La globalizzazione e' la conseguenza dell'incontro tra l'economia di mercato e le tecnologie attuali, soprattutto informatica e telecomunicazioni. Ditte italiane producono scarpe in Romania e le vendono in Italia (e nel resto del mondo) allo stesso prezzo che se fossero prodotte in Italia, ma aumentando il margine di profitto (visto che il lavoro in Romania costa meno).
Globalizzazione? Una nazione come il Vietnam che, dopo aver combattuto per anni una guerra sanguinosa contro gli USA, ed aver vinto, si ritrova a fare esattamente cio' che avrebbe dovuto fare se avesse perso: "occidentalizzazione" culturale forzata e produzione a basso costo per il mondo occidentale, a causa dei debiti con la World Bank.
Globalizzazione significa che quando chiami il supporto tecnico di una ditta inglese, la persona che ti risponde e' in India, perche' si parla inglese ma i costi del personale sono inferiori, in India.
La globalizzazione ti porta ad acquistare magliette che sono (a volte) belle e costano poco, e che sono prodotte in Tailandia o Vietnam, nazioni dove i sindacati e le norme di sicurezza sono assenti o poco rispettati. Globalizzazione e' un fornitore di parti auto che, avendo il reparto produttivo in italia, si sente dire da una grande azienda automobilistica italiana che per la sua ditta non c'e' speranza di ottenere nuove commesse, finche' la produzione non verra' trasferita in Cina. Globalizzazione e' anche una ditta italiana di sofa' che produce in Cina e che fa gonfiare di botte da un "capetto" (italiano) i dipendenti (cinesi) che chiedono un aumento. E la fa pure franca, direi.
Globalizzazione sono io che, dall'Italia, competo per un posto di lavoro a Londra con programmatori inglesi, e ottengo l'impiego, la realizzazione e gestione di un sito multilingua per l'azienda multinazionale. E quando poi le attivita' della ditta londinese vengono assorbite da una filiale americana, io vengo trasferito in un posto, Atlanta, dove l'aria e' talmente calda che brucia i polmoni solo a respirare, e dove una citta' con edifici vecchi di 150 anni viene considerata "antica" (trattasi di Savannah).
Globalizzazione sei tu che perdi il posto perche' la tua azienda trasferisce il tuo lavoro in Indonesia, e che trovandoti con ancora meno soldi del solito, finisci col comprare solo piu' magliette, mobili e accessori (compresi piatti e posate) fatti all'estero, dopo che chi li faceva in Italia (o in Inghilterra, o negli USA) ha perso il lavoro. E quando vai in pizzeria scopri che il proprietario/pizzaiolo era il responsabile per la formazione informatica dei quadri e dei dirigenti di una multinazionale di New York, ma ha perso il lavoro quando la multinazionale ha deciso di svolgere formazione online tramite istruttori in India.
2006-07-22 18:05:16
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answer #1
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answered by www.nonsolo.affari.to 5
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La globalizzazione è un termine che sta ad indicare l'entrata in un mercato modiale da parte delle singole imprese,in questo grande mercato mondiale circolano merci,dati e sopratutto soldi.
Il vero inizio della globalizzazione risale ancora al triangolo commerciale fra Europa Africa è America poco dopo alla scoperta dell'america, la globalizzazione però si sviluppò poi anche all'iniziono del 900 con la colonizzazione dell'africa da parte degli stati europei in cui le colonie fornivano materie prime e altro ai colonizzatori ma alla fine della 2a guerra mondiale il sistema della colonizzazione crollò perchè i colonizzatori non riuscivano più a "convertire" le colonie per le nuove esigenze.
Nel 1946 si creò il Fondo Monetario Internazionale (FMI) che dava praticamente i soldi alle nazioni di cui avevano bisogno suggerendo anche come usarli (ricette finanziarie) nel 1996 si creò il WTO (organizzazione mondiale del commercio) che ha il compito di abbattere le barriere che impediscono alle singole imprese di espandersi oltre ai confini nazionali.
VANTAGGI & SVANTAGGI:
con la globalizzazione aumenta la ricchezzza e lo produzione mondiale però aumenta la disoccupazione che è la conseguenza che nei mercati mondiali solo le grandi imprese sopravvivono e quindi le medio-piccole e le piccole falliscono portando quindi la disoccupazione inoltre aumenta in modo sostanziale la differenza fra stati ricchi e poveri.
