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Io sono sicura che ragionano, eccome!

2006-07-31 05:14:43 · 29 risposte · inviata da Anonymous in Animali da compagnia Cani

29 risposte

IL MIO CHATTA

2006-07-31 05:17:02 · answer #1 · answered by luka02 5 · 0 0

ragionano sicuramente xò qualke volta cm l'uomo agiscono di istinto

2006-08-07 05:30:21 · answer #2 · answered by misty c 2 · 0 0

a si che ragionano e come se lo fanno, ti parlo x esperienza la mia matilda e tremenda e quando le combina nn le fa cosi x farle le sue marachelle sono tutte raggionate difatti quando mi accorgo che la combinata diventa lunga lunga e cammina bassa bassa. aveva il vizio di scappare una mattina lo seguita senza che sene accorgesse dopo un bel po lo chimata è lei si è fatta lunga pensava di farla franca come ogni volta invece quella mattina li ho deciso che doveva essere l'ultima e cosi lo castigata anche se mi piangeva il cuore lo legata tutto il giorno ora nn scappa piu cmq ho la consapevolezza che ragionano se ci stai attenta ai loro movimenti te ne accorgi ciao ciao

2006-08-05 22:59:28 · answer #3 · answered by bella d 3 · 0 0

Guarda la mia Billie ha anche una coscenza!! se quando torno a casa trovo regalini(di solito non suoi ma della cagnetta anziana)si autopunisce e va' da sola in bagno come dire io non c'entro ma so' che e' una cosa sbagliata....tutto da sola mai insegnato nulla..

2006-08-05 05:55:57 · answer #4 · answered by cicci b 2 · 0 0

i miei cani ragionano!!!!!!!!!

2006-08-05 05:09:06 · answer #5 · answered by ragazza di un film girato nel 69 4 · 0 0

Da sempre etologi e studiosi del comportamento hanno dibattuto sull’intelligenza del cane. La visione meccanicistica del fedele amico, non riservava ad esso possibilità di pensiero e riflessione, mentre la psicologia cognitivista riconosce al cane capacità di discernimento e facoltà di intendere.
Ma cosa significa essere intelligenti? Il dizionario etimologico italiano definisce in questo modo il termine intelligenza: “Facoltà ed attitudine di intendere prontamente, l’atto del comprendere e distinguere, cognizione, spiegazione”.
Difficile adattare questa definizione di “intelligenza” al cane. Secondo la mia personale visione, per cercare di capire e definire l’intelligenza del cane, è necessario evidenziare altri due parametri, che sono: Le Capacità di Apprendimento ed il Tasso di Addestrabilità.
Per capacità di apprendimento si intende la possibilità che un animale ha di fare proprio, di assimilare. Pre-requisito fondamentale per l’apprendimento è quindi la memoria. Senza avere la possibilità di memorizzare, non si ha apprendimento.
Per addestrabilità, si intende la capacità del cane di esprimere un comportamento successivo ad una parola di comando, espressa dal proprietario. Tutto ciò implica una stretta relazione a due, dove diventano importanti la dipendenza affettiva, la socialità il rispetto e la relazione gerarchica.
Nell’analisi dell’addestrabilità dei cani, entrano in gioco caratteristiche soggettive, come ad esempio la docilità e la socialità. Un cane docile, cioè che accetta spontaneamente l’uomo come capobranco, è maggiormente addestrabile di un cane indocile. Un soggetto ben socializzato e che cerca il contatto con il proprietario, ha un tasso di addestrabilità più elevato di un cane schivo, riservato e che non desidera contiguità.
Anche il gatto è caratterizzato da grandi capacità di apprendimento, ma la sua addestrabilità è limitata.
Il polpo e la piovra marina, hanno grandi capacità di apprendimento, si sanno mimetizzare tra le mangrovie e diventano del colore della roccia sui fondali marini, poi attuano le loro strategie nel pascolo e nel procacciarsi il cibo. La loro addestrabilità è pari allo zero!!!!!
Ritengo che i cani più “intelligenti” siano quei soggetti che hanno tradizioni nel lavoro a stretto contatto con l’uomo. I fedeli amici “selezionati” per scopi ed utilizzi definiti, sono caratterizzati da memoria di razza ed esprimono in modo attitudinale performances, “intelligenti”. Peculiarità del cane da lavoro è saper cooperare con il proprietario. Alcuni cani nelle loro espressioni comportamentali, stupiscono i padroni; ci sono soggetti che dimostrano “conoscenze a priori” e che si esprimono in modo quasi “geneticamente preprogrammato”. Tutto ciò è spesso ricollegato ad espressioni istintive o a memoria di razza, che molto frequentemente conducono il cane a comportamenti “giusti” secondo la situazione che si presenta. Molto spesso se si è attenti osservatori, si possono notare in alcuni soggetti attenti e vivaci, capacità intuitive che favoriscono l’espressione comportamentale pertinente alla situazione ed allo stimolo ricevuto.
Il carnivoro predatore è sicuramente piu’ “intelligente” dell’erbivoro. Il predatore attua strategie, agguati, appostamenti, attese, tutto ciò è funzionale per la sopravvivenza.
I cani che sono ritenuti piu’ “intelligenti” coniugano alte capacità di apprendimento ad alto tasso di addestrabilità. Ecco spiegato perché ci sono cani che apprendono facilmente e cani che invece fanno fatica. Il tasso di addestrabilità è anche fortemente influenzato da chi insegna e da come insegna. Un bravo istruttore moderno dovrebbe conoscere le strategie pedagogiche relative ai condizionamenti dei comportamenti, conoscere le teorie di “condizionamento degli Stimoli/Segnale” studiati da Pavlov, quelli di “prove ed errori” studiati da Skinner e l’apprendimento per “emulazione e sociale”, studiato da Bandura.
Un ruolo importante lo gioca la ripetizione di un esercizio. Per un Border Collie,ad esempio, per apprendere una parola di comando ed esprimere il comportamento richiesto occorrono tre ripetizioni, per un terrier sono necessarie almeno quindici repliche. E’ da considerare che la specie canina è caratterizzata da un notevole dimorfismo, si pensi alla diversità somatica tra un Chihuahua Messicano ed un San Bernardo, ma non è da sottovalutare il fatto che, ciò che può essere importantissimo per un Terrier, può essere pressoché insignificante per un Grande Molosso.
La chiave di comprensione dell’apprendimento dei cani è strettamente collegata con gli aspetti motivazionali.
Saper motivare un cane nello svolgere un determinato esercizio non è sempre facile. Bisogna avere “stoffa”. Ci sono proprietari di cani che non saprebbero motivare un topo all’interno di un magazzino di formaggio!!!!!

