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Se voti SI ottieni

. un'Italia spezzettata governata da un primo ministro che potrai presto chiamare Duce (premierato forte tipo in Inghilterra, ma SENZA contrappesi parlamentari, qualcosa di impensabile per una democrazia. Infatti non esiste niente del genere in nessuna parte del mondo...)

. una spesa per la devolution dai 50 ai 250 miliardi di euro (traduci in nuove tasse regionali)

. un presidente della repubblica fantoccio

. meno rappresentanza in parlamento e lo stravolgimento sostanziale della Costituzione nata 60 anni fa (ritoccata in oltre 1/3 dei suoi articoli) e che, fino ad oggi, come dicono TUTTI i costituzionalisti, ha funzionato benissimo.

Ottieni però una riduzione del numero di parlamentari a partire dal 2016. Affarone, eh?!?

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2006-06-20 02:30:49 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

Ecco spuntare un altro giurista di parte. E poi dicono che la magistratura non è rossa eh?! Comunque, gli spot li vedono tutti, non ti preoccupare per questo. Se voti SI, non è vero che ci saranno più tasse (il giurista dovrebbe saperlo), non è vero che qst riforma è male, ma non è neanche ottima, ma è meglio di quella fatta nel 2001 dal centro-sinistra, non è vero che al sud non ci sono strutture buone che curano (ti consiglierei di documentarti prima di parlare) e non è vero che la maggior parte dei centri di salute sono a pagamento. Il nord funziona meglio del sud, certo, non lo metto in dubbio, ma con il federalismo, anche il sud avrà un grande successo nella realizzazione dei progetti in cantiere. Io per questo motivo voto SI, e consiglio vivamente di votare SI, altrimenti ci ritroveremo indietro di 60 anni in Europa, mentre le altre nazioni crescono, noi retrocediamo. E scommetto che se Prodi e tutto il centro-sinistra direbbe di votare SI allo stesso referendum, quelli che oggi sono fieri oppositori del SI farebbero corse per andare a votare SI. Questo si kiama fankazzismo di sinistra. Fate solo quello che vi dice il mortadella. VOTATE SI, VOTATE SI, VOTATE SI!!!!!!!!!!!!!!!

2006-06-25 05:52:27 · answer #2 · answered by Anonymous · 0 0

La nostra civiltà italiana, bene o male, si è evoluta in questI 60 anni di libertà; si è modernizzata nelle strutture, nelle tecnologie ed anche nei rapporti sociali.
Per potere andare avanti nell'evoluzione fatale dell'ammodernamento sia della società che della politica, bisogna modificare anche la Carta Costituzionale ringiovanendola, così come bisogna ringiovanire anche il Parlamento, che oggi è il più vecchio ed il più pletorico delle civiltà occidentali.
E NON E' AFFATTO VERO CHE APPROVANDO LA NUOVA COSTITUZIONE SI SPEZZETTA L'ITALIA.
NON E' SPEZZETTATA LA SVIZZERA COI SUOI CANTONI , NEPPURE LA GERMANIA COI SUOI LAND, NEPPURE GLI STATI UNITI CON I SUOI STATES. QUESTE SONO BUGIE PER FARE LEVA SULLA , PERDONATEMI, POCO CONOSCENZA DELLA MASSA.

2006-06-24 09:30:44 · answer #3 · answered by The scalpel 2 · 0 0

Guarda Rai Uno. Ogni 5 secondi appare quella bella signorina che fa gesti...ma c'è anche la spiegazione non ti preoccupare

2006-06-23 12:32:02 · answer #4 · answered by c_santiago04 3 · 0 0

se voti SI ottieni la diminuzione del numero dei parlamentari e dei senatori! ottieni il federalismo, cioè la possibilità che la tua regione faccia leggi che siano più adatte al territorio rispetto a quelle che può fare lo stato centrale da Roma! Ottieni di non mandare più soldi a Roma ma di tenerli a casa tua nella tua regione!
Se voti NO ottieni che non cambia nulla, che chi ha sempre mangiato i nostri soldi continuerà a farlo...ottieni che Roma faccia delle leggi che toccano anche il tuo paese/città senza che nessuno di quelli che approveranno questa legge conosca minimamente il tuo paese/città...

