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Sono una cattolica ma non so se credere in Dio o no!
Il mio parroco dice che Dio ci ama perchè è nostro padre....ma come può un padre far soffrire così i propri figli?
Se lui è onnipotente perchè non fa qualcosa per far cessare tutto il male che vediamo ogni giorno?
Bambini (milioni di piccoli innocenti) che muoiono di fame, di sete, di malattie e di guerre.........
Donne che non riescono ad avere figli e donne che li buttano nei cassonetti perchè non li vogliono....perchè Dio non prevede tutto questo prima di far crescere una vita nel ventre di una donna?
E poi i terremoti, le alluvioni che accadono sempre dove stanno i più disgraziati che non hanno i mezzi per tirarsi su!
Ma dove sta Dio?
C' è qualcuno che sa rispondermi?

2006-08-03 02:18:31 · 24 risposte · inviata da Monia Q 3 in Società e culture Religione e spiritualità

24 risposte

Ave Maria!

Sono cattolico e credo in Dio anche se c'e' il dolore.

Il problema che maggiormente affligge l’esistenza dell’uomo è quello del dolore, che sembra inconciliabile con la Provvidenza di Dio; si risolve con sufficiente chiarezza soltanto con la fede in Dio Padre e nella certezza di un’altra vita dopo la morte corporale e con lo sguardo fisso alle atroci sofferenze di Cristo Dio e della sua Madre Addolorata.





1. IL DOLORE C’È, È UNA TRISTE REALTA’; ma guai a non comprenderne il significato. “La parola della croce infatti – dice S. Paolo – è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio” (1)

Sul monte Calvario, accanto a Gesù, che muore per noi in un abisso di sofferenze, c’è sua Madre addoloratissima che soffre con tanto amore a Gesù e per le anime; è la prima collaboratrice associata “con animo materno al Sacrificio di Lui” (2): Ella è simbolo dei futuri santi. C’è il buon ladrone che soffre con rassegnazione per riparare alle sue colpe: è simbolo delle anime che si salvano. C’è il cattivo ladrone che soffre imprecando e bestemmiando: è simbolo delle anime che vanno verso la dannazione per non aver compreso il valore della sofferenza.

Il mondo è un immenso calvario in cui tutti sono inchiodati alla croce: non c’è uomo senza croce, non c’è casa senza dolore.





2. MA... C’È PURE LA DIVINA PROVVIDENZA. S. Tommaso d’Aquino dichiara che quella della Divina Provvidenza è, dopo il dogma della Trinità, la verità più importante del cristianesimo: se crolla questa, crollerà pure la fede nell’esistenza di Dio (3).

Non ripetere mai: Dio mi ha abbandonato! Dio ti ama! Ti assicura la Bibbia che Lui veglia su di te come un’aquila sui suoi nati e ti custodisce come pupilla del suo occhio (4).

Dio è Padre, ti ha creato per amore e continua a conservarti nell’esistenza ossia ti dona istante dopo istante quella vita che un giorno ti diede. Questo incessante dono dell’esistenza S. Tommaso lo chiama “creazione continuata”: è come se in ogni attimo continuasse a crearti. Quindi la tua esistenza in ogni minuto è legata a Dio da fili invisibili di amore paterno e materno.

La Bibbia dolcemente ti sussurra: “Può forse una madre dimenticarsi di suo figlio? E anche se si dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco ti ho designato sulle palme delle mie mani” (5). La sapienza e provvidenza di Dio “si estende da un confine all’altro con forza e governa con grande bontà ogni cosa” (6).

Gesù ha parole stupende sulla bontà e provvidenza del Padre: “Per la vostra vita non affannatevi di ciò che mangerete o berrete e neanche per il vostro corpo di quello che indosserete. Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi, dunque, dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste sa che ne avete bisogno. Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (7).

3. COME SI CONCILIA IL DOLORE CON LA DIVINA PROVVIDENZA?



a) Il dolore non è stato creato da Dio: il progetto di Dio era una umanità senza alcuna sofferenza. Fu il peccato dei nostri progenitori a portare la morte preceduta da tanti dolori. La Bibbia afferma: “Dio non ha fatto la morte, né gode che periscano i vivi. Infatti Egli creò tutte le cose perché esistessero...Ma per l’invidia del diavolo entrò nel mondo la morte”(8).



