
2. “AMATE, INVOCATE, IMITATE LA MADONNA”, specialmente nel mese di maggio. Il P. Pio esclamava: “Vorrei avere una voce così forte per dire ai peccatori di tutto il mondo: Amate la Madonna! Invocate la Madonna! Imitate la Madonna!”
AMATE LA MADONNA: è la Madre di Cristo Dio, “nato da donna”, dice S. Paolo (4); è la nostra mamma spirituale, tenerissima, sempre giovane: ha già compiuto duemila anni, ma gode della giovinezza perenne di Dio; una mamma che non invecchia mai, che non muore mai, che non ci lascia mai e ci protegge sempre. E’ volontà dello Spirito S. che l’amiamo: quello Spirito che l’ha sollecitata a profetizzare: “Tutte le genti mi chiameranno beata” (5); quello Spirito che ha suggerito all’Arcangelo Gabriele la lode più grande: “Ave, piena di grazia” (6). Tutti i Santi e tutte le anime forti l’hanno amata. Giovanni Paolo II ha potuto dire: “Quando ero operaio nella fabbrica di Solvay, leggevo continuamente un libretto intitolato: Trattato sulla devozione alla Vergine Maria, che alla fine era tutto sporco di soda, tante erano le volte che lo avevo letto. Questa devozione l’ho avuta prima da bambino, poi da scolaro e poi ancora da universitario” (7).
INVOCATE LA MADONNA: “Siete nel dubbio? Maria è la luce. Avete turbamento? Maria è sicurezza. Siete tristi? Maria è causa di letizia. Guardate a Lei e avrete gioia e pace” (8).
IMITATE LA MADONNA: “Come tutte le madri – dice Pio XII – provano soavissimi sentimenti quando scorgono che il volto dei propri figli riproduce per qualche somiglianza le loro fattezze, così Maria, Madre nostra dolcissima, non può non avere maggiore desiderio nè più grande gioia che nel vedere riprodotti nei pensieri, nelle parole e nelle azioni di coloro che Ella accolse come figli sotto la croce del suo Unigenito, i lineamenti e le virtù della sua anima” (9). Aggiunge S. Agostino: Maria è lo “stampo” di Cristo Dio; chi si getta in questo stampo, deventa simile a Gesù.
3. OGNI GIORNO DEL MESE MARIANO, UN OMAGGIO A MARIA! Giovani, fanciulli, genitori, persone anziane, non omettete questa bella devozione; la mancanza della pratica del Mese di Maggio, sarebbe, per lo spirito, come la mancanza della primavera.
Ogni giorno, un canto alla Vergine.
Ogni giorno, il S. Rosario che è come un roseto che offriamo alla Rosa Mistica: “è una preghiera da innamorati; infatti è l’innamorato che non si stanca mai di ripetere alla persona amata: quanto ti amo! e così ogni volta che dice le dolcissime parole in esse include tutta intera la sua anima ed è come se le dicesse la prima volta. Così, l’innamorato che prega: Ave, Maria! Ave, Maria!” (10).
Ogni giorno, una breve catechesi-meditazione sulle principali verità del Credo, il quale contiene la storia più vera, più bella, più estasiante: la storia dell’amore infinito di Dio per noi.
“Ogni giorno - come esortava la Didakè nei primi decenni del cristianesimo - cercate il volto dei Santi” e dei servi di Dio di ieri e di oggi nell’esempio che vi si propone: essi sono il vangelo vissuto. E cercate pure il volto della Madonna nel racconto di alcune rivelazioni e apparizioni approvate dalla Chiesa.
Insomma, ogni giorno, un nuovo palpito di amore filiale alla Mamma celeste, la quale, dopo Dio, è la nostra più grande speranza e la nostra gioia, come proclama il Concilio Vaticano II: Lei “brilla innanzi al pellegrinante popolo di Dio quale segno di sicura speranza e di consolazione” (11).
Il fervente devoto della Madonna, S. Luigi de Montfort, ci assicura che, lasciandoci guidare dalla Vergine, faremo più progresso in un solo mese che non in molti anni senza di Lei. Venga, dunque, in noi e in tutto il mondo, il regno di Maria affinchè per mezzo di Lei si estenda ovunque il regno di Gesù!