2006-06-21 07:58:54 · answer #5 · answered by luca 12s4L 2 · 0 0

è uguale tanto non cambia niente , io non ci vado

2006-06-20 17:31:01 · answer #6 · answered by Stefano M 1 · 0 0

La mia opinione da giurista (che puoi trovare anche altrove su aswers, dove ho risposto in maniera più esauriente ed imparziale) è che ci siano alcuni elementi validi in questa riforma.
Il presidenzialismo o premierato che dir si voglia accentra il potere e questo in un paese dalla tendenza ostruzionistica come il nostro non sarebbe male. Certo che è quell'arzillo vecchietto del presidente della repubblica completamente spogliato dei poteri mi dispiacerebbe (ma soprattutto mi sembrerebbe inutile, una personalità di spicco che non ha più quel fondamentale ruolo di equilibrio tra forze politiche). Non possiamo trogliergli la possibilità di rinvio della legge e di sciogliere le camere. sono la base della nostra costituzione.
La devolution inserita com'è è spaventosamente deleteria per il sud. Alcuni dei centri migliori di oncologia e per la cura delle malattie rare sono al nord (se ci sono al sud non sono sovvenzionati adeguatamente per cui costano così cari che in pochi se li possono permettere). Senza contare che già oggi si deve lottare perchè in alcune scuole private si esce pagando a pieni voti, evitiamo che il lassimo di qualche consiglio regionale faccia diventare le scuole della regione x meno velide della regione y, sarebbe un bel problema con i voti su scala nazionale.
Il processo legislativo viene compromesso: il bicameralismo perfetto decade e si sostituisce con un quasi bicameralismo che comporta che alcune decisioni siano prese da una camera ed altre dall'altra. Scusate ma 290 persone che decidono per 56milioni sono davvero troppo poche.
Per le materi di competenza di entrambe sapete che succede? si crea una terza camera (ed il risparmio che dicono in arrivo dov'è?) per la risoluzione.
Non fatevi ingannare dalle pubblicità su mediaset. La costituzione ha bisogno di una revisione. Lo sapevano già quando l'hanno fatta e sta bene, ma non così, non dando a quattro persone senza competenza giuridica la possibilità di modificare 56 art su 139. Non facciamoci ingannare dagli spot di parte di mediaset ridurre i parlamentari serve solo ad indebolire il parlamento di fronte al governo e non si risparmierebbe nulla perchè ci sarebbe sempre la terza camera (e credetemi, è il mio campo, verrebbe chiamata in causa molto sovente) e dovremmo creare una serie di doppioni di strutture sanitare in varie regioni perchè non sarebbe più possibile curarsi in un'altra regione che non sia la propria, così avremmo truffe, malasanità e cose che ben conosciamo.
Ragazzi, se volete, non fidatevi di me e chiedete a un giurista, un laureato in giurisprudenza, una persona con il titolo per parlare e soprattutto, non andate a votare come alle elezioni politiche.
Qui si deve evitare che crolli il sistema su cui è basato il nostro stato. Ha tante pecche e bisogna migliorarlo ma qui stanno cercando di farci abboccare, stiamo attenti.
Fatevi spiegare e scegliete quello che vi sembra meglio, non guardate chi ha proposto e chi va contro. Non c'entra nulla.

2006-06-20 16:04:56 · answer #7 · answered by Andrea 2 · 0 0

da come so io se voti si avremo la seconda parte della costituzione relativa al parlamento letteralmente cambiata, con maggiori poteri nelle mani del premier, l'Italia sarà uno stato a regime federalista, e sopratutto succederà che ogni regione diverrà responsabile di alcuni aspetti della vita del singolo cioè l'istruzione e la salute.... se voti no... rimarremo come siamo ora....

2006-06-20 12:40:51 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

Referendum 25 e 26 giugno, istruzioni per l’uso

ALLE URNE. Ecco cosa cambierà se dovesse vincere il Sì. Se vincerà il No sarà possibile ripresentare il referendum non prima di 5 anni.

Il 25 e 26 giugno 2006 i cittadini italiani sono chiamati a votare per confermare o respingere la riforma sulla II parte della Costituzione italiana. Il provvedimento è stato approvato dall'Aula del Senato con 170 voti favorevoli, 132 contrari e 3 astenuti, nella seduta di mercoledì 16 novembre 2005. Cosa cambierà dopo il referendum? Se si voterà “Sì” si darà il proprio consenso ai cambiamenti proposti dalla riforma. Se si voterà “No” resterà tutto invariato.