Contro queste conseguenze negative si battono i no-global inizialmente chgiamato Popolo di Seattle(luogo della prima manifestazione nel g8 di Seattle).
2006-07-23 21:19:37
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answer #2
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answered by Anonymous
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Esattamente come ti ha detto calabrone2: "tendenza di mercati, imprese o comunità nazionali a operare in una dimensione mondiale, superando i confini dei singoli stati". Poi puoi domandarti perchè qualcuno è pro e qualcuno è contro. Chi è pro normalmente afferma che grazie alla globalizzazione diversi stati in via di sviluppo come l'India e molti altri stanno rinascendo economicamente. Chi è contro, come me, afferma che non c'è niente di male a che l'India rinasca economicamente ma se per farlo bisogna che una multinazionale americana, tramite duecento appalti a catena, finisca per far costruire zone di lavoro nei paesi in via di sviluppo, slegate e non controllate dalle autorità locali in cui lavorano donne e bambini pagati sottocosto e in condizioni disumane oppure che per far aumentare la richiesta all'interno dei paesi occidentali venga utilizzata la pubblicità come forma di manipolazione mentale anche sui più giovani riempendo le scuole americane di pubblicità, facendoti diventare un cartellone pubblicitario vivente per instillare in tutte le menti che la nike significa "libertà ed essere fighi" col risultato che i ragazzi dei quartieri poveri si ammazzano per un paio di scarpe.... insomma, se per arrivare a risultati positivi bisogna sporcarsi di sangue allora mi dispiace ma si DEVE operare in un altro modo. Poi se qualcuno vuole mi dia pure del comunista che deforma la realtà però prima mi deve spiegare l'esistenza delle zone di lavoro o della pubblicità che non richiama più il prodotto ma comunica uno "stile di vita" in modo UMANO e MORALE e non economicamente logico.
2006-07-23 04:40:42
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answer #3
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answered by Anonymous
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Pace mondiale
2006-07-22 21:53:55
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answer #4
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answered by mtorok1956 2
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in 2 parole e' la perdita dell identita' nazionale, ma l'acquisto di conoscenze e culture che comunque ti fanno crescere prima di tutto te stesso poi il tuo paese
2006-07-22 17:10:45
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answer #5
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answered by Daniele M 2
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Purtoppo quando qualche comunista indottrinato risponde la verita viene tsravolta da un vento rosso e gelido.
2006-07-22 13:18:58
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answer #6
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answered by tacotaberu 2
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per darti un esempio,con parole povere,
tu non deve creare niente,devi solo assemblare ,ti porto io i pezzi di ricambio.una americanataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.credemi.
2006-07-22 11:40:11
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answer #7
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answered by MAYBE 2
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Posso riassumertelo così:
prima lo prendevi dietro e lo sapevi solo tu e colui che introduceva; oggi, con la globalizzazione, lo prendi dietro e lo sanno anche agli antipodi.
Resta inteso che il "Tu" non è riferito alla tua persona, ma a noi tutti.
2006-07-22 11:15:10
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answer #8
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answered by Gufo Triste 3
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2 TS econ., sociol., tendenza di mercati, imprese o comunità nazionali a operare in una dimensione mondiale, superando i confini dei singoli stati
o anche la tendenza delle multinazionali a spingere la gente a comprare sempre cose nuove
2006-07-22 10:40:08
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answer #9
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answered by calabrone2 1
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é un fenomeno molto complesso che ha a che fare cn le multinazionali.In pratica è la parola che indica che il mercato sta diventando mondiale: ad es una azienda americana che produce biro fa produrre i pezzi in una sua filiare in cina, li assembla in taiwan sempre in una filiare e li fa trasportare in america e può darsi anche in altre parti del mondo!almeno credo che sia cs!ciao!
2006-07-22 10:31:22
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answer #10
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answered by BIOHAZARD 4
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E' un fenomeno dovuto al contatto tra culture diverse in uno stesso territorio!
2006-07-22 10:29:00
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answer #11
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answered by cippiriddu 3
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