ESEMPIO. Il Servo di Dio P. Pio da Pietrelcina fin da giovane si era offerto come vittima per i poveri peccatori. Ebbene, quando l’immagine della Madonna, nel 1959, partì da Fatima per il pellegrinaggio nelle principali città d’Italia, appena entrò in terra italiana, subito il P. Pio si ammalò gravemente. Forse Dio permise questa sofferenza affinchè molti peccatori si convertissero, come realmente avvenne. Rimase ammalato per tutti i 150 giorni del pellegrinaggio e guarì prodigiosamente quando la venerata immagine fu portata, come eccezione, a S. Giovanni Rotondo, ove ebbe termine il pellegrinaggio nazionale. Udite come il P. Pio racconta questa istantanea guarigione: “Quel giorno in cui l’elicottero si era alzato per partire e volteggiava sul piazzale della chiesa, io ero presso una finestra della nuova chiesa. Vedendo che la Madonna stava per andarsene senza avermi guarito, preso da sgomento, mi rivolsi a Lei, pregandola con le lacrime agli occhi: Mamma mia, sei venuta in Italia e mi hai portato questo guaio (lui stesso ha spiegato: è stato un guaio perché non potevo confessare tanta gente e neppure celebrare la S. Messa); sei venuta a S. Giovanni Rotondo e mi hai trovato ancora ammalato; ora te ne vai e mi lasci in queste condizioni, senza neppure darmi la tua benedizione! In quel momento fui preso da una sensazione di calore e di benessere, sentii il bisogno di camminare. Ero guarito”.
Se saremo veramente devoti della Madonna e se la invocheremo con fede e con fiducia, ci otterrà tante grazie, soprattutto la conversione morale e ascetica, la liberazione dai mali spirituali, e ci aiuterà a diventare santi. Il Servo di Dio P. Mariano da Torino, il Cappuccino della Tv., ripeteva: “Se abbiamo ancora dei difetti, se non siamo santi, ciò dipende dal fatto che non amiamo abbastanza la Vergine Immacolata”.
PROPOSITO. Sarò fedele alla mia pratica del Mese Mariano, e inviterò altre persone a partecipare.
MESE DEL SACRO CUORE
( pia pratica del mese di Giugno)
1. IL CULTO AL CUORE DI GESU’ HA LE SUE RADICI PROFONDE NELLA SACRA SCRITTURA. Le revelazioni private si basano sulla Bibbia di cui sono un’irradiazione. Leggiamo nel Vangelo di S. Giovanni e nella profezia di Zaccaria: “Volgeranno lo sguardo a Colui (a Gesù) che hanno trafitto” (1).
Queste parole conducono la nostra mente e il nostro cuore sul calvario nel momento culminante della storia divina e umana di Cristo Dio. E’ agonizzante sulla croce per tre ore dolorissime, lunghe da sembrare eterne. Muore per noi... Un soldato con la lancia gli trapassa il costato, gli trafigge il Cuore.
“Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto!”
Lungo i secoli innumerevoli anime contempleranno Gesù crocifisso, e attraverso quel petto squarciato, vedranno il suo Cuore trafitto, quel Cuore che è il segno più eloquente del suo amore, quel Cuore da cui - dicono i Santi Padri - escono sangue e acqua, simbolo della Chiesa e dei Sacramenti, quel Cuore da cui fluiscono, mediante la Chiesa e i Sacramenti, le cascate dell’amore eterno alle quali tutti noi, come dice il profeta Isaia, siamo invitati ad attingere: “Attingete le acque con gioia alle sorgenti della salvezza” (2).
S. Bernardo ci invita a questa riflessione: “Signore Gesù, il tuo Cuore fu trafitto perchè in questa piaga visibile ai nostri occhi, possiamo vedere la piaga invisibile del tuo amore”.
S. Veronica Giuliani, grande mistica Cappuccina, nel suo voluminoso “Diario” racconta che numerose volte potè contemplare Gesù mentre, nelle apparizioni, le manifestava il suo Cuore: “Nella ferita del suo costato Gesù mi faceva vedere il suo Cuore, ferito e tutto fiammeggiante di amore”.
Le rivelazioni del Cuore di Gesù più note restano quelle fatte a S. Margherita Maria: In un sfolgorio di luce le appare Gesù con il Cuore in risalto sul petto, Cuore trafitto, sanguinante, incoronato di spine, sormontato da una croce. E con tono dolce e mesto le sussurra: “Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e da costoro non riceve altro che ingratitudine”. E le ripete: “Almeno tu amami!” “Mi fu mostrato - scrive S. Margherita - un Cuore che gettava fiamme di amore da ogni parte e mi furono dette queste parole: ho sete, brucio dal desiderio di essere amato!”.