QUESTI I CAMBIAMENTI IN SINTESI:

- Si ridurrà il numero complessivo dei parlamentari (518 alla Camera dei deputati, 252 al Senato federale);

- Si istituisce il Senato federale della Repubblica, quale Camera rappresentativa degli interessi del territorio e delle comunità locali. Del Senato federale, i cui componenti saranno eletti contestualmente ai rispettivi Consigli regionali, faranno anche parte, senza diritto di voto, rappresentanti dei Consigli regionali e delle autonomie locali;

- Si snellisce l'iter di approvazione delle leggi: salvo alcune materie, riservate al procedimento collettivo delle due Camere, il modello prevalente è quello dei procedimenti monocamerali, rispettivamente di competenza della Camera e del Senato federale sulla base delle materie trattate. Questo vuol dire che non è più richiesta una doppia approvazione di Camera e Senato sullo stesso testo. Il ramo del Parlamento che non ha poteri decisionali sulla singola materia potrà invece proporre modifiche, sulle quali è chiamato ad esprimersi infine l’altro ramo. Sui progetti di competenza del Senato federale il Governo, previa autorizzazione del Presidente della Repubblica, potrà dichiarare la c.d. "essenzialità" delle modifiche ad un disegno di legge, in funzione della realizzazione del programma di governo o della tutela di specifiche finalità, al fine di ottenere il voto finale da parte della Camera dei deputati;

- Si introduce in Costituzione la figura delle Autorità amministrative indipendenti;

- Si rafforza il ruolo delle Regioni speciali nel procedimento di approvazione dei rispettivi statuti;

- Si assegna un ruolo specifico alle opposizioni alla Camera e alle minoranze al Senato;

- Si rimodula l’assetto delle attuali competenze legislative: da un lato, ritornano allo Stato alcune materie difficilmente frazionabili; dall’altro lato, si valorizza il ruolo delle autonomie regionali, attraverso l’attribuzione di competenze esclusive attinenti alla sanità, alla scuola ed alla sicurezza pubblica (devolution);

- Si modifica le modalità di elezione e le funzioni del Presidente della Repubblica, quale supremo garante della Costituzione; L’età minima per essere eletti Presidente si sposta dai 50 ai 40. - Si rafforza il ruolo dell’Esecutivo, sia attraverso l’indicazione diretta del Primo ministro da parte del corpo elettorale, sia attraverso il ruolo che questi assume all’interno del Consiglio dei ministri, sia all’interno del procedimento legislativo. Sono inoltre previste alcune disposizioni dirette ad evitare i c.d. “ribaltoni”;

- Si rende sempre possibile il ricorso al referendum sulle leggi costituzionali;


LEGGI IL DOCUMENTO COMPLETO:
http://www.interno.it/legislazione/pages/articolo.php?idarticolo=697

Il testo è sottoposto a referendum, poiché non è stato approvato "nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti".

NON C'È IL QUORUM
Il quorum strumentale (il numero di votanti) non è pregiudiziale alla validità del referendum. Questo tipo di procedimento, a differenza del referendum abrogativo, infatti, non è finalizzato al perfezionamento ed al bilanciamento delle scelte del legislatore, ma è uno strumento «di garanzia delle minoranze». Questo vuol dire che la legge costituzionale è confermata se i voti favorevoli superano quelli sfavorevoli.

QUANDO SI VOTA
Domenica 25 giugno, si vota dalle 8.00 alle 22.00, mentre lunedì 26 giugno dalle 7.00 alle 15.00.

DOVE E COME SI VOTA
Per votare ogni elettore deve andare, con la propria tessera elettorale e un documento d'identità valido, alla sezione elettorale indicata sulla tessera elettorale o sul tagliando di aggiornamento inviato dal Comune (in caso di cambio di residenza).
Verrà consegnata una scheda su cui bisognerà tracciare un segno sul SI o sul NO.
CHI PUO’ VOTARE?
I cittadini che compiano il diciottesimo anno di età entro domenica 25 giugno, il giorno della consultazione referendaria.
Nel caso in cui il referendum non venisse approvato sarà possibile ripresentarlo non prima di 5 anni.

LE FS E IL REFERENDUM
In occasione del Referendum popolare Trenitalia ricorda che sono previste agevolazioni sul costo del biglietto ferroviario per chi andrà a votare spostandosi in treno.
Per gli elettori residenti nel territorio nazionale, il viaggio di andata e ritorno dovrà avvenire tra sabato 17 giugno e giovedì 6 luglio (ore 22); mentre, per i residenti all’estero, la validità del viaggio si estende a partire da venerdì 26 maggio fino a mercoledì 26 luglio .

2006-06-20 09:46:38 · answer #9 · answered by Maxime 4 · 0 0

x Marco: Pensi che in Inghilterra abbiano un Duce e che la Regina sia un fantoccio? Perchè le modifiche alla costituzione ricalcheranno lo stile inglese...

PS Guarda che se l'Italia è nata sulla costituzione non vuol dire che la costituzione sia perfetta...per questo può e dev'essere modificata in qualcuno dei suoi punti.

PPS Scommetto che se i tuoi compagni Bertinotti, D'Alema e Prodi ti dicessero che la costituzione dev'essere cambiata saresti il primo della fila per votare SI...

2006-06-20 09:38:20 · answer #10 · answered by leb_666 3 · 0 0

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