Molti dolori vengono dalle leggi della natura sconvolta dopo il peccato dell’uomo. E tante sofferenze arrivano per colpa nostra: per imprudenza e intemperanza, per eccessi nel mangiare e nel bere; sovente gli uomini si scavano la fossa con forchetta, bicchieri, bicchierini, droga, vizi e disordini fisici e morali; e poi scavano la fossa agli altri negando il cibo, i vestiti, le medicine alle centinaia di milioni di persone che ogni anno muoiono per fame e per miseria (E se ne incolpa il Signore!).



b) Perché Dio ha permesso e permette il dolore? Perché Egli porta il massimo rispetto al grande dono che ha fatto all’uomo: il dono della libertà. Tuttavia il Signore è tanto buono e talmente potente che ha saputo trarre il bene anche dal male ossia dal dolore.



c) Perché soffrono i buoni – ci si chiede – mentre i cattivi hanno ogni fortuna? Non è esatto! Non soffrono soltanto i buoni, ma anche i cattivi. Se poi i cattivi hanno qualche fortuna temporale, ciò può entrare nei piani della giustizia di Dio, il quale deve ricompensare in questa vita, non potendolo fare nell’aldilà, quel bene che i cattivi ostinati nei loro peccati hanno fatto. E del bene ne fanno tutti, anche chi non si convertirà mai al Signore, come un orologio guasto e fermo indica l’ora esatta almeno due volte in 24 ore. Ma un uomo che abbia tante fortune su questa terra e poi che sia infelice per sempre nell’altra vita, non è da invidiare, ma da compiangere.

d) Perché soffrono i bambini e gli altri innocenti? Qui il mistero del dolore raggiunge la massima profondità, e, senza fede, resta inesplicabile; mentre la fede ci offre elementi che ce lo fanno comprendere a sufficienza: sono i seguenti: Gesù, che è Dio, ha sofferto moltissimo e ha voluto una Madre la più sofferente e la più addolorata tra tutte le creature. E, con la sua sofferenza, cui ha unito la sofferenza della sua Mamma, ha meritato per tutti noi la salvezza eterna. Così i fanciulli e gli altri innocenti che soffrono per amore a Gesù e ai fratelli, diventano, insieme alla Madonna, i più preziosi collaboratori del Redentore nell’opera della salvezza delle anime.

Inoltre c’è la certezza assoluta dell’esistenza della vita eterna, che è la vera vita! La vita terrena di fronte all’eternità è meno di un istante, è più breve di un lampo nella notte. A questa luce il dolore appare come una grande grazia e come una ricchezza infinita per l’eternità. Ecco perché le anime sante ringraziavano Dio per le sofferenze e chiedevano altri dolori. S. Teresina, diceva: “Non morire, ma soffrire”. E S. Veronica Giuliani, Cappuccina, così supplicava il Signore: “Croci, pene, tormenti, flagelli, venite a me. Più pene, più croci..., più, più, più, o mio Dio!” E il Servo di Dio Giuseppe Toniolo, padre di sette figli, nelle grandi sofferenze e nelle disgrazie, recitava, insieme ai familiari, due inni di ringraziamento: il Magnificat e il Te Deum.

Impegnamoci a sopportare le sofferenze con grande amore a Gesù, sull’esempio della Vergine e dei Santi. Le lacrime lasciate cadere senza questo amore, diventano fango, ma offerte con questo amore a Gesù, si tramutano in perle. È terribile soffrire senza Dio e contro Dio (imprecando, bestemmiando), è dolce soffrire con Gesù, secondo il celebre detto: “Ubi amatur non laboratur et si laboratur ipse labor amatur”: dove si ama non si soffre e se si soffre si ama la stessa sofferenza.

Uniamo le nostre sofferenze a quelle di Gesù per la salvezza delle anime: così Gesù per mezzo di noi, membra del suo Corpo Mistico, continuerà a soffrire per salvare. In questo modo si applicheranno anche a noi le belle parole di Giovanni Paolo II agli ammalati: “Voi diventate potenti come è potente Cristo in croce”.