Parametri di Addestrabilità:

Alcune razze canine mostrano, dalle classifiche risultanti dalle prove di lavoro cui sono sottoposte, come “difesa", "agility", "obbedience", "working test", "prove di caccia", un diverso tasso di addestrabilita'.
Per condurre un'analisi sulle possibilità' addestrative, è bene conoscere tre parametri di accertata importanza come:

1° DIPENDENZA AFFETTIVA
2° SOCIALIZZAZIONE
3° CURIOSITA'

DIPENDENZA AFFETTIVA: con queste due parole s'intende definire l'attaccamento che il cane ha nei confronti della madre (affezione primaria), dei fratelli, della tana prima, e del padrone (affezione secondari), dei membri della famiglia e della casa poi.

SOCIALIZZAZIONE: individuazione di partner sociali disponibili siano essi facenti parte della specie canina o appartenenti ad altre specie (es. l'uomo).
Il cane, nel suo relazionare, si pone socialmente ad altri cani, persone ed animali.

CURIOSITÀ: ha lo stesso significato che ha per l'uomo, in altre parole l'essere curioso. Il cane sviluppa attività esplorativa attivandosi mentalmente.

I molossoidi possiedono una buona dipendenza affettiva tant'è che si mostrano molto legati al padrone, alla mamma, alla casa, ma normalmente hanno una carente socializzazione, accompagnata da scarsa curiosità.
I retrievers possiedono una dipendenza affettiva buona, un'alta socialità ed una curiosità accentuata.
I parametri si bilanciano nel Pastore Tedesco, Border Collie e nel Barbone (che è un lupoide nonostante il pelo) dove si può riscontrare un tasso d'addestrabilità altissimo.

I cani, appartenenti alle razze citate, si presentano per loro natura, disposti docilmente verso il proprietario. Essi sono normalmente sensibili nei confronti del padrone, e trasmettono un'immediata sensazione di "intelligenza".
Nella relazione con la famiglia mostrano una notevole presenza e sono attenti e vigili.