Ti esorto a non osar mai ripetere: Non ho bisogno di credere a rivelazioni private e apparizioni; non so che farmene; mi basta la Bibbia. No! Anche le rivelazioni private vengono dallo Spirito Santo, il quale non agisce mai inutilmente, e le manda per il bene di tutta la Chiesa (non sei anche tu Chiesa?). Il celebre Direttore spirituale P. Tomislaw Vlasic afferma: “All’inizio dicevo: io ci credo già, la mia fede non ha bisogno di queste apparizioni... Adesso capisco che sono stato un fariseo. Le apparizioni hanno aperto un nuovo orizzonte alla mia fede, ora capisco che sono tanto lontano da Dio, che la strada da percorrere è sempre più lunga”. Fai tesoro di quelle rivelazioni private che hanno solido fondamento, (sempre nella piena fedeltà alla madre Chiesa), e ne avrai incalcolabili vantaggi spirituali. Tante anime grandi e celebri Papi hanno creduto con fervore alle rivelazioni private del Cuore di Gesù, e ne hanno vivamente raccomandata la devozione.
Papa Giovanni XXIII fu uno dei più grandi devoti del Sacro Cuore. Sono commoventi gli scritti in cui parla di questa sua devozione: “Appena battezzato, fui consacrato, nella mia chiesetta, al Sacro Cuore. Ricordo, fra le prime preghiere che appresi, la bella giaculatoria che oggi mi è così caro ripetere: Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più. La devozione al Sacro Cuore mi ha accompagnato per tutto il tempo della mia vita; voglio che sia il termometro di tutta la mia vita spirituale. Devozione al Sacro Cuore: fonte di vita, di gioie, di grazie, di vocazioni, di santità! Mi pare che sarei pronto a dare il mio sangue per il trionfo del Sacro Cuore” (3).
2. DEVOZIONE AL SACRO CUORE SIGNIFICA DEVOZIONE ALL’AMORE DI GESU’. Infatti oggetto di questo culto è il Cuore fisico di Gesù unito ipostaticamente alla persona del Verbo, considerato come simbolo dell’amore che Gesù, come Dio ha per noi fin dall’eternità, e, come uomo, fin dal primo istante della sua Incarnazione; amore che raggiunge il vertice nella sua dolorosissima Passione e Morte e rasenta la follia nel dono dell’Eucarestia ove il suo Cuore è vivo e palpitante.
S. Bonaventura davanti al Cuore trafitto di Gesù esclama: “Ecco la porta del Paradiso e il tesoro del divino amore. Entra, anima mia per l’apertura della lancia, godi le ineffabili delizie di questo Cuore divino. Oh, se io fossi stato al posto della lancia non avrei voluto uscire mai più dal Cuore di Gesù, e avrei esclamato: Questo è il mio riposo nei secoli dei secoli. Nel Corpo di Gesù voglio innalzare tre tende: nelle mani, nei piedi e nel costato aperto: quì parlerò al suo Cuore e potrò ottenere tutte le grazie che vorrò”.
Paolo VI precisa: “L’essenza della devozione al Sacro Cuore consiste nel considerare e nell’onorare, nell’immagine simbolica del Cuore, l’immenso amore, saturo di tenerezza, del nostro Redentore”. Perciò questa devozione è sempre attuale e moderna come attuale e moderno è l’amore di Cristo Dio; e - come diceva Pio XI - “è la sintesi di tutta la religione”.
Il Card. Bonomelli esclama: “Quale simbolo, quale figura più viva e più naturale dell’amore, quanto il simbolo e la figura del cuore? Appena i miei occhi cadono sulla vermiglia figura del Cuore Divino, appena vedono quella figura stillante sangue, quella corona di spine che l’avvolge, quelle fiamme che si elevano dal suo vertice, la mia mente corre a Gesù, pensa all’amore suo per gli uomini tutti, ricorda la sua Passione, la sua Morte, tutta la mirabile storia della sua vita. A quella vista il mio cuore si commuove, si accende e sento che l’amore di Gesù domanda amore” (4).
3. IL CUORE DI GESU’ CHIEDE AMORE E RIPARAZIONE:
a) AMORE: “Oh, se intendessimo - ripeteva S. Alfonso - l’amore che arde nel Cuore di Gesù! Ci ha tanto amati che se mettessimo insieme tutto l’amore di cui sono capaci gli uomini, i Santi e gli Angeli, non arriveremmo che alla millesima parte dell’amore che Cristo Gesù ci porta”. Quindi ha piena ragione di chiedere il nostro amore: “Io sono venuto a portare il fuoco sulla terra (il fuoco dell’amore), e come vorrei che fosse già acceso!” (5).
