Di tragici errori e di drammatici naufragi se ne verificarono purtroppo a centinaia nel corso della Seconda Guerra Mondiale, con colpevoli e vittime in entrambi gli schieramenti. Ciò che rende unico e particolarmente odioso il disastro della Laconia è il fatto che in questo caso la tragedia non fu né casuale né inevitabile. Ecco come essa venne riassunta con assoluta sinteticità nel giornale di bordo del comandante Hartenstein: “Secondo le informazioni degli italiani, gli inglesi, dopo esser stati silurati, hanno chiuso le stive dove si trovavano i prigionieri. Hanno respinto con armi coloro che tentavano di raggiungere le lance di salvataggio...”. Da fonte non sospetta, uno storico americano, risulta che le scialuppe e le cinture di salvataggio a bordo della Laconia fossero sufficienti per tutti i suoi passeggeri: “Laconia had enough lifeboats and rafts to support all 2,700 persons aboard her, including the POWs.” [La Laconia aveva sufficienti scialuppe e galleggianti per tutte le 2700 persone imbarcate, inclusi i prigionieri di guerra] (“Hitler’s U-Boat War-The Hunted, 1942-1945”, Clay Blair jr.). Ciò nonostante le guardie polacche ricevettero l’ordine di lasciare i 1800 prigionieri di guerra italiani chiusi nelle stive, condannandoli di fatto ad una morte orribile e premeditata per affogamento.
Possiamo a malapena immaginare il panico ed il terrore che si impossessarono di quegli uomini quando, davanti alle loro disperate richieste, videro le sentinelle rifiutarsi di aprire le sbarre, negando loro anche l’ultima speranza di sopravvivenza tra le acque dell’Oceano.
2006-07-14 06:47:50
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answer #1
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answered by Gufo Triste 3
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Grazie Gufo Triste questa non la sapevo ho imparato altra cosa a conferma di quello che penso degli inglesi spero che questa risposta non venga cancellata
2006-07-14 09:16:58
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answer #2
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answered by paoletta 6
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