La sofferenza vissuta e offerta in questa maniera, porterà anche a noi, come dice S. Pietro, allegrezza in terra e gloria in Cielo: “Nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare” (9).



ESEMPIO. La Serva di Dio Benedetta Bianchi Porro (1936–1964) di Dovàdola (Forlì), voleva diventare Medico allo scopo di curare gratuitamente i poveri, ai tempi in cui ogni cura si doveva pagare; ma ha dovuto lasciare l’Università al penultimo esame perché i suoi mali fisici si moltiplicavano e si aggravavano. Era poliomielitica, cieca, sorda, poi totalmente paralizzata; aveva perduto il tatto, l’odorato, il gusto e tutta la sensibilità fuorché nel palmo di una mano, la voce era ridotta a un filo esile; aveva molti ascessi alle gengive che le portarono via quasi tutti i denti; fisicamente era ridotta a un rudere. Eppure aveva una vita spirituale intensissima e viveva in una continua gioia, come risulta da suo Diario. Era tanto devota della Madonna! La sua mamma scrive: “Vive pregando, cantando, dettando lettere agli amici, vive in una maniera più angelica che umana. Ringrazia ogni sera Dio per le sue molteplici sofferenze. Ama la vita, il sole, i fiori, la pioggia. È forte, dolce, sempre contenta”. Ecco una delle sue espressioni: “Ho trovato che Dio esiste ed è amore, fedeltà, gioia, certezza fino alla consumazione dei secoli”. Ha cantato fino a mezz’ora prima di morire; e ha ripetuto quei versi del Pascoli a lei prediletti: “O stanco dolore riposa. / La nube del giorno più nera / fu quella che vedo più rosa / nell’ultima sera”. (10)


Che il Signore ti dia pace,benedica te e tutti i tuoi cari|!

Alessio

2006-08-03 06:07:19 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 2

Molto spesso confondiamo l'esistenza di Dio con le innumerevoli porcate che fa l'uomo.mettiamo pure che Dio esista(dobbiamo pur credere a qualcosa)ma quando un bambino muore di fame , cosa centra Dio,sono quei vigliacchi ricchi e potenti che non credono a chi è digiuno, quando scoppia una bomba e muoiono degli innocenti, cosa centra Dio,sono quei vigliacchi ricchi e potenti che devono vendere armi, quando gli ultimi del mondo rivendicano un minimo di dignità, cosa centra Dio,sono quei vigliacchi ricchi e potenti che non permettono ai poveri di elevare spirito e stomaco. Ma ti sei chiesta per quale motivo sono ricchi? Alla faccia del tuo Dio.Sei comunque grande

2006-08-04 15:57:36 · answer #2 · answered by pimpo_54 2 · 0 0

Visita il sito www.lamanosullaroccia.it e guarda le messe di don Antonio Maione. Avrai molte risposte e tante domande

2006-08-04 11:13:26 · answer #3 · answered by tiladec 1 · 0 0

Io penso che dio esiste solo perché C'è l' uomo: e' stato creato dalla bocca dell'uomo. Esistiamo noi quindi cerchiamo di essere più positivi sia con noi che con gli altri. La colpa cerchiamola dentro di noi non dal vicino e nemmeno da un immagine che ci siamo creati per secoli solo per rispondere a quello che non riusciamo a capire. Noi siamo ancora come animali, istintivi predatori, inevitabile, magari siamo un po' più inventivi per certi versi un po' evoluti, ma niente di straordinario, se pensiamo che un felino e una perfetta macchina da guerra per procurarsi il cibo noi siamo pari al felino. Smettiamola con queste elucubrazioni mentali e rimbocchiamoci le maniche se davvero si vuole eliminare la "sofferenza", senza aspettare niente dal prossimo e ne da un fantomatico dio. Sembriamo masochisti!

2006-08-03 23:20:28 · answer #4 · answered by domandatore 2 · 0 0

é una cosa che viene difficile al giorno d'oggi. credere, intendo. mi trovo pienamente d'accordo con te ma so anche che gran parte della colpa è dell'uomo perchè è lui che combina i casini e poi piange. Dio non esiste. è solo un illusione degli uomini che hanno bisogno di una guida, di un aiuto e lo cercano in Dio. Io non credo più da 3 anni e considera che ne ho solo 14...