Ricorreva la festa di S. Francesco d’Assisi allorchè a S. Margherita Maria, rapita nell’estasi della preghiera, apparve Gesù insieme a S. Francesco che era in uno sfolgorio di luce e in una gloria superiore a quella degli altri Santi e capì che ciò era perchè S. Francesco sulla terra aveva amato Gesù più di tutti, perciò fu decorato - per la prima volta nella storia dell’umanità - delle sacre Stimmate; e lo indicò a lei e a ciascuno di noi, come modello nell’amore divino: “Amami come mi ha amato S. Francesco!...” Questi ha amato il Salvatore con amore di fuoco. Se noi ci impegneremo ad amare il Cuore di Gesù in questa maniera, Egli realizzerà le parole del profeta: “Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; Io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli. Toglierò da voi il cuore di pietra. Porrò il mio spirito dentro di voi. Vi darò un cuore nuovo” (6): un cuore infiammato di amore al Padre e ai fratelli e sfavillante di gioia. Potessimo gridare con S. Francesco: “In fuoco l’Amor mi mise!... l’Amore (ossia Gesù) non è amato!... Venite a riamare l’Amore!...”
b) RIPARAZIONE. Essa è il fior fiore dell’amore. Gesù stesso è venuto sulla terra per riparare i nostri peccati e chiede a noi riparazione per i peccati nostri e per quelli degli altri. Oggi è più necessaria che mai. Non c’è nulla di più gradito a Gesù! Mentre da ogni parte arrivano in continuazione frecce avvelenate di innumerevoli peccati contro il Cuore del Redentore, Egli avrà immancabilmente sentimenti altissimi di predilezione per le persone che, con tanto affetto, fanno opera di riparazione; e, certamente, pur prescindendo dalle rivelazioni (che restano vere), le ricompenserà con tante grazie e sopratutto con la salvezza eterna.
Come riparare? Con la S. Messa; con la Comunione riparatrice, specialmente nei “primi venerdì di ogni mese”; mediante la consacrazione al Sacro Cuore; con l’offerta dei sacrifici, dei dolori e delle fatiche; con i fioretti, molto educativi e tanto utili; con le frequenti giaculatorie.
Gesù assicurò la grande anima Consolata Betrone, monaca Cappuccina, che ogni volta recitava, con amore fiammeggiante, la bella giaculatoria (che ripeteva in continuazione), “Gesù, Maria, via amo, salvate anime”, lei consolava tanto il suo Cuore e otteneva la conversione di molti peccatori.
Se coltiveremo un fervente amore al Cuore di Gesù, Egli, conforme alle promesse fatte a S. Margherita, ci concederà tutte le grazie di cui abbiamo bisogno, donerà misericordia, pace e consolazione all’anima nostra e alle nostre famiglie, benedirà le nostre imprese, ci darà fervore e santità, il suo Cuore ci sarà dolce rifugio in vita e specialmente in punto di morte.
ESEMPIO. Un martire del Sacro Cuore: Garcia Moreno, Presidente dell’Equatore. E’ molto religioso. Consacra la sua Patria al Cuore di Gesù. E’ il primo Venerdì di Agosto 1875; egli, come al solito, al mattino va in chiesa, prega lungamente e fa la S. Comunione; al pomeriggio ritorna a pregare nella Cattedrale; ma quando esce, massoni e anticlericali, frementi di rabbia per odio alla fede, gli si avventano contro, lo colpiscono con 5 colpi di rivoltella e 14 pugnalate. Fa appena tempo a ricevere l’Unzione degli ammalati e subito muore dopo aver esclamato: “Dio non muore”.
Qual esempio di devozione al Sacro Cuore!
Pio IX (citato dal Ven. P. Dehon) raccomandava: “Predicate ovunque questa devozione. La Chiesa e il mondo non hanno altra speranza che il Cuore di Gesù: lui guarirà tutti i nostri mali!”
PROPOSITO. Faremo con devozione la pia pratica del “mese del Sacro Cuore” e dei “primi Venerdì del mese” ed esorteremo altre persone ad amare tanto il cuore di Gesù.
Ti raccomando grandemente i Nove Primi Venerdi' del mese e i Primi 5 Sabati del Mese.(Oggi e' anche primo Sabato del Mese)
Abbi anche tu una grande devozione per Maria e per Gesu'.
Che Gesu' ti dia pace|.
Con grande affetto
alessio
2006-08-05 03:50:51
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answer #1
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answered by Anonymous
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