io non riuscirei a fare questo lavoro neanche se dovessi occuparmi di un adulto... e quindi a maggior ragione un bambino... io personalmnt ho proprio paura della morte... per me è crudele dover dire addio ad una persona... l'ho dovuto fare non molto tempo fa... ed è stato terribile... non farei mai questo lavoro... ma ammiro molto chi lo fa.... io non durerei un minuto... pensare di vestire un bambino che è stato strappato così prematuramente alla sua vita e poi di dover trasportare quella piccola bara bianca.... no... mi spiace.. ma non ce la faccio... è una cosa più grande di me... richiederebbe tutta la mia forza interiore... ma anche mettendocela tutta non ce la farei... mi spiace...
2006-07-18 06:13:45
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answer #1
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answered by Italian_girl 3
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Credo che onestamente farei molta fatica a fare questo lavoro, e non solo a causa dei presunti bambini. In ogni caso quello che mi farebbe soffrire e' il dolore di chi e' rimasto, essendo madre anch'io mi sentirei molto vicina ai genitori. Chissa' se toccando il corpicino si possa sentire come se n'e' andato il piccolo, se in pace o se in modo violento; credo che
sentire questo (e sono convinta che sia possibile) sia la cosa piu' forte e toccante.
2006-07-18 15:33:06
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answer #2
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answered by Anonymous
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ma....... ti hanno offerto un lavoro del genere?
2006-07-18 15:05:26
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answer #3
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answered by laura_lauit2000 6
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E cosa dovremmo fare buttarli in un mucchio senza fare niente.
Comunque io sono per la cremazione
2006-07-18 13:23:44
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answer #4
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answered by drome 5
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Credo che all'inizio sia durissima...poi forse ti fai un po' di "pelo sullo stomaco" come si dice dalle mie parti, e riuscirai ad affrontare queste situazioni come facenti parti della vita di tutti i giorni. E' logico che se io fossi al tuo posto non riuscirei a smettere di piangere o di dare di stomaco tutto il tempo, lo ammetto onestamente...
Però con il tempo imapri ad acquisire professionalità ed eseprienza e sono cose che si superano... come fanno i medici e gli infermieri oppure le persone che arrivano per prima sul luogo di incidenti (croce rossa oppure vigili del fuoco).
Mio cognato fa il voontario in croce rossa e gli è capitato di arrivare a vedere cose poco piacevoli sul luogo di incidenti... le prime volte era costretto finito il lavoro a catapultarsi in bagno a vomitare perchè non riusciva a sopportare la vista di certe cose, adesso riesce ad essere professionale e tranquillo in tutte le situazioni...
In bocca la lupo!
2006-07-18 13:21:32
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answer #5
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answered by Chiara M 6
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siamo nati mortali, se è il lavoro k t 6 scelto devi confortarti cn la fede, se nn 6 credente puoi sl pensare k siamo nati mortali, c'è 1 inizio ed 1 fine a tt
2006-07-18 13:21:03
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answer #6
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answered by annak_d_dvd 5
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Premetto che preferirei vivere con i vivi
Credo che per certi lavori occorra avere un minimo di freddezza. Poi comunque ci si abiutua a qualsiasi cosa, fidati. Diventa routine. Ci si abitua alla sofferenza, al dolore, alla morte.
Io ho visto qualche cadavere o pezzo di tale (es teste mozzate su cui fare dissezioni anatomiche). A questo punto lo si può vedere in 2 modi: come un semplice oggetto, interessante, da scoprire (anatomicamente parlando), ed è generalmente la prima impostazione che si ha, per prevenire qualsiasi "disturbo". Penso che un becchino inizi a lavorare con questo settaggio mentale. Poi dopo, quando non hai più schifo, timore ecc inizi a rivederlo come una persona... ti chiedi la sua vita, se sa quello che gli stai facendo, ecc.... Vedendo le rughe cerchi di capirne il carattere, di vederne il sorriso... Il becchino potrebbe anche avere un'anima... essere una sorte di traghetatore di corpi
2006-07-18 13:19:06
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answer #7
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answered by Marco 5
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Io mi impressiono facilmente, figuriamoci se avessi davanti il corpicino di un bambino...probabilmente vestendo 1 morto penserei che tutti abbiamo vite diverse ma 1 destino comune, qualunque sia la nostra fine...e che grazie al quel "destino comune" do' da magiare a me e alla mia famiglia!
2006-07-18 13:16:48
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answer #8
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answered by Klaudia 4
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Chi ha seguito l'anno scorso quel programma notturno settimanale di raitre, che raccontava le notti di Roma di chi lavora, ed era ambientato all'Istituto di Medicina Legale dell'Università la Sapienza?
Lunga intervista al capo tecnico patologo, dott. Signoracci, ultimo di una famiglia che fà questo lavoro da generazioni.
un uomo di una calma indescrivibile, quando ha raccontato dei momenti più neri della sua carriera, come le stragi del sabato sera...
2006-07-18 13:16:41
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answer #9
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answered by inkpapercafe 4
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già ti ho risposto nella domanda intitolata "hai fegato"?
ti ho detto che rifiuterei per questo, perchè starei troppo male e ci rimetterei in salute...
altri argomenti diversi dalla morte?!!?
2006-07-18 13:16:14
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answer #10
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answered by Utente Enrico 7
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è dura... ma pensa chi fa l'infermiere, il medico, il vigile del fuoco o addirittura il medico legale che fa autopsie... c'e' gente che ci nasce "votata" a certi ONORABILISSIMI lavori... percio' credo che facendolo di mestiere, con distacco professionale si possa fare.... anche se ovviamente essensdo esseri umani, qualche "perche'" ti viene alla mente....
2006-07-18 13:15:18
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answer #11
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answered by senonsbaglio 4
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