Molto spesso quando ho l’opportunità di ascoltare proprietari che parlano dei loro cani, rimango silenzioso, ascoltando attentamente.
Personalmente ritengo che ogni relazione tra cane e padrone riservi particolarità originalissime ed a volte straordinarie.
Con molta frequenza in questi discorsi tra proprietari, si sente definire in modo differente l’intelligenza del cane.
Alcuni proprietari rimangono esterrefatti dalle capacità che il cane mostra di anticipare le intenzioni del padrone, riservando all’amato Fido straordinarie attitudini ad intendere ed a percepire eventi con singolari capacità extrasensoriali, mentre altri definiscono il proprio cane idiota ed ottuso.
Ritengo importante, proprio per cercare di definire maggiormente “l’intelligenza dei cani”, differenziare la capacità d'apprendimento, dall’addestrabilità.
Frequentemente questi due parametri sono confusi o addirittura considerati simili.
Per capacità d'apprendimento s'intende l’attitudine ad assimilare e fare propria un'esperienza, memorizzandola.
L’esperienza memorizzata, può condizionare, in futuro, il comportamento del soggetto.
Gli animali, apprendono anche senza che il padrone si ponga didatticamente.
Essi imparano ad esempio ad evitare luoghi reputati insicuri ed a frequentare territori, dove sono presenti fonti di sostentamento, come ad esempio, il cibo.
E’ l’esperienza della vita stessa che insegna.
Cari lettori non dimenticate “l’intelligenza” che dimostrano giornalmente i cani randagi, furbi e scaltri, attivi e dinamici: loro sanno come districarsi nel caos quotidiano delle metropoli, sanno dove attraversare le strade evitando pericoli, sanno dove procacciarsi il cibo e vivono in uno stato di “tollerante non belligeranza”, perché il litigio conduce spesso a premorienza. Meglio evitare!!!!!
Le capacità di apprendimento sono favorite da precoci stimolazioni attuabili nei periodi sensibili sui cuccioli. Gli aspetti della formazione della corteccia cerebrale ed il “fissarsi” delle sinapsi nel Sistema nervoso Centrale con una conseguente buona omeostasi sensoriale, caratterizzano la stabilità emotiva e per induzione, le capacità di apprendimento e la capacità di superare lo stress in breve tempo.

Per addestrabilità, s'intende la capacità che i cani hanno di memorizzare alcuni comandi, e di rispondere con comportamenti ben definiti e codificati. Diventano importanti gli Stimoli/Segnale che hanno il compito di “evocare” la risposta corretta.
Normalmente, un cane ad altissima addestrabilità, possiede altre caratteristiche, come ad esempio docilità e socialità con l’uomo.
La capacità d'apprendimento invece, non richiede nessuna di queste caratteristiche caratteriali.
Il gatto, ad esempio, è un animale con buone capacità d'apprendimento, mentre la sua addestrabilità è più bassa rispetto a quella del cane..
Il felino domestico, non è docile quanto invece lo è il cane.
Le tigri, ad esempio, sono animali che hanno alte capacità d'apprendimento, ma basso tasso di addestrabilità, ecco perché il domatore entra con punzone e frusta nella gabbia nel parterre del circo.
Tra il panorama di razze ai nostri giorni disponibile, ve ne sono alcune con elevate capacità d'apprendimento e grande addestrabilità, come ad esempio il Border Collie, l’Australian Shepherd Dog, l’Australian Cattle Dog, il Barbone, il Pastore Tedesco, il Golden, il Labrador.
Altre razze invece, hanno buone capacità d'apprendimento ma tasso di addestrabilità inferiore, come il Siberian Husky, il Levriero Afgano, il Basenji, il Buldog, il Chow Chow.
Il cane possiede un tipo d'intelligenza definita istintiva, dove l’animale manifesta comportamenti e qualità che sono preprogrammate nel suo codice genetico.
La capacità d'apprendimento è la qualità che consente al cane di acquisire esperienze durante la sua vita sviluppando nuove associazioni.

Le differenze tra i vari gruppi di razza sono ciò che ha voluto l’uomo, la selezione, il compito a cui li hanno affidati nei decenni. Quindi, , prima di definire “stupido” il cane di casa, scaviamo nella sua memoria o nelle sue tradizioni di razza. Ciò che a noi può sembrare “stupido”, per il nostro amico può essere funzionale.. e ciò che può sembrare per noi essenziale potrebbe essere nulla per un cane la cui selezione a puntato a tutt’altro..

2006-08-02 06:09:32 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

sicuramente ragionano,solo hanno un tipo di ragionamento più semplice ,istintivo,alle volte più opportunista,un pò come i bambini,alle volte ti guardano,dopo che hanno abbaiato per comunicarti qualcosa,e,pare proprio che dicano..."ma non capisci proprio niente" si girano lentamente e se ne vanno a cuccia.....

2006-08-01 17:51:43 · answer #7 · answered by rosaura_54 2 · 0 0

Ma è ovvio che ragionano ovviamente non come noi ma ragionano... altrimenti quando gli porti via la palla dalla bocca ti dovrebbe tirare un' azzannata da staccarti il braccio...

2006-08-01 16:26:37 · answer #8 · answered by Marco 1 · 0 0

Credo che agiscono solo di istinto secondo me siamo solo noi a ragionare

2006-08-01 13:06:54 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

I CANI RAGIONANO E MOLTO! NON SONO COME I GATTI !

2006-08-01 09:06:08 · answer #10 · answered by ashley 2 · 0 0

Lo penso anch'io.Forse ragionare è una parola troppo impegnativa ma che agiscono di cuore e di testa ....SSSSIIIIIII più degli uomini ...

2006-08-01 04:20:37 · answer #11 · answered by donna 3 · 0 0

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