2006-08-03 16:37:31 · answer #5 · answered by Erika 2 · 0 0

io credo in dio, ma spesso ho i tuoi stessi dubbi...credo che certe volte i suoi disegni a noi risultano assolutamente incomprensibili.

2006-08-03 16:12:53 · answer #6 · answered by Utente Enrico 7 · 0 0

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DIO STA PROPRIO IN QUEI BAMBINI CHE MUOIONO DI FAME , IN QUELLE DONNE CHE SOFFRONO , non hai letto il Vangelo in Matteo 25,40 ?: "il re risponderà: In verità, vi dico che TUTTE LE VOLTE CHE AVETE FATTO CIÒ AD UNO DEI PIÙ PICCOLI DI QUESTI MIEI FRATELLI LO AVETE FATTO A ME!". Ecco dov'è Dio. E' nel fratello, nel più piccolo dei fratelli...

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2006-08-03 11:48:10 · answer #7 · answered by pietro 2 · 0 0

cerchero di essere sintetica...
all'inizio nn volevo risp xke nn volevo influenzare opinioni altrui ma...l'hanno fatto tutti xcio...adesso ci sn anche io...

...tutti conosciamo l'essere umano...conosciamo la paura...la sofferenza...il dolore... e c'è un unico modo per diminuire veramente questi sentimenti...cioe quello di tenersi a qualcosa che hli renda piu forti.. come i vecchi usano il bastone cosi la maggior parte di noi usa un pretesto, una scusa, un supporto...dIO...a mio parere nn altro che pura fantasia...
serve ai piu deboli x un conforto un sostegno...


un consiglio:FINCHE VIVRAI ALL'OMBRA DI TE STESSO...DEI TUOI SOGNI E DELLE TUE FANTASIE .. NON POTRAI DIRE DI AVER VISSUTO!

2006-08-03 10:59:37 · answer #8 · answered by unica me 3 · 0 0

Perchè Dio dovrebbe intervenire solo quando ci fa comodo??
Dio deve intervenire nelle malattie,si,,,ma quando Bush ha deciso di fare la guerra Dio non doveva intervenire..ma com'è, allora?
Siamo noi uomini che provochiamo il 90% di tutto il male che ci circonda.
Non possiamo pretendere che Dio intervenga quando ci piace e che invece ci lascia fare quando vogliamo!!!
E' QUESTA LA VITA

2006-08-03 09:54:32 · answer #9 · answered by NaP_Sz 2 · 0 0

Ciao, anche se non sono cattolica praticante ti voglio dire che credo fortemente in Dio.
Il fatto è che la maggior parte di ciò che succede nel mondo è dovuta alla conseguenza dell'azione umana.
Se davvero l'uomo fosse cosciente di sè e volesse essere responsabile delle proprie azioni, ti assicuro che il mondo sarebbe molto migliore!
Non si può dire: io uccido, rinnego,prendo, mollo, faccio la guerra a mio piacimento e dopo dare la colpa a Dio! Egli è il padre che ci ama ma che ci lascia piena libertà, al quale, però, dovremo rendere conto delle nostre azioni quando verrà il momento!

2006-08-03 09:52:01 · answer #10 · answered by moonflower 4 · 0 0

non è facile risponderti con due parole..il male esiste perchè esiste la libertà dell'uomo e del creato! Dio ci ha dato la possibilità di scegliere e il male può essere una scelta, purtroppo!
io credo in Lui perchè mi da la forza di affrontare le situazioni difficili, Lo prego per avere la serenità davanti ad un problema e non perchè me lo risolva! a volte si ha la tentazione di vedere Dio come un supereroe, pronto a mettere pecche dove noi non arriviamo o dove gli altri sbagliano...ma se fosse così come potremmo crescere? come potremmo renderci conto di quanto abbiamo? come potremmo interessarci del prossimo o di chi soffre? prova a riflettere anche su questo...un abbraccio

2006-08-03 09:45:58 · answer #11 · answered by elle 4 · 